Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] 38-39).
Qualche anno dopo, nel 1792, in Della ricchezza nazionale, egli affermava che la legge evangelica «ama il prossimo tuo nella felicità pubblica, o sia la maggiore felicità possibile divisa colla maggiore uguaglianza possibile. Tale è lo scopo ...
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Previsioni economiche
Giovanni De Cindio
di Giovanni De Cindio
Previsioni economiche
Presupposti storici
La pratica sistematica delle previsioni economiche, cioè dell'attività di previsione avente [...] FMI (Fondo Monetario Internazionale), producono previsioni economiche che sono di utile riferimento.
Nella maggior parte dei paesi operano organismi nazionali che si dedicano alla elaborazione di previsioni economiche: in Italia, oltre alle direzioni ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Previdenza sociale
Onorato Castellino
Delimitazione del tema e cenni storici
La previdenza sociale è un aspetto - si può dire, il più importante - della sicurezza sociale, e ha per fine la tutela dei [...] in cui non sia compensato da un aumento delle eredità e dei lasciti), in maggiori consumi di queste classi. A parità di prodotto nazionale complessivo, maggiori consumi significano minori risparmi e minore accumulazione di capitale. L'istituzione dei ...
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Geofinanza
Giulio Tremonti
Sommario: 1. Introduzione. 2. Che cos'è la geofinanza. a) La finanza e l'evoluzione nella struttura della ricchezza. b) Lo spazio. 3. Gli effetti politici della geofinanza. [...] fisci marca la caduta della sovranità monetaria e fiscale: le valute nazionali sono poco più che argent de poche e non è più, , sarà chiaro che un'area economica bene ordinata ha maggiori possibilità di attrarre e produrre ricchezza. Ed è proprio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] della teoria economica era quello della crescita della ricchezza nazionale (in una visione che, in termini moderni, psicologia, una decisione che lo trovò in contrasto con la maggior parte degli economisti, incluso il suo migliore amico e collega, ...
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Ricchezza
Roberto Scazzieri
1. Introduzione
La ricchezza di un sistema economico, oppure di un singolo individuo o gruppo sociale, può essere identificata con l'estensione del suo 'potere di disposizione' [...] distanza profonda fra la concezione classica della ricchezza sociale (nazionale) come flusso di beni prodotti misurabile in termini di reddito che un uomo ricco spende annualmente è nella maggior parte dei casi consumata da ospiti oziosi e domestici, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] metà dell’Ottocento, oltre a produrre una maggiore sensibilità ai problemi del rinnovamento dell’agricoltura, 1939, Torino 1975.
E. Sereni, La questione agraria nella rinascita nazionale italiana, Torino 1946.
E. Sereni, Il capitalismo nelle campagne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] e Antonio Gramsci – che poco spazio ebbero entro i confini nazionali o dai luoghi di confino; non si nega affatto l’ , sovvenzioni o altre misure volte a realizzare una maggiore giustizia sociale (Introduzione alla politica economica, 1942).
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] veneziano era sorto nel 1609 con lo scopo di offrire maggiori garanzie e che l’esempio era stato seguito da laonde nel primo caso conviene rivolger le mire a perpetuare il debito nazionale, e nel secondo a saldarlo con mezzi più innocui che si ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] entro la cornice di un'ideologia del valore aggiunto come ratio fondante del nazionalismo: se è vero - notava il C. - che "la ricchezza prevalenza tutte le altre forze da cui può dipendere una maggior sintesi della società europea" (p. 301).
Se in ...
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nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di nazionalità. b. Della nazione, considerata...
nazionalismo
s. m. [der. di nazionale, sul modello del fr. nationalisme (cfr. anche l’ingl. nationalism)]. – 1. a. Esaltazione dell’idea di nazione e di tutto quanto è espressione di essa nella vita civile e politica. b. Sentimento di forte...