dolore
Matteo Caleo
Il dolore può essere definito come un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale effettivo o potenziale. Nella reazione di dolore sono infatti [...] dell’attivazione di una serie di reazioni endocrine e neurovegetative che possono associarsi al d., come nausea, vomito, bradicardia o tachicardia e ipertensione. Il talamo trasmette inoltre le informazioni ricevute alla corteccia cerebrale ...
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Egidio Romano (Egidio Colonna)
Filippo Cancelli
Teologo (sec. XIII-XIV). L'appartenenza al casato dei Colonna fu dichiarata erronea dal Corazzini nel 1858 nella prefazione all'edizione da lui curata [...] d'interpretazioni che la tradizione cristiana e scolastica metteva a disposizione. Le ripetizioni e la prolissità vi ridondano fino alla nausea; dei sillogismi si abusa senza scrupoli. Il metodo è dogmatico-teologico e l'intento è di divulgare una ...
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Astronauta
Paolo Cerretelli
Il termine astronauta e il suo sinonimo cosmonauta designano sia il pilota di un veicolo spaziale sia chi compie voli spaziali. Se naturalmente non esiste una tipologia psicofisica [...] a una particolare sindrome, la cosiddetta chinetosi spaziale, caratterizzata da pallore, sudorazione, scialorrea, nausea, eventualmente vomito, e causata da stimolazioni vestibolari anomale e manifestantesi particolarmente nella transizione dal ...
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Ictus cerebrale
Cesare Fieschi
Anne Falcou
Il termine latino ictus, "colpo, battuta", indica una sindrome caratterizzata dall'esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore [...] e viceversa. Inoltre occorre tener presente che benché i sintomi di ictus emorragico siano più frequentemente associati a cefalea, nausea e vomito, o a una perdita di coscienza iniziale, la comparsa di questi segni è aspecifica. Quindi, in caso ...
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trauma cranico
Roberto Delfini
Roberto Tarantino
Il trauma cranico rappresenta la terza causa di morte nei Paesi occidentali. Può causare lesioni dirette da contatto e inerziali, in risposta a brusche [...] conseguente deterioramento clinico. La sindrome che ne deriva si manifesta con cefalea, vomito a getto (generalmente non preceduto da nausea), edema della papilla del nervo ottico e abbassamento del livello di vigilanza, fino al coma. In assenza di ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] .
Fra gli adattamenti semantici e i calchi basati sul dialetto si hanno, per es., cacciare «vomitare», brutta voglia «nausea» (da dial. [ˈgana ˈmala]), merdona «sorcio di fogna», cercare «molestare», lavamano «catino» (da [lavaˈmanu]), dare occasione ...
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COSTABILI, Antonio
Franca Petrucci
Di antica e potente famiglia ferrarese, fratello di Beltrando, Camillo e Lancellotto, nacque probabilmente a Ferrara da Rinaldo, consigliere prima del duca Borso d'Este [...] descrive, quasi sempre in chiave assolutamente negativa, il clima, l'ospitalità (osterie fetide, infette, puzzolenti da indurre alla nausea, stillanti grasso), il cibo (pane nero, vino adulterato da erbe, poca cacciagione, niente carne ovina e bovina ...
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NEURODEGENERATIVE, MALATTIE.
Fabrizio Tagliavini
Pietro Tiraboschi
– Malattia di Alzheimer. Patogenesi. Patologia. Terapia. Demenza frontotemporale. Patologia e correlazioni clinico-patologico-biomolecolari. [...] colinesterasi commercializzato per il trattamento della MdA, ma, a causa della presenza di effetti avversi gravi (nausea, vomito e, in particolare, tossicità epatica che, sebbene reversibile, richiederebbe un monitoraggio frequente di laboratorio ...
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È il complesso dei fenomeni anatomopatologici e clinici dovuti al formarsi di concrezioni nell'interno dell'organismo, generalmente lungo le vie di eliminazione dei secreti e degli escreti, per la deposizione [...] di sangue può essere dimostrata solo con l'esame microscopico del sedimento.
Facilmente si ha, con la colica, nausea, vomito, distensione meteorica dell'addome, febbre nelle forme settiche. Il calcolo è definitivamente espulso dall'uretra, oppure può ...
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NAPOLEONE III (Carlo-Luigi - Napoleone), imperatore dei Francesi
Pietro SILVA
Nato a Parigi il 20 aprile 1808, da Luigi Bonaparte e Ortensia Eugenia de Beauharnais.
La sua formazione mentale e morale [...] accaparrarsi l'appoggio del fortissimo partito clericale francese, sia per controbilanciare in Italia l'influenza austriaca. Sfruttò la nausea del parlamentarismo e il bisogno di ordine e di autorità che gli eccessi dell'assemblea legislativa e degli ...
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nausea
nàuṡea s. f. [dal lat. nausea «mal di mare», gr. ναυσία, variante ionica di ναυτία, der. di ναῦς «nave»]. – 1. In medicina, stato di malessere caratterizzato da un senso di fastidio e di oppressione all’epigastrio, da propensione al...
nauseare
nauṡeare v. tr. [dal lat. nauseare, nel lat. class. «avere nausea», nel lat. tardo «eccitare la nausea»] (io nàuṡeo, ecc.; poco usate, per ragioni di eufonia, le forme, che d’altronde sono le sole regolari, nauseiamo dell’indic. e...