GUASCONI, Biagio
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze presumibilmente nei primi decenni del Trecento, nel "popolo" di S. Lorenzo, nel sesto di Porta S. Piero, da Piero di Nardo, detto Bonaccio, e da [...] Agnola Infangati; da questo matrimonio nacquero anche Bonaccio, Iacopo, Rinuccino e Zenobi.
La famiglia del G. era legata all'arte della lana e rappresentava una delle consorterie politicamente più influenti ...
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Paolo Crepet
Adolescenza
«Stato soave, stagion lieta è cotesta...»?
Oltre la dimensione del disagio giovanile
di Paolo Crepet
21 febbraio
Una sedicenne di Novi Ligure, Erika De Nardo, insieme con il fidanzato [...] Omar, uccide a coltellate la madre e il fratellino. Dopo la messinscena di una feroce rapina attribuita a una banda di albanesi, i due ragazzi confessano, dando però versioni contrastanti e attribuendosi ...
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ORCAGNA, Andrea di Cione Arcagnolo detto l', e i suoi fratelli Nardo, Iacopo, Matteo
Pietro Toesca
Andrea, architetto pittore scultore, celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti [...] all'O. di un altro affresco, con l'Incoronazione della Madonna, ora nel Museo di S. Croce).
Il fratello di Andrea, Nardo di Cione (già defunto a mezzo il 1366), più puro pittore, trovò fra i contrastanti scopi una propria armonia. Come se procedesse ...
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Nacque nel Wessex (forse figlio di re Centwine) verso il 640. Studiò a Canterbury con Teodoro di Tarso e Adriano (abbate di Nardò, poi dei Ss. Pietro e Paolo a Canterbury), dai quali acquistò la vasta [...] cultura intellettuale che si manifesta nei suoi scritti. Succedette a Maidulfo nella direzione della scuola di Malmesbury, e circa il 675 anche come abbate. Sotto il pontificato di Sergio I (687-701) fu ...
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Pittore fiorentino (notizie dal 1343 circa al 1376), noto soprattutto per il trittico (1371) della chiesa di S. Antonio a Napoli (Napoli, Museo San Martino) d'una impronta stilistica chiaramente derivata [...] da Nardo di Cione. Tra le altre opere assegnategli, ricordiamo gli affreschi dell'antico ospizio di S. Antonio a Pistoia; i quattro Santi e la Natività nella Pinacoteca Vaticana. ...
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Nato il 28 agosto 1742 a Casarano (Lecce) dal dottore Andrea (oriundo mantovano) e da Domenica Cezza, dopo aver compiuti i primi studî a Strada (1754), Nardò e Lecce (1757), si recò a Napoli (1760 Lirca), [...] ove fu discepolo del Genovesi e s'addottorò in giurisprudenza, esercitando poi per qualche tempo l'avvocatura. Ma tornò presto agli studî letterarî e filosofici, frutto dei quali, dopo alcune opere in ...
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CRISTALDI, Belisario
Marina Caffiero
Nacque a Roma l'11 luglio 1764 da Ascanio, dell'antica famiglia dei baroni di Noha, e da Marianna Guglielmi, gentildonna frusinate. Il padre, nativo di Nardò in [...] provincia di Lecce, aveva ereditato nel 1756 tutti i beni del prozio Belisario, Cristaldi a condizione di assumerne il cognome e di trasferirsi a Roma.
Ultimo di quattro figli, il C. iniziò gli studi presso ...
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GENTILE, Tommaso
Norbert Kamp
Figlio di Bernardo di Simone, appartenente a una nobile famiglia la cui presenza è attestata nel Salento a partire dall'ultimo decennio del XII secolo, dovette nascere [...] stati loro vassalli con baronie presso Lesina fino al 1212. È comunque certo che l'ascesa sociale e politica dei Gentile di Nardò poggiò, a partire dal 1212, sul legame con Federico II il quale si trovava allora in Germania, ma che prima della sua ...
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RUCELLAI, Giovanni
Gabriella Battista
RUCELLAI, Giovanni. – Nacque a Firenze nel gonfalone del Leone rosso del quartiere di S. Maria Novella il 26 dicembre 1403 da Paolo di messer Paolo di Bingeri di [...] Nardo di Giunta Rucellai e da Caterina di Filippo di ser Giovanni Pandolfini.
Rimasto precocemente orfano di padre nel 1406, fu allevato, con i fratelli Filippo, Donato e Paolo, dalla madre che per amore dei figli decise di non risposarsi e rimanere ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] .
P. Toesca, La pittura fiorentina del Trecento, Verona 1929.
K. Steinweg, Andrea Orcagna, Strassburg 1929.
H.D. Gronau, Andrea Orcagna und Nardo di Cione, Berlin 1937.
R. Salvini, La Pala Strozzi in Santa Maria Novella, Arte 40, 1937, pp. 16-45.
W ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: Erba né biado in sua vita non pasce, Ma...
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita in Sicilia e Gargano (Lavandula...