KISSINGER, Henry
Enzo Tagliacozzo
Uomo politico e studioso di scienza politica, nato a Furth (Baviera) il 27 maggio 1923, da famiglia ebraica, emigrata negli SUA nel 1938. Premio Nobel per la pace 1973. [...] personale del presidente Nixon (1969) per la Sicurezza nazionale, e infine ministro degli Esteri di Nixon (ottobre anno seguente. L'altro viaggio dell'aprile 1972 nell'Unione Sovietica ebbe il duplice scopo di porre termine all'inasprimento della ...
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Kim Il-sung
Paolo Santangelo
Uomo politico coreano, nato il 15 aprile 1912 a Magyŏngdae, non lontano da P'yŏngyang, in una famiglia di origine contadina.
Secondo la storiografia ufficiale della Corea [...] e Yan'an.
Con l'ingresso in Corea settentrionale dell'esercito di occupazione sovietico (1945), K. si trovò avvantaggiato rispetto agli altri statisti nazionalisti e di sinistra, e in poco tempo organizzò una struttura monolitica, eliminando tutti ...
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SADAT (es-Sādāt, Anwar)
Paolo Minganti
Uomo politico egiziano; nato il 25 dicembre 1918 a el-Menūfiyyah, nella regione del Delta, frequentò l'accademia militare del Cairo, dalla quale uscì, come ufficiale, [...] generale del partito unico, l'Unione nazionale, dal 1961 al 1969 presidente dell'Assemblea nazionale, dal 1964 al 1967 e ancora politica; lo stesso atteggiamento mantenne con l'Unione Sovietica, malgrado la firma (1971) dì un trattato quindicennale ...
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ULBRICHT, Walter
Hartmut Ullrich
Uomo politico tedesco-orientale, nato a Lipsia il 30 giugno 1893, morto a Berlino il 1° agosto 1973. Falegname, iscrittosi alla SAJ (Gioventù Operaia Socialista) nel [...] effettivo della SED. Alieno da qualsiasi tentazione di "via nazionale" o di autonomismo e capace di conservarsi attraverso le mutevoli costellazioni la fiducia della dirigenza sovietica, U. fu la figura dominante della DDR dalla fase preparatoria ...
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Uomo politico romeno, nato il 26 gennaio 1918 a Scorniceti (Olt) da famiglia contadina. Lasciati presto gli studi, entrò nell'Unione della gioventù comunista e subì varie condanne, restando per un biennio, [...] Comitato centrale (ottobre 1945), deputato all'Assemblea nazionale (1946), ministro aggiunto dell'Agricoltura (1948), ma egli non è mai giunto alla rottura ufficiale con il blocco sovietico. La fronda attuata nell'ambito del Comecon e del Patto di ...
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La secessione della Siria dalla Repubblica araba unita (settembre 1961) amareggiò N., che sembrò accantonare le speranze di un'unità araba: le iniziative ba‛thiste di una nuova unione fra ‛Irāq, Siria [...] raggiungere entro 10 anni, il raddoppiamento del reddito nazionale e l'attuazione della giustizia sociale; nel ma esse furono respinte dal popolo. Ottenute nuove armi dall'Unione Sovietica, iniziò lungo il Canale una guerra di logoramento, ma ormai ...
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VALIANI, Leo
Giovanni Gay
Storico e uomo politico, nato a Fiume il 9 febbraio 1909. Il suo cognome originario è Weiczen. Aderì giovanissimo al Partito comunista e, nonostante alcune perplessità connesse [...] nei confronti del patto di non aggressione tra Germania e Unione Sovietica, era stato espulso dal Partito comunista e si era avvicinato di liberazione nazionale per l'Alta Italia. Nel 1945 venne nominato membro della Consulta nazionale e nel giugno ...
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(App. IV, I, p. 394)
Uomo politico romeno, morto il 24 dicembre 1989. Negli anni Ottanta, rieletto segretario generale del Partito comunista (novembre 1984) e presidente della Repubblica (marzo 1985), [...] fecero fuoco sulla folla e mentre Stati Uniti e Unione Sovietica condannavano gli eccidi, la Germania dell'Est e la i rivoluzionari di Bucarest si organizzarono nel Fronte di salvezza nazionale, che ebbe il suo quartier generale nella sede della ...
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KARDELJ, Edvard
Domenico Caccamo
Uomo politico iugoslavo, nato a Lubiana il 27 gennaio 1910 da famiglia operaia. Entrato nel Partito comunista iugoslavo (1928), imprigionato per la sua attività politica, [...] istituzionale iugoslavo.
Partito dallo studio del problema nazionale sloveno (1939), K. si distinse dapprima per radicalismo rivoluzionario, sostenendo il valore esemplare dell'esperienza sovietica: affermò il predominio del piano economico dello ...
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Nel linguaggio della comunicazione la b. è il simbolo di un'associazione di uomini e indica i valori comuni dell'organizzazione che rappresenta attraverso il linguaggio araldico dei campi, delle bande, [...] di esprimere, perciò ogni Stato sovrano ha la sua b. nazionale. Le grandi trasformazioni storiche della fine del 20° sec. hanno storiche. Per es., la dissoluzione dell'Unione Sovietica ha fatto rinascere le repubbliche baltiche in Europa, ...
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satellite
satèllite s. m. [dal lat. satelles -lĭtis, con il sign. 1 a, trasferito all’ambito astronomico da J. Kepler (1610)]. – 1. a. In origine, guardia del corpo, persona armata che accompagna e segue ovunque un monarca, un principe, un...
bandiera
bandièra s. f. [der. di banda2 «insegna, compagnia, ecc.»]. – 1. a. Drappo, generalm. di lana leggera, di varia forma e dimensione, di un solo colore o a più colori disposti verticalmente o a strisce orizzontali, e attaccato a un’asta...