PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] sporadiche testimonianze padane di torri nolari occidentali risultano in genere connesse a una cupola e prive di sostegni intermedi. nel contempo spunti di vivace e spontanea immediatezza narrativa, affidati al tracciato di un duttile linearismo, ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] particolare evidenza in Inghilterra, dove il genere del b. si eleva a livello di vera e propria opera d'arte. un rettile di colore verde nel manoscritto di Oxford, Bodl. Lib., 764, c. 24), coabitando agevolmente con scene narrativedi gusto ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] presta a fare da scenografia per un soggetto di finzione, ma in fondo coerentemente narrativo. Nel 1928, invece, una macchina da presa prodotti, che non potevano mancare di prodursi. Nessun genere, nemmeno quelli relativamente meno codificati, ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] piano acquistano visivamente una preminenza che va al di là del loro significato narrativo (in opere successive il F. riuscì ad rispetto alle altre. Deformazioni di questo genere, adottate in funzione di enfasi devozionale, derivano probabilmente ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] di novelle di vario genere e di varia ampiezza: due nel secondo libro (novelle di Melissa e di messer Olfo), due nel terzo (novelle di Marsilio da Carrara e di Dolcibene), cinque nel quarto (novelle di Nofri speziale, di la finzione narrativa, si ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] commercium, la Legenda maior di s. Bonaventura e in genere tutto il leggendario francescano di tradizione 'leonina' (cioè di pochi episodi isolati per ogni canto si sostituisce la continuità narrativa delle scene, esaltata dalla mancanza di cornici ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] viene a bilanciarsi rispetto alle altre, all'interno di uno sviluppo narrativo coerente. Lo scorrere dell'azione da sinistra a fiorentina, basata sin dai primordi sul concetto del genio, quale concepita dal suo antico precursore. Sebbene sia ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] , libri d'ore riccamente illustrati), dall'altra, di letteratura di intrattenimento (volgarizzamenti, cronache, poemi in versi, testi dinarrativa o di tattica militare). I libri, in quanto raccolta 'privata' di chi li possiede, sono talora chiusi in ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] fame - eo enim in genere impar prorsus est nostra etas"; Familiares, V, 17, 6, del 1342-1343). Di converso, egli non si (eroe-grisaille narrativa-titulus)" (Donato, 1985, pp. 106, 120; Mommsen, 1952, p. 105ss.), trentasei figure di viri illustres, da ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] dottori della Chiesa dell'Accademia Albertina di Torino, opere che di quella vengono in genere considerate gli sportelli laterali.
All' gusto decorativo, fantasia architettonica e padronanza narrativa. La linea disegnativa, particolarmente sciolta ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî e fantastici; analogam., letteratura n.,...
narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. Nel linguaggio giudiziario, parte della...