GUARDABASSI, Mariano
Maddalena Parise
Primogenito di Filippo e di Isabella Perucchini, nacque a Perugia il 25 marzo 1823. Compiuti gli studi primari presso il collegio Pio, fu destinato dal padre all'amministrazione [...] "taglio inusuale ma sapientemente equilibrato" (Boco, p. 863). Di fatto fu proprio nei ritratti, oltre che nei paesaggi e nelle naturemorte, che si rivelava meglio la perizia del G., come, per esempio, traspare dal Gruppo di famiglia del 1847 e da ...
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GENERE, Pittura di
R. Bianchi Bandinelli
Si dà il nome di pittura di genere a quella che ritrae scene di vita quotidiana, di carattere aneddotico, con fedeltà di minuta riproduzione dei particolari. [...] fine del IV sec. ed era nato in Egitto, dove poi con l'arte alessandrina, il quadretto di genere e la naturamorta conobbero particolare fortuna. Ma un più lontano accenno a un contenuto simile a quello della pittura di g. si può riconoscere nella ...
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TUNISI (ὁ Τύνης; Tynes, Thynus, Thunus)
Red.
L'antico centro occupava, come il moderno, una importante posizione geografica e strategica su un'altura nel lato N-E di una grande laguna (El Bahira) che [...] Gafsa giochi del circo, da Dugga il trionfo di Nettuno, Vulcano nell'officina, da El Djem un trionfo di Bacco, animali, naturemorte, Muse; da Althiburos il celebre mosaico con varî tipi di navi; da Oudna il grande mosaico con Orfeo; da Sousse quello ...
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XENIA (Ξένια)
F. Eckstein
Xènion o (più spesso) xènia, è l'antica denominazione dei doni all'ospite in genere o più specificamente degli alimenti inviati agli ospiti nelle stanze messe loro a disposizione [...] che si possa stabilire una qualche connessione diretta tra questi x. e le naturemorte della pittura romana, spesso dichiarate identificabili con dipinti di xenia (v. naturamorta).
Bibl.: M. Brillant, Dict. Ant., V, pp. 1008 ss., s. v. Xenion; E ...
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ANDROKYDES (᾿Ανδροκύδης, Androcçdes)
L. Guerrini
1°. - Pittore greco da Cizico, della fine V - inizio IV sec. a. C. Plinio (Nat. hist., xxxv, 64), lo pone come coevo e sullo stesso piano di Zeusi, Timanthes, [...] i pesci; è probabile che da A. sia nato, o almeno sia stato rafforzato, quel gusto di rappresentare naturalisticamente naturemorte e fondi marini che ricorre nella pittura posteriore e nel mosaico ellenistico-romano. Ateneo (viii, 341 A) chiama A ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486)
Sergio SERGI
La preominazione (preumani e non preumani). - Nuove scoperte di primati fossili e la revisione del materiale già conosciuto hanno portato [...] di forme caratterizzano l'altro momento, il quale segna la morte di una gran parte di esse, mentre le sopravvissute in L. S. B. Leakey, A new fossil skull from Olduvai, in Nature, CLXXXIV, 15 agosto 1958, e in Illustrated London News, settembre 1959: ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] , situata in genere in fondo al transetto, detta porta dei morti; diviso in due parti distinte (una per i laici e Vazarova, Le rite funéraire en tante que source historique sur la nature ethnique de la nationalité bulgare, Archeologija 19, 1977, 2, ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] per es., di come si prendeva cura dei propri morti, contro i pericoli del soprannaturale; né sarebbe noto -65; P. Courbin, Qu'est-ce que l'archéologie? Essai sur la nature de la recherche archéologique, Paris 1982; J. Le Goff, Intervista sulla storia, ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] I, Hamburg 1962 (München-Zurich 19872); L. Bek, Ut ars natura. Ut natura ars. Le ville di Plinio e il concetto di giardino nel giardino. Boccaccio e i cicli pittorici del ''Trionfo della morte'', Roma 1987; A. Conforti Calcagni, Giardini scaligeri e ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] , Glaphira in Ex., II, 1; PG, LXIX, coll. 417-420). Poiché non si può parlare di sofferenza o di morte per quanto riguarda la natura divina di Cristo, l'a. pasquale fu inteso come simbolo di quella umana (Melitone di Sardi, Hom. Pasch.; Origene, In ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...