GIOVANNI da Bologna
Mauro Minardi
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore di origine bolognese, attivo nel Veneto, tra Treviso e Venezia, e forse in Emilia, nella seconda metà [...] formazione emiliana presto tradottasi in una conversione ai modi di Paolo Veneziano (Coletti; Berenson), o di Gotika v Sloveniji…, a cura di J. Höfler, Ljubljana 1995, pp. 241, 255 n. 53; F. Flores D'Arcais, in Enc. dell'arte medievale, VI, Roma 1995 ...
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CARBONE (Carboni), Giovanni Bernardo
Franco Sborgi
Figlio di Pantaleone, nobile e notaio, "cittadino assai facoltoso" (Soprani-Ratti, II, p. 18), e di una Nicoletta, nacque in San Martino di Albaro [...] Liguria, Bergamo 1952, p. 33), dove i modi del De Ferrari sono presenti nell'accentuata caratterizzazione dei des peint., Moscou 1958, I, p. 103; The Connoisseur, CXLII (1958), n. 571, p. XIX; A. Griseri, Appunti genovesi, in Studies in the history ...
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PAGNO di Lapo Portigiani
Paolo Parmiggiani
PAGNO di Lapo Portigiani. – Nacque nel 1408 dallo scalpellino fiesolano Lapo di Pagno e da Bartolomea (Fabriczy, 1903, p. 1).
Nella Firenze del primo Rinascimento, [...] gotica, esse appaiono al contempo già improntate ai modi rosselliniani.
Dalla fine degli anni Quaranta, collaborò , Cinisello Balsamo, 2004, pp. 198-200, n. II 6; C. Avery, Crying in the wilderness, in Apollo, 2008, n. 167, pp. 98-103; L. Sbaraglio, ...
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BISTOLFI, Leonardo
Giorgio Di Genova
Figlio di Giovanni, intagliatore in legno, morto nel 1861, e di Angela Amisana, maestra, nacque a Casal Monferrato il 15 marzo 1859. Con una borsa di studio del [...] la baruffa tra due donne (Le lavandaie) in modi così spregiudicatamente veristici che il lavoro fu rifiutato alla . 495-505; A. R. Ottino, L. B., in L'Artista moderno, IV (1905), n. 18-19; G. Cena, L. B., in Nuova Antologia, Roma, 1º maggio 1905, pp ...
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FALDA, Giovanni Battista
Anita Margiotta-Simonetta Tozzi
Nacque a Valduggia (od. provincia di Vercelli) il 7 dic. 1643 da Francesco e Caterina Mazzola. Nonostante il certificato di battesimo si conservi [...] la chiesa parrocchiale di Valduggia, aveva risentito dei modi dei maestri piemontesi e lombardi del Seicento e , et edificii, in prospettiva di Romamoderna sotto il felice pontificato di n. s. Alessandro VII, al quale seguirono, tra il 1665 e ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] ulteriori testimonianze del suo progressivo avvicinamento ai nuovi modi espressivi propri della maniera tosco-romana, in . 210-221; P. Barocchi, Vasari pittore, Milano 1964, pp. 40 s., 43 n. 1, 44 s., 61, 79, 135 s., 146; A. Cecchi, Pratica, fierezza ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi), Lorenzo (Lorenzo da Lendinara)
Francesco Mozzetti
Nacque a Lendinara, presso Rovigo, intorno al 1420 (Fiocco, 1961, p. 15), da Andrea di Iacopo, marangone (falegname) alla [...] alcune miniature dei suoi libri con esiti vicini a modi ferraresi (Mariani Canova).
Fonti e Bibl.: L. cura di G. Milanesi, III, Firenze 1878, p. 404; L.N. Cittadella, Notizie amministrative, storiche, artistiche relative a Ferrara ricavate da ...
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ROVIGO
M. Merotto Ghedini
(Rodigo nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia. Posta al centro del Polesine, R. si trova sulle due rive di un paleoalveo dell'Adige, denominato nel [...] in muratura, il primo dei quali, detto del Portello, era a N, il secondo invece a S della Roda.La chiesa di S. Stefano compositiva e la pastosità del colore rimandano sicuramente ai modi della cultura lagunare di fine Trecento (Semenzato, 1966, ...
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BELTRAMI, Luca
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 13 nov. 1854 da Annibale e da Elisa Mazzuchelli. Frequentando il Politecnico di Milano conobbe L. Conconi che lo indusse allo studio dell'architettura; [...] rilievo le architetture del B., incline in genere a modi rinascimentali, sempre però con note personali. Non ebbero -aprile 1949; A. Annoni, Tre architetti dell'Ottocento, in Metron, Milano 1950, n. 37; M. M. Armato, L. B…, Firenze 1952; G. Nicodemi, ...
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BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] già 80 anni quando intagliò da L'Evéque, nei modi tradizionali dell'acquaforte e del bulino, L'imbarco per 143, e quello di J. T. H. Baily, in The Connoisseur del 1907, n. str. 3. Ci limitiamo perciò a segnalare i libri e i saggi critici seguenti, ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....