AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] la consueta pianta centrica, la basilica era disegnata a croce latina, triabsidata e aperta su ogni lato dell'unica navata da tre cappelle semicircolari. Ancora una volta segnato, dunque, da suggestioni albertiane evidenti (con cui era in contrasto ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] al G., almeno stando alle attribuzioni di Baroni (1938) e Mezzanotte.
Benché tipologicamente connesse, entrambe concepite a navata unica con volta a botte e cappelle laterali, non presentano caratteri stilistici coincidenti: da questo punto di vista ...
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FERRABOSCO (Farabosco, Ferabosco), Pietro
Jarmila Krcálová
Nacque nel 1512 o nel 1513 a Laino in Val d'Intelvi (provincia di Como); era probabilmente figlio di un Martino, muratore, e fratello di un [...] architetto.
Fondata da Elisabetta II, sorella di Massimiliano II e vedova di Carlo IX di Francia, e una chiesa a una navata con motivi goticheggianti; non si può però stabilire se e in che misura l'aspetto definitivo dell'edificio sia dovuto al gusto ...
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SANFELICE, Ferdinando
Cristiano Marchegiani
– Nacque a Napoli il 18 febbraio 1675, «settimo figlio maschio» di Camillo (consigliere dei re di Spagna, morto nel 1692), la cui casata, ascritta al Sedile [...] (1714-23) e cappellone di S. Domenico in S. Caterina a Formiello (1715-18); completamento della copertura e decorazione della navata centrale della cattedrale di Salerno (1723-30) e cappelle marmoree delle famiglie Lembo (1717 circa) e Mazza (1724-29 ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] fantastico della sua pittura trovò modo di esprimersi compiutamente nelle quattro storie bibliche sulla parete meridionale della navata di S. Maria in Organo, eseguite per conto dell'abate Cipriano Cipriani. Gli affreschi rappresentano il Diluvio ...
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PIATTI, Giovanni Antonio
Vito Zani
PIATTI, Giovanni Antonio. – Nacque a Milano nel 1447 o nel 1448, come si evince dall’atto di morte, stilato nella città natale il 26 febbraio 1480, in cui lo scultore [...] architettoniche e decorative, oltre alle due targhette originali con la data 1482 e la firma di Amadeo – è allestito nella navata del duomo di Cremona, entro i due pulpiti realizzati tra il 1813 e il 1817 su progetto di Luigi Voghera. Mentre ...
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CARPIONI, Giulio
FF . Barbieri
Nato intorno al 1613, quasi certamente a Venezia, verso il 1630 è ad apprendere pittura presso il Padovanino, mostrando di puntare "decisamente in senso classicistico [...] , p. 37) in quelle - pur appesantite da malaccorti restauri del 1929 - ora conservate sulle pareti del presbiterio e della navata nella parrocchiale di Castegnero (Vicenza).
In piena coerenza con il suo rigore formale il C. svolse anche una felice ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe
Mario Bencivenni
Figlio dell'architetto fiorentino Zanobi e della pittrice pratese Francesca Stradetti, nacque a Roma il 16 maggio 1760. Trasferitosi con la famiglia a Firenze [...] nella chiesa di S.Maria Novella, sopra l'altare della Madonna dei Rosario, alla stessa altezza di quelle che nella navata opposta ricordano i suoi antenati Giuseppe Ignazio e Zanobi.
Fonti e Bibl.: La parte più rilevante del materiale documentario ...
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D'ARIA (De Ayra, De Aera, de Ayria, D'Auria, de Oria)
Laura Tagliaferro
Famiglia di scultori lombardi attiva a Genova e a Savona tra il 1466 e il 1520 circa, alla quale appartennero Bonino, Giovanni [...] "), Antonio Carlone e Pietro da Scaria un complesso progetto di lavoro da eseguire all'interno del duomo di Genova, nella navata destra. Di questo lavoro, che doveva essere terminato, se mai fu cominciato, nel 1490,non è rimasta nessuna traccia; si ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] , p. 40).
Sempre a Velletri, e simultaneamente ai lavori al palazzo, il G. ricorse all'impianto longitudinale, questa volta a tre navate, per la chiesa dei Ss. Pietro e Bartolomeo iniziata nel 1775 (Moroni, LXXXIX, p. 233; Remiddi, 1972, p. 132). Per ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...