URBANO IV, papa
Simonetta Cerrini
URBANO IV, papa. – Jacques, figlio di Pantaléon de Courpalay (toponimo secondo alcuni, nome di famiglia secondo altri) e di Lancenne (ma il nome della madre è incerto), [...] IV, Giacomo Savelli, il papa nominò vari francesi, di cui tre consiglieri del re di Francia: l’arcivescovo di Narbona, Guy Foucois (o Foulques), futuro Clemente IV; Raoul Grosparmy, arcidiacono di Nicosia, guardasigilli del re durante la crociata e ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] nei pressi del confine con la Spagna, parte superstite della grangia che dipendeva da Fontfroide. L'abbazia che sorge presso Narbona spingeva le sue proprietà in un reticolo molto fitto fino oltre Perpignano, quasi alle falde dei Pirenei: Poujouls è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I traffici marittimi tra Evo antico e Medioevo
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli ultimi secoli della tarda antichità [...] e tuttavia anche la situazione delle infrastrutture portuarie sembra in rovina. Se in Gallia dal VI secolo i porti di Narbona e Arles sono sostituiti da quello di Marsiglia, attivo fino al VII secolo, nell’alto Tirreno ha ancora rilievo Genova ...
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ISTRIA, Vincentello d'
Riccardo Musso
Primo di questo nome, nato negli ultimi decenni del XIV secolo, era figlio, probabilmente secondogenito, di Ghelfuccio di Arrigo d'Istria e di una sorella di Arrigo [...] ricevuto già due volte. Infatti, trovandosi il sovrano in Sardegna per opporsi alla spedizione del francese Guglielmo (III) visconte di Narbona, pretendente al Giudicato d'Arborea, l'I. andò in suo aiuto e si trovò a partecipare, nelle file dell ...
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MARCHISIO Scriba
Luca Filangieri
M. proveniva dal gruppo familiare genovese de Domo, i cui membri parteciparono attivamente alla vita sociale e commerciale della città fin dalla seconda metà del XII [...] ufficio di notaio delle istituzioni comunali: nell'ottobre 1224 giurò a nome dei consiglieri del Comune la pace tra Genova e Narbona, due mesi dopo figurava come testimone in una convenzione stipulata con i marchesi di Ponzone e rogò un accordo con ...
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GROSSO DELLA ROVERE, Clemente
Raissa Teodori
Figlio di Antonio Grosso e di Maria Basso, nacque a Savona intorno alla metà del sec. XV (era maggiore del fratello Leonardo, nato nel 1463).
Il G. rimase [...] con il G. divennero cardinali Galeotto Franciotti Della Rovere, prediletto tra i nipoti del pontefice, l'arcivescovo di Narbona Guglielmo di Clermont e il vescovo di Siviglia Juan Zúñiga, creati, secondo Machiavelli, "perché la Chiesa avesse più ...
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AERARIUS
I. Calabi Limentani
Aerarius faber, o anche, semplicemente, ae., era l'artigiano dell'aes, il rame e le sue leghe, prima fra tutte il bronzo, e poi in generale, di ogni altro metallo fuso. [...] , iscr. fun., C. I. L., xi, 6179).
L. Furius Optatus (lib., Piacenza, iscr. fun., C. I. L., xi, 1234).
Hilarius (ser., Narbona, iscr. fun., C. I. L., xii, 4473).
L. Naevius Eleuther, Narcissus, Thesmus (lib., Roma, iscr. fun., C. I. L., vi, 9138 ...
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L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] a Pompei, o le tres tabernae sulla via Appia, o quella cauponula sulla via Flaminia in cui soggiornò Antonio di ritorno da Narbona. Al tempo di Polibio, almeno nella Gallia Cisalpina dove la vita era a buon mercato, per un mezzo asse si poteva ...
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Imperatore romano dal 10 luglio 138 al 7 marzo 161. Nacque il 19 settembre 86 in una villa presso Lanuvio da Aurelio Fulvo, senatore e console nell'89, e da Arria Fadilla; secondo l'uso invalso nel secondo [...] 'assunzione della toga virile di Lucio Vero), inviò soccorsi a Rodi e a città d'Asia Minore danneggiate da terremoti, a Narbona, funestata da un grave incendio, alleviò i pesi del cursus publicus. Ma più durevole ed efficace atto di beneficenza fu la ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] avvertito, il libro ebbe nell'Occidente non musulmano un grande successo. Una versione ebraica fu commentata in ebraico da Mosè di Narbona nel secolo XIV e tradotta in latino, per suo uso personale, da Pico della Mirandola nella seconda metà del XV ...
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narbonese
narbonése (o narbonènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Narbonensis]. – Di Narbóna, città della Francia merid. (fr. Narbonne); nativo o abitante di Narbona. Come s. m., il Narbonese (fr. Narbonnais), regione della Francia mediterranea,...