CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] spiega l'interesse che il C., già dai primi anni, porta verso l'opera del cattolico-conservatore, poi teorico del nazionalsocialismo, Carl Schmitt, l'adesione al programma culturale del Volpe e del Gentile, nel quale la nuova esperienza statuale del ...
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millenarismo
Termine coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, dell’imminente avvento del regno di Cristo in terra, riservato ai giusti e, secondo una tradizione consolidata, [...] , perché sono abolite tutte le classi, e l’umanità vive in un mondo superiore e unificato. Nella prospettiva nazionalsocialista pensata da Hitler, il Volk tedesco conserva la sua purezza grazie all’annientamento degli ebrei e alla fine della ...
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Presso gli antichi Germani, il territorio (lat. pagus) abitato da una gens. Ogni civitas si ripartiva in gentes, ciascuna delle quali abitava appunto un suo G., cui era preposto un magistrato, detto nelle [...] .
Il vocabolo fu rimesso in uso da A. Hitler per indicare ciascuna delle circoscrizioni politico-amministrative del Partito nazionalsocialista: riuniva un certo numero di distretti (Kreise) ed era diretta da un funzionario del partito (Gauleiter). ...
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autarchia
In economia politica, la tendenza di un Paese all’autosufficienza economica: produrre tutto o quasi all’interno, riducendo al minimo gli scambi con l’estero. Mentre l’a. assoluta e permanente [...] l’isolamento commerciale cui il Paese fu sottoposto, ma soprattutto fu fondamento della politica economica fascista e nazionalsocialista. In Italia la politica autarchica del fascismo fu incentivata dalle sanzioni decise dalla Società delle Nazioni a ...
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Il razzismo
Francesco Cassata
Introdotto nei vocabolari europei intorno agli anni Venti del Novecento, per designare polemicamente e negativamente l’ideologia völkisch dell’estrema destra nazionalista [...] modelli vengono applicati rispettivamente a due macro-esempi storici: il razzismo coloniale e l’antisemitismo nazionalsocialista. Mentre nel caso del dominio coloniale, l’ideologia razzista è strumentale alla legittimazione della funzione economica ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] ’ambito di una legislazione avversa ai privilegi dei giudei, che lo storico rileva attentamente non per il suo passato nazionalsocialista, ma per la sua formazione cattolica25.
Il conflitto con Licinio, malgrado le palesi differenze in relazione alle ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Il riarmo promosso dal regime, con lo smantellamento dei residui vincoli di Versailles, consolidò i legami tra il nazionalsocialismo e la Wehrmacht e garantì non solo, con l’assorbimento della disoccupazione, la pace sociale necessaria per affrontare ...
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Moda
Indumento di tessuto, con colletto e maniche lunghe o corte, che ricopre la parte superiore del corpo.
Il termine è documentato dal Trecento, quando designa una veste di stoffa leggera lunga fino [...] formazioni di tipo militare, che confluirono nel partito fascista.
C. brune (ted. Braunhemden) Gli appartenenti alle formazioni del partito nazionalsocialista tedesco. La c. bruna fu adottata per la prima volta a Monaco nel 1924 dalle SA, e poi dalle ...
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(ted. Karlsbad) Città della Repubblica ceca, nella Boemia occidentale. Sorta intorno al castello fatto erigere da Carlo IV (14° sec.), possesso dei conti Schlick dal 1434, nel 1547 divenne città demaniale [...] aprile 1938 il Partito dei tedeschi dei Sudeti tenne il congresso di Karlsbad, che accolse il programma nazionalsocialista e richiese alle autorità di Praga la concessione dell’autonomia alle parti della Repubblica cecoslovacca abitate in maggioranza ...
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Hitler, Adolf
Massimo L. Salvadori
Il più tragico esempio di tirannide moderna
Adolf Hitler è stato tra le maggiori figure del Novecento. Fu al potere in Germania per soli dodici anni, dal 1933 al 1945, [...] 1918, Hitler considerò la nuova repubblica democratica nata a Weimar con la più profonda avversione.
Il partito nazionalsocialista
Nel dopoguerra divenne a Monaco un attivo propagandista politico al soldo di ambienti militari reazionari e leader del ...
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nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...
nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...