Gorizia
Città della Venezia Giulia, situata allo sbocco dell’Isonzo. Dal 1509 fu dominio degli Asburgo e sotto l’amministrazione austriaca la città crebbe d’importanza. Dopo il 1815 partecipò al movimento [...] di liberazione nazionale e fu centro attivissimo dell’irredentismo italiano tra il 1866 (poiché restò esclusa dai confini del nuovo regno d’ ) la città fu posta sotto l’amministrazione militare tedesca. Con l’arrivo dei partigiani iugoslavi (1945) nel ...
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Papandreu, Georgios
Papandrèu, Geòrgios
Politico greco (Patrasso 1888-Atene 1968). Fu ministro in vari dicasteri (1923, 1925, 1930-32, 1933), fondò (1935) il Partito socialdemocratico e subì l’esilio [...] I. Metaxàs. Esponente della Resistenza durante l’occupazione italo-tedesca (1941-44), imprigionato, riuscì (fine del 1943) a in Grecia la sommossa dell’EAM, il Fronte di liberazione nazionale greco. Salito al potere dopo le elezioni del nov. 1963 ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] la guida del movimento operaio fu assunta dalla socialdemocrazia tedesca, il cui ideologo principale era K. Kautsky. In secondo governo Bonomi (1944-45), dei governi di unità nazionale che avviarono la ricostruzione del paese. Negli anni successivi ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] a Milano (17 apr. 1945) e tentò di contrattare la propria incolumità con il Comitato di liberazione nazionale. In fuga verso Como, in divisa da soldato tedesco, fu arrestato dai partigiani e passato per le armi per ordine del CLN il 28 aprile 1945 ...
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Uomo politico norvegese (n. prov. di Telemark 1887 - m. Oslo 1945); addetto militare a Pietroburgo (1918-19), rimase quasi ininterrottamente in Russia fino al 1929 per conto del Comitato internazionale [...] in patria fu ministro della Difesa nazionale (1931-33) nel gabinetto Kolstad e fondò (1933) il partito Nasjonal Samling, di tendenza filonazista. Scoppiata la seconda guerra mondiale, dopo l'occupazione tedesca della Norvegia creò di sua iniziativa ...
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Tattica di guerra, condotta, con specifica conoscenza delle condizioni ambientali, da parte di formazioni di limitata entità, per lo più irregolari, contro le truppe regolari dello stesso Stato o di uno [...] turco (1916-18) e si è sviluppata con la resistenza contro l’occupazione tedesca in Europa e, con obiettivi diversi, nelle guerre rivoluzionarie e di liberazione nazionale condotte sia nell’Est e nel Sud-Est asiatico, sia nelle colonie europee ...
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Maresciallo di Francia e uomo politico (Cauchy-à-la-Tour, Pas-de-Calais, 1856 - Port-Joinville, isola di Yeu, 1951). Già comandante in capo dell'esercito nella Prima guerra mondiale, nel giugno 1940, come [...] di un nuovo esecutivo (16 giugno 1940), P. concluse rapidamente un armistizio con i Tedeschi, fissando la sede del governo a Vichy, dove il 10 luglio ricevette dall'Assemblea nazionale la nomina a capo dello stato e i pieni poteri, di cui si servì ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] lingua di stato in sostituzione del latino (1784), promosse la colonizzazione interna favorendo la nazionalitàtedesca; infine, creò (1786) un'organizzazione centrale di polizia, cui si sottraeva solo il regno ungherese. Particolare rilievo assunse ...
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Pubblicista italiano (Torrella dei Lombardi, Avellino, 1881 - Milano 1945); ex sacerdote, autore di studî sull'emigrazione (1904), fondò (1913) la rivista La vita italiana all'estero. Interventista, denunciò [...] l'invadenza economica tedesca in Italia e (1917) promosse con M. Pantaleoni la costituzione del fascio parlamentare di difesa nazionale. Dopo la guerra aderì al fascismo e contribuì a elaborarne il programma economico. Fu precursore e sostenitore ...
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Uomo politico ungherese (Budapest 1891 - ivi 1946); ministro delle Finanze (1932-34), poi presidente della Banca nazionale (1935), come presidente del consiglio (maggio-nov. 1938) cercò di sottrarre l'Ungheria [...] alla zona d'influenza tedesca, contro l'orientamento del reggente Horthy e di gran parte della classe dirigente magiara; ma poi, nell'ott. 1944, accettò di entrare come ministro dell'Economia nel governo filotedesco di F. Szálasy. Dopo la guerra fu ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...