Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di [...] Germania sotto la guida di un capo carismatico, il Führer.
Come movimento politico si impose attraverso il Partito nazionalsocialista, costituito ufficialmente a Monaco di Baviera nell’aprile 1920; ebbe come animatori G. Feder, teorico del movimento ...
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(ted. Weiße Rose) Gruppo della resistenza al nazionalsocialismo formato da studenti dell’università di Monaco. Raccolto intorno al filosofo K. Huber, dal maggio 1942 il gruppo compì operazioni di volantinaggio [...] e propaganda contro la tirannia e la brutalità del regime hitleriano e in favore di un rinnovamento morale della Germania. Scoperti nel 1943 dalla polizia, Huber e i principali membri del gruppo, tra cui ...
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Denominazione con cui è stata indicata l’unione sul piano ideologico e politico del fascismo italiano e del nazionalsocialismo tedesco, con particolare riferimento all’ultima fase della Seconda guerra [...] mondiale ...
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antifascismo
Atteggiamento di opposizione al fascismo, che va dal semplice stato d’animo al movimento organizzato. In senso largo, poiché il fascismo è stato assunto, entro certi limiti, a modello di [...] posteriori movimenti dittatoriali o semplicemente autoritari (nazionalsocialismo, salazarismo, falangismo, peronismo), si può parlare di a. come di un fenomeno non limitato alla sola Italia. In senso stretto, l’a. fu invece la reazione, morale e ...
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totalitarismo
Simona Forti
Il totale controllo politico della società
Con il termine totalitarismo ci si riferisce a quei regimi che, soprattutto nel periodo tra le due guerre mondiali, organizzarono [...] pertanto strettamente legato all’ideologia. L’esempio delle ideologie totalitarie più ‘famose’ – il razzismo per il nazismo (nazionalsocialismo) e il comunismo per lo stalinismo (Stalin) e il maoismo (Mao Zedong) – testimonia come esse siano una ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] -diplomatica tra Italia e Germania posero le basi dell’Anschluss (1938), che segnò l’ormai acquisita egemonia politica del nazionalsocialismo.
Per qualche verso analoga fu l’evoluzione degli Stati baltici: dal 1926 la Lituania e dal 1934 l’Estonia ...
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Società nazionale tedesca fondata a Kassel, nel 1920, da A. Mahraun. Organizzata secondo le norme degli antichi ordini militari germanici, si richiamava ai principi religiosi e sociali del cristianesimo, [...] ad annullare le clausole punitive del trattato di Versailles. Nel 1926 contava nella Repubblica di Weimar 600.000 aderenti; nel 1930 si unì per fini elettorali alla Deutsche Staats-Partei; ostile al nazionalsocialismo, fu sciolta da Hitler (1933). ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] , W., Germany and Russia, London 1965.
Morin, E., La rumeur d'Orléans, Paris 1969.
Mosse, G. L., Le origini mistiche del nazionalsocialismo, in ‟Il Ponte", 1962, I, pp. 30-40.
Mosse, G. L., The crisis of German ideology: intellectual origins of the ...
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Dittatura
Karl Dietrich Bracher
Il concetto
Il concetto di dittatura, come tutti i concetti storico-politici fondamentali, ha subito nel corso della sua storia bimillenaria un mutamento di significato, [...] rafforzamento e all'accrescimento dell'autorità dello Stato.
Come nel fascismo, ma in modo totalmente diverso rispetto al nazionalsocialismo e al comunismo, le forme di pensiero autoritarie tra le due guerre erano incentrate in modo particolare sull ...
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(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di lingua tedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] un’unica razza, pura e perfetta, nella quale si volle identificare quella germanica. Antesignani di tale dottrina furono il conte J.-A. de Gobineau e H.S. Chamberlain. Delle loro idee si nutrirono il nazionalsocialismo e il suo teorico A. Rosenberg. ...
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nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...