COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] ad attingere dalla tradizione degli scultori che l'avevano preceduto (P. Ceraso, i fratelli Perrone, i fratelli Patalano e D. Di Nardo) e tanto meno da quella dei contemporanei (N. Fumo, G. Buonavita, F. Picano, ed altri), ma un interprete che creava ...
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COPPOLA, Luise
Franca Petrucci
Mercante napoletano, di famiglia originaria di Scala nell'Amalfitano, fu attivo dal quarto decennio del sec. XV.
Doveva essere ancora piuttosto giovane quando nell'ottobre [...] sposò nel 1478Antonio di Ventura, dal cui padre il C. acquistò proprietà terriere in Terra d'Otranto; un quarto figlio, Nardo, che testò nel 1459, gli è attribuito con poca attendibilità da G. Filangieri. Francesco fu un iritraprendente e fortunato ...
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Domenico Dalfino
Abstract
Il sequestro cd. liberatorio rientra tra le quelli che l’art. 687 c.p.c. definisce in rubrica «Casi speciali di sequestro» (pur disciplinando la norma soltanto questo «caso»). [...] sequestro, cit., 1112; Cantillo, M.-Santangeli, F., Il sequestro, cit., 459. Contra, v. Andrioli, V., Commento, IV, cit., 219; Nardo, G.N., Il sequestro speciale cd. liberatorio, in Studi in memoria di Angelo Bonsignori, I, Milano, 2004, 477; Grasso ...
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PRESTA, Giovanni
Mariangela Caffio
PRESTA, Giovanni. – Nacque a Gallipoli, nel Salento, il 24 giugno 1720, unico figlio maschio di Lazzaro Presta, proprietario terriero di estesi uliveti, e di Caterina [...] residenza, dal vescovo di Gallipoli Agostino Gervasio, cultore di scienze e di lettere, da Aurelio Petruccelli, vescovo di Nardò, dai due vescovi Orlandi (Giuseppe, vescovo di Giovinazzo e di Terlizzi, e Celestino, vescovo di Molfetta), dall’abate ...
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FRANCHI, Rossello (Rossellodi Iacopo)
Bruce Edelstein
Figlio di Iacopo del Rosso e di una Caterina, nacque probabilmente a Firenze nel 1376 o 1377. Le prime notizie documentate risalgono agli anni 1404-1406 [...] due tavole laterali, con i Ss. Nicola di Bari e Giuliano, della pala d'altare dell'Annunciazione di Mariotto di Nardo, ora nel Museo civico di Pistoia (Talbert Peters, 1981; secondo Boskovits, 1975, le tavole sarebbero da datare piuttosto al periodo ...
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Ottimo commento, L'
Francesco Mazzoni
commento, Con questo appellativo (assegnatogli primamente, oltre che per l'intrinseca importanza dell'opera, pel suo schietto volgar toscano, anzi fiorentino - [...] condotto in Firenze nel decennio 1330-1340, dunque all'altezza - sul piano della Textüberlieferung - di Francesco di Ser Nardo e anteriormente ai cosiddetti " Danti del Cento "), per la familiarità che l'autore, per sua stessa testimonianza, ebbe ...
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TRAMONTANO, Giancarlo
Angelantonio Spagnoletti
– Nacque a Sant’Anastasia, casale di Napoli, il 20 ottobre del 1450, figlio di Ottaviano, banchiere e prestatore di denaro a corte, e di Fiola Penta.
Sposò [...] del 1647-48, pp. 156-159); G. Fuscolillo, Croniche, a cura di N. Ciampaglia, Arce 2008, pp. 23 s.; R. de Pacienza di Nardò, Lo Balzino (libri III-VI). Il viaggio attraverso la Puglia di Isabella del Balzo (1498), a cura di M. Marti, I-II, 2010, http ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maometto e la prima espansione dell'islam
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparsa dell’islam nel VII secolo a [...] in Siria e in Yemen, da cui provengono prodotti pregiati, dalle stoffe ai ricercatissimi aromata, tra cui l’incenso, il nardo, la mirra o il balsamo. Le carovane che li trasportano fungono da lievito culturale non meno che economico, collegando aree ...
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RICHERIO
Francesco Panarelli
– Non si conosce nulla della provenienza familiare e della carriera pregressa di Richerio, prima della sua menzione come vescovo di Melfi (sede direttamente dipendente dalla [...] gli furono affidati sotto Onorio III. Fu lui a incaricarlo nel 1218 di un’indagine sul conto dell’abate di S. Maria di Nardò, e nel 1221 a indicarlo come istanza di appello in una causa tra due Ravellesi e la chiesa di Foggia. Più delicato fu ...
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. In Napoli una biblioteca di corte era stata già iniziata nel 1280, con incrementi notevoli specialmente negli anni dal 1310 al 1341, ma di essa ben poco rimane per l'infelice sorte che nel 1421 ebbero [...] , Giovan Rinaldo Mennio, Antonio Sinibaldi, Gherardo di Giovanni del Ciriagio; fra i secondi Alfonso di Cordova, Cola e Nardo Repicano, Gioacchino di Giovanni, Matteo Felice.
La biblioteca, come raccontano Vespasiano da Bisticci e Marin Sanudo, era ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...