Processo infiammatorio a carico delle meningi. Nei casi in cui coinvolge anche l'encefalo prende il nome di meningoencefalite. In genere le m. sono dovute all'azione di germi che si localizzano primitivamente [...] il germe è presente nel liquido cefalo-rachidiano. Sintomi caratteristici della m. sono cefalea, vomito non preceduto da nausea e provocato da cambiamenti di posizione (vomito cerebrale), stato di contrattura dei muscoli con atteggiamenti patologici ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1932). Esordì con una raccolta di poesie, Il privilegio di essere vivi (1962), manifestando un gusto eversivo nell'uso dei materiali espressivi che andrà affinando nelle successive [...] analogo impegno di linguaggio e di stile distingue la sua produzione narrativa, tesa alla denuncia delle ipocrisie borghesi (La nausea media, 1964; I sensi lunghi, 1970; Muore il padrone, 1978; Morte per lucro, 1988). Tra le pubblicazioni più recenti ...
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INFLUENZA (XIX, p. 214)
Cesare Frugoni
Studî recenti hanno permesso di inserire questa affezione tra le malattie da virus filtrabili. Due tipi di virus influenzale, distinti con le lettere A e B, sono [...] di maggiore benignità, la febbre è di più breve durata. Più frequentemente che nella A compaiono nella influenza B la nausea e il vomito.
In rari casi i virus influenzali esercitano la loro azione patogena oltre che sull'epitelio della mucosa delle ...
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LORIO, Lorenzo
Davide Ruggerini
Luogo e data di nascita rimangono sconosciuti, ma il L. fu attivo come editore e stampatore a Venezia nella prima metà del XVI secolo. Dai colophon delle circa 40 edizioni [...] del Libellus spiritualis di Angela da Foligno e del trattato erasmiano De octo orationis partium constructione, che fu adottato dal Nausea come testo base per un corso di latino tenuto presso l'Università di Padova.
Pare inoltre che nella gestazione ...
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metisergide
Farmaco derivato dalla segale cornuta, utilizzato nella profilassi e nella terapia dell’emicrania, spec. quella su base vascolare. La m. è un antagonista dei recettori della serotonina 5HT2. [...] la m. ha infatti anche azione sulla muscolatura liscia extravascolare, disturbi gastro-intestinali (crampi, nausea, vomito, diarrea). Trattamenti prolungati possono provocare reazioni fibrotiche in vari distretti corporei: fibrosi retroperitoneale ...
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ROSELLO, Lucio Paolo
Andrea Del Col
– Nacque a Padova da una nobile famiglia di giureconsulti di origine aretina.
Le notizie iniziali sulla sua vita sono carenti: divenne prete nel 1522 e si addottorò [...] il Dictionarium di Ambrogio Calepino, nel 1522 il Novellino di Masuccio Salernitano, gli Opera di Virgilio, poi Federicus Nausea, In artem poeticen [...] primordia, nel 1525 Giovanni Boccaccio, Laberinto d’amore e Jean de Jandun, Quaestiones [...] in ...
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vertigine
Disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale; a seconda che siano accompagnate dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo o che tale fenomeno [...] caso è rappresentato da un penoso senso d’instabilità. Spesso concomitano disturbi neurovegetativi più o meno accentuati, come la nausea e il vomito. Il disturbo può presentarsi con crisi della durata di pochi minuti o persistere qualche ora; se ...
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neuroleptoanalgesia
Tipo di anestesia che associa un’anestesia locale a una sedazione profonda, solitamente attuata con un neurolettico. Per la sedazione si utilizza il droperidolo al quale, per potenziarne [...] stato non ha tuttavia i caratteri dell’anestesia generale, ma è una sorta di catalessi con indifferenza all’ambiente; la nausea, il vomito e la depressione respiratoria da oppioide sono, nell’uso combinato, ridotti o prevenuti dal droperidolo. La n ...
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pachimeningite
Processo infiammatorio, settico o granulomatoso, a carico della dura madre, accompagnato o no da versamento (purulento, ematico o liquorale) negli spazi epidurali o in quelli subdurali. [...] della teca ossea, traumi cranici, malattie o condizioni cachettizzanti. La sintomatologia è rappresentata da cefalea, nausea, vomito, segni di irritazione meningea, deficit funzionali in rapporto alle singole localizzazioni, sonnolenza, sopore ...
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avvelenamento
Francesco Aguglia
Trattamento degli avvelenamenti
Davanti a un avvelenamento certo o sospetto è indispensabile individuare la tipologia della sostanza tossica assunta, allertare il centro [...] agire dopo 1÷6 ore, ma anche dopo 8÷48 ore. Nel primo caso i sintomi sono generalmente gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea poi tremori muscolari, eccitazione psichica, tachicardia. Con il vomito e la diarrea le tossine vengono eliminate. È ...
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nausea
nàuṡea s. f. [dal lat. nausea «mal di mare», gr. ναυσία, variante ionica di ναυτία, der. di ναῦς «nave»]. – 1. In medicina, stato di malessere caratterizzato da un senso di fastidio e di oppressione all’epigastrio, da propensione al...
nauseare
nauṡeare v. tr. [dal lat. nauseare, nel lat. class. «avere nausea», nel lat. tardo «eccitare la nausea»] (io nàuṡeo, ecc.; poco usate, per ragioni di eufonia, le forme, che d’altronde sono le sole regolari, nauseiamo dell’indic. e...