Vedi WARKA dell'anno: 1966 - 1997
WARKA (v. vol. VII, p. 1215)
R. Dolce
L'antica Uruk risale, in uno dei suoi più antichi centri di insediamento (Kullaba), all'età preistorica, e fiorisce su un'area [...] e degli imperi neo-assiro e babilonese (nel I millennio a.C.) che, rispettivamente, con Sargon II, Assurbanipal, Nabucodonosor II e Nabonedo riedificarono e ampliarono le strutture monumentali di culto della città, fino al dominio di Babilonia da ...
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Vedi ZIQQURAT dell'anno: 1966 - 1973
ZIQQURAT (accadico ziqqurat, ziggurat, dal verbo zaqaru, "essere elevato")
A. Bisi
Torre templare mesopotamica.
Gli autori più antichi che diano notizia delle torri [...] essere una torre templare. I riferimenti si fanno più numerosi sotto i re assiri e neobabilonesi; specialmente questi ultimi, Nabucodonosor e Nabonedo, restaurano le z. dei loro predecessori: il primo rialza la cima abbattuta dell'É-temen-an-ki ...
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MANENTI (Manetti), Orazio
Emilia Capparelli
Non sono noti data e luogo di nascita di questo mosaicista restauratore, attivo a Roma tra il 1653 e il 1675; alcune fonti indicano un'origine sabina (Baldinucci; [...] le lunette est (due passi del Libro di Daniele: Daniele nella fossa dei leoni e Sidrac, Misac e Abdenago condannati da Nabucodonosor a bruciare nella fornace) e ovest (che unisce due episodi tratti dal Secondo libro dei Maccabei: un angelo reca fasci ...
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GIUDITTA
Giuseppe Ricciotti
. Libro deuterocanonico (v. bibbia) dell'Antico Testamento, che prende nome dalla protagonista. Il testo originale del libro, che doveva essere ebraico o aramaico, è perduto; [...] A. T. s, II, Lipsia 1853; C.J. Ball, Judith, in Speaker's Comm.: Apocrypha, I, Londra 1888; G. Brunengo, Il Nabucodonosor di Giuditta, Roma 1888; D. Palmieri, De veritate hist. libri Judith, Gulpen 1886; O. Zöckler, Judith, in Kurzgef. Kommentar, IX ...
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Rinascimenti medievali
Girolamo Arnaldi
Rinascimenti medievali in senso stretto sono quelli del diritto e della filosofia, nel secolo 12°, perché il diritto che si riprese a studiare era quello romano, [...] fra la Redenzione e il Giudizio finale appartenesse di diritto alla quarta e ultima delle monarchie universali del sogno di Nabucodonosor, cioè l’impero romano, non impediva che si auspicasse per esso un ritorno ai principi, una renovatio, un ...
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essilio (assiglio)
Enrico Malato
Luigi Vanossi
Nel senso generico di " allontanamento dalla patria ", ma sempre con riferimento a episodi determinati, fra i quali principalmente ha rilievo la sua vicenda [...] di Babillòn, ove si lasciò l'oro (Pd XXIII 134), cioè la cattività degli Ebrei in Babilonia per opera di Nabucodonosor, secondo l'interpretazione comunemente accolta, sembra indicare la vita terrena, " esilio per l'anima rispetto alla vera patria che ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] con la conquista del Regno di Israele da parte degli Assiri (722 a.C.). Nel 586 a.C. il re babilonese Nabucodonosor occupò e distrusse Gerusalemme, deportando la popolazione in Babilonia. Nell’esilio, la coesione degli E. non venne meno e quando (538 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] anche il palazzo e le tombe regali. L'importanza e il prestigio della fabbrica sono provati dalla persistenza d'uso fino all'età di Nabucodonosor II (VI sec. a.C.) e dal nome stesso di Casa del Tesoro (E-nun-makh), che ben si addice a un luogo ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] il numero delle tribù d'Israele). Una terza serie di datazioni incomincia con la prigionia di Ioakin, re di Giuda, nelle mani di Nabucodonosor II, re di Babilonia (anno 5 - Ezechiele, i, 2; anno 12 - ibid., xxxiii, 21; anno 25 - ibid., xi, 1; anno 37 ...
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Isola del Nilo di fronte ad Assuan (v.). Deve la sua fama al rinvenimento di un fondo di papiri aramaici, importantissimo per la storia e per la religione ebraica del V secolo.
I papiri aramaici di Elefantina. [...] l'Egitto (525), si è quindi supposto che vi pervenissero o in occasione della distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor (586), oppure qualche anno prima, allorché il faraone Psammetico II ebbe con sé forze giudaiche nella spedizione contro l ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...