VERGA, Giovanni
Carla Riccardi
– Nacque a Catania il 2 settembre 1840, da Giovanni Battista, proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari e tradizioni liberali (il padre era stato carbonaro [...] Malavoglia era principiata nel 1874 con il bozzetto di «genere diverso» inviato a Treves. Già l’anno dopo e il naturalismo, Milano 1976; R. Luperini, V. e le strutture narrative del realismo. Saggio su “Rosso Malpelo”, Padova 1976 (poi Torino 2009); ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] propriamente grafica della s.: in una prospettiva del genere si collocano i lavori di Marie-Claire Ropars cinéaste, Paris 1990.
S. Chatman, Coming to terms. The rhetoric of narrative in fiction and film, Ithaca (NY), 1990.
M.-C. Ropars-Wuilleumier, ...
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Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] del cinema classico statunitense, dei codici del film di genere, e impregnati di un acuto senso di osservazione della di difficoltà ad adeguare l'istanza etica ai codici e agli schemi narrativi dei generi, e che avrebbero poi provocato in G. crisi ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] in situ con lo Zodiaco e con ornamenti zoomorfi del genere diffuso dalle stoffe orientali; in un periodo di poco alcuni episodi della carestia del 1328 sono rappresentati con efficacia narrativa e documentaria, utilizzando un punto di vista da lontano ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] a tre navate dal complessivo profilo cubico, in genere strutturate come 'a pseudo-sala', con illuminazione Sforzesco, Civ. Raccolte di Arte Antica). La ricchezza di temi narrativi avrebbe finito tuttavia per prendere la mano a questi scultori, che ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] dipinte alla sua sinistra. Qui il nudo ha una precisa funzione narrativa e dimostra che nel 6° sec. d.C., anche in e la barba sul mento. I demoni e i personaggi negativi in genere (con l'eccezione del valoroso Bima, la cui fisionomia è più vicina ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] grado di ridurre all'essenza immagini di densa vivacità narrativa, corposa e dinamica e di concentrarle in figure celliers era peraltro presente anche all'interno delle abbazie, in genere al di sotto del dormitorio dei conversi.Più articolate sono ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] pianeti. Infatti, prendendo in esame i brani più importanti addotti dagli studiosi della scuola narrativa a sostegno della tesi dell’esistenza di una consapevolezza di questo genere di moti in una data anteriore a quella che è fornita, e seguendo una ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] stessa località, il muro di fondo era dipinto con una sequenza narrativa legata a una leggenda locale, oggi indecifrabile, in cui spicca la cui l'architettura, l'urbanistica e l'arte in genere dovevano conformarsi; il concetto di 'bello' era per ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] Terzo Prencipe di Toscana. Unita la Narrativa d’altri trattenimenti ordinati a divertimento della Descritione Dello Stato presente di tutti i Prencipati, e Republiche d’Italia, I, Geneva 1675, pp. 216-219; Saint-Didier, La Ville, pp. 488-490 ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...