Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] rientrava in parlamento, dove assisteva alla caduta del suo grande competitore, il Pitt, al nuovo indirizzo di accostamento alla Francia e Inghilterra e Irlanda. La morte, lamentata dallo stesso Napoleone, troncò i suoi piani di politica estera, ...
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Matematico (Beaune 1746 - Parigi 1818). Studiò nella scuola militare di Mézières, dove fu poi (1768-80) prof. di matematica. In questo periodo elaborò un metodo razionale per la rappresentazione grafica [...] Rivoluzione: dopo il 10 agosto 1792 contribuì con grande energia e il 5 termidoro, tornò all'insegnamento nell'École normale e nell'École polytechnique, che egli più d'ogni altro aveva contribuito a fondare e organizzare. Fu legato a Napoleone ...
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Scultore (Versailles 1741 - Parigi 1828). Allievo di J.-B. Pigalle e di M. Slodtz, eccelse soprattutto nella produzione di ritratti: in tali opere seppe, spesso con eleganza tutta settecentesca, contemperare [...] fu il suo primo grande successo. Diderot, di cui fece il busto (1771), lo fece conoscere al duca di Sassonia-Coburgo-Gotha, per il quale di Bailly, La Fayette, Necker, ecc., e poi di Napoleone e dei suoi familiari. È indubbio che la parte più valida ...
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Generale francese (Pau 1763 - Stoccolma 1844). Dopo una rapida carriera durante la Rivoluzione, partecipò da generale, accanto al Bonaparte, alla campagna d'Italia. Stimato da Napoleone, fu inviato da [...] ammirate dagli scandinavi durante l'occupazione della Danimarca (1808), fu eletto il 21 ag. 1810 dagli stati di Svezia erede al trono e Francia (genn. 1812) partecipò alla grande coalizione contro Napoleone riportando le vittorie di Grossbeeren e ...
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Scrittore politico (Piła 1755 - Varsavia 1826). Studioso di scienze naturali, e particolarmente di geologia, ebbe sin da giovane interesse anche per le cose pubbliche; e alla riforma dello stato polacco, [...] tasse alla nobiltà e il miglioramento delle condizioni dei contadini. Già oppositore di Napoleone e sostenitore della riconciliazione 'impronta slavofila, di dar vita a una grande federazione dei popoli slavi. Il Diario del suo viaggio in Italia (1790 ...
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Poeta e patriota tedesco (Dresda 1791 - Gadebusch, Meclemburgo, 1813). Figlio del grande amico di Schiller, Christian Gottfried K., studiò diritto a Lipsia, ma, coinvolto in disordini studenteschi, fuggì [...] teatro di corte. Esplosa di nuovo la guerra fra la Prussia e Napoleone, vi partecipò dal marzo all'agosto; ferito gravemente nel giugno e tornato subito dopo il ristabilimento sul campo di battaglia, cadde in combattimento. Dopo avere pubblicato già ...
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Charles Frederick. Creatore di moda inglese (Bourne, Lincolnshire, 1825 - Parigi 1895). È stato il primo grande couturier della storia della moda moderna. Mentre fino alla metà del 19° sec. il sarto era [...] couturier assurse al rango di artista. W. fu il primo a decidere di far sfilare i modelli in anticipo rispetto un atelier con il suo nome. Di lì a pochi anni, nel 1864, fu nominato dall'imperatrice E. de Montijo, consorte di Napoleone III, sarto ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] di stato di Luigi Napoleone del 2 dicembre. Ne fu ricompensato (1852) col titolo di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere. Scoppiata la guerra di Crimea (1854-56) ebbe il comando dell'esercito francese d'Oriente: dopo la campagna ...
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Figlio (Parigi 1781 - Monaco di Baviera 1824) del visconte Alexandre e di Joséphine Tascher de la Pagerie; segnalatosi nella campagna d'Egitto e in quella d'Italia, alla costituzione del regno d'Italia [...] delle istruzioni imperiali, non ebbe mai popolarità. Rimase sempre fedele a Napoleone: né il disastro della campagna di Russia (nella ritirata ebbe il comando dei resti della grande Armata), né gli eventi fortunosi del 1813-14, che sfociarono nella ...
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Scrittore francese (Boynes, Loiret, 1813 - Parigi 1883); cattolico di grande convinzione e rigore, scrisse per il giornale L'univers e in parecchi volumi e opuscoli sulla questione romana, sul potere temporale [...] dei papi, il concilio vaticano, ecc.; fu avverso all'impero di Napoleone III e all'unità d'Italia. Ebbe innegabili qualità di scrittore; fra i suoi libri di maggior valore letterario si ricordano: Le parfum de Rome (1861), Les odeurs de Paris (1866), ...
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elettore
elettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. elector -oris, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – Chi ha la facoltà di eleggere, e in partic. chi ha il diritto di voto nelle elezioni politiche o amministrative, o è nell’atto...
sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, in posizione inferiore; può dipendere...