DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] egli conobbe le opere dei pittori romantici, le sculture della Grecia arcaica e classica, A. Dúrer e la pittura veneta, i nazareni, H. von Marées, H. Thoma, A. Menzel. Tra tutti i suoi prediletti furono comunque A. Böcklin, per il senso di turbamento ...
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MUSSINI, Luigi
Marco Pierini
– Nacque a Berlino il 19 dicembre 1813 da Natale, compositore bergamasco di origini modenesi al tempo maestro di cappella alla corte di Prussia, e da Giuliana Sarti, figlia [...] sua attività di critico e polemista sulla stampa periodica, facendosi alfiere di un purismo che ambiva a combinare le istanze nazarene con quelle di derivazione francese rappresentate da Ingres e dalla sua scuola.
Nella primavera del 1848 si unì come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La mostra del 1925 ad Hannover tenta di ricondurre la molteplicità delle posizioni [...] a Mannheim. Altri, ancora, preferiscono definire gli artisti coinvolti, o una loro parte, come “veristi” oppure come “neo-nazareni”. Sarà però la sigla proposta da Hartlaub a imporsi nell’uso comune.
La Nuova oggettività, comunque, non solo non nasce ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] Schinkel), con opere dense di richiami simbolici. Sempre in area tedesca il messaggio romantico fu accolto nel 1809 dai Lukasbrüder (➔ nazareni).
In Inghilterra, verso il 1770, si manifesta una tendenza al fantastico con l’opera di J.H. Füssli; altra ...
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Antropologia
Società primitive
Termine introdotto nella seconda metà dell’Ottocento dagli antropologi evoluzionisti in riferimento alle prime società umane e alle loro usanze; per estensione, alle società [...] e in antitesi al Rinascimento e al barocco. A tale orientamento si riallacciarono, nella prima metà del 19° sec., i nazareni tedeschi, i puristi italiani, i preraffaelliti inglesi e analoghi movimenti artistici in Francia e nel resto d’Europa. Il ...
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TOMINZ, Giuseppe Giacomo (Tominc Jožef Jakob, Tominc Josip, Tominz Josef)
Alessandro Quinzi
Nacque a Gorizia il 6 luglio 1790 da Giovanni, commerciante, possidente e tesoriere comunale, e da Marianna [...] del Rinascimento. Particolarmente stimolante dovette essere la restante scena artistica romana, dove poté entrare in contatto con i nazareni e approcciare le mostre d’arte destinate al pubblico borghese.
Nel 1814, caduto Napoleone, giunse a Roma il ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] in piazza di Spagna, 9 (Ibid., Ibid., Stato d'Anime).
Per la sala di casa Bartholdy (palazzo Zuccari), affrescata dai nazareni (1816-1818), il C. eseguì due sovrapporte: una tela con Le prigioni di Giuseppe (perduta) e un affresco con Le piramidid ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] Pittura rimessa in onore, in pendant alla Scultura di Hayez. Fu per il D. occasione di un confronto diretto con i Nazareni tedeschi (in questo caso Philipp Veit e Carl Eggers), che del resto doveva aver ammirato e frequentato in questi anni romani e ...
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PIERINI, Andrea
Rita Randolfi
– Scarse risultano le notizie biografiche relative a questo pittore, che nacque a Firenze nel 1786. Il 16 luglio del 1818 la Gazzetta di Firenze pubblicò la notizia della [...] XVI secolo (Notizie del giorno, 1831). Nel 1836 Pierini si trasferì a Roma, venendo in contatto con il gruppo dei Nazareni. Il nome del pittore compariva nell’elenco, del 1837, dei donatori di manoscritti di Torquato Tasso (Alberti - Gentilucci, 1837 ...
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Chiusura formata da una o più lastre di vetro o di cristallo, sostenute da apposita intelaiatura, per formare porte o finestre. Nelle realizzazioni artistiche può essere costituita da un insieme di frammenti [...] .
L’arte della v. colorata, decaduta nel periodo barocco e rococò, cercò di rinnovarsi nel periodo romantico per opera dei preraffaelliti, dei Nazareni, dei puristi. Tra 19° e 20° sec. l’art nouveau dette notevole impulso alla v. moderna. In Italia C ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
patto del Nazareno
loc. s.le m. Nel linguaggio giornalistico e politico, accordo su una nuova legge elettorale, sull'abolizione del Senato e su altri temi, siglato tra Matteo Renzi (Pd) e Silvio Berlusconi (Forza Italia) nella sede del Pd...