Partito socialista unificato tedesco
(Sozialistische Einheitspartei Deutschlands, SED) Partito politico della Repubblica democratica tedesca, attivo dal 1946 al 1990. Già negli ultimi mesi della Seconda [...] di un partito di massa dei lavoratori e degli antifascisti in Germania, che avrebbe dovuto seguire la caduta del nazismo; proposte di unificazione in tal senso furono poi avanzate al Partito comunista tedesco, all’indomani del crollo del Terzo ...
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LÖWENTHAL, Leo
Antonio Rainone
Sociologo statunitense di origine tedesca, nato a Francoforte sul Meno il 3 novembre 1990, morto a Berkeley (California) il 23 gennaio 1993. Laureato in filosofia all'università [...] dove fu in contatto con M. Horkheimer, H. Marcuse e Th. W. Adorno. Nel 1933, in seguito all'avvento del nazismo, si rifugiò a Ginevra, dove Horkheimer aveva temporaneamente trasferito l'Istituto di ricerca sociale; emigrato poi negli Stati Uniti, fu ...
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Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] utilizzavano l'esigenza di fede delle masse per imporre il proprio dominio.
L'esperienza della r. p. del fascismo e del nazismo si concluse con la Seconda guerra mondiale, mentre la r. p. del comunismo sovietico continuò a essere associata al culto ...
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Giurista e politologo (n. Katowice 1900 - m. in Svizzera 1954). Avvocato, esercitò la professione nel settore del diritto del lavoro. Socialdemocratico, costretto all'esilio, dal 1933 al 1936 studiò sotto [...] e poi (1942-46) per il Dipartimento di stato. In questo periodo pubblicò la sua analisi, divenuta famosa, del nazismo: Behemoth; the structure and practice of national socialism (1942; trad. it. 1977), nella quale utilizza con grande finezza uno ...
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ideologia
Stefano De Luca
Idee e valori finalizzati all'azione sociale e politica
Nato sul finire del Settecento per indicare una nuova scienza, il termine ideologia deve la sua fortuna a Karl Marx, [...] il termine ideologia è stato spesso usato per indicare dottrine e movimenti politici ben precisi (comunismo, fascismo, nazismo), accomunati da alcune caratteristiche: la presenza di un retroterra teorico più o meno elaborato, che pretende di fornire ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] contestate anche da Furet, il quale, in uno scambio di lettere con Nolte, ha scritto che "il carattere particolare del nazismo, come idea e come regime, sta nel tentativo di trasformare l'odio per gli ebrei, una passione politica diffusa in tutta ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] serie, ma che tuttavia mostrano come alla lunga i criteri nel cui nome si era combattuta la guerra contro il nazismo abbiano finito per rimbalzare sulla stessa vita politica e morale dei paesi vincitori, contribuendo anche qui a incrinare l'assoluta ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] nome A. Hitler a fondare questo movimento e a chiamarlo «nazionalsocialismo» (definito in seguito, più brevemente, «nazismo»). Il nazismo giunse al potere in Germania solo nel 1933, dopo una pluriennale campagna antiliberale e antidemocratica e con ...
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Termine coniato dallo svedese R. Kjellén per indicare quel complesso di problemi politici che traggono origine da fatti d’ordine territoriale, specie quando si consideri lo Stato come un organismo che [...] un’involuzione verso forme esasperate di determinismo e verso un’azione di legittimazione della politica espansionista e razziale del nazismo. Da ciò derivò un discredito della g., durato a lungo, e un ristagno degli studi geopolitici. Dagli anni ...
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In prima approssimazione l'a. si può considerare come quel complesso di fenomeni che si manifestano nell'imposizione dall'alto, in forma gerarchica e con il ricorso alla coercizione, di comandi, ordini, [...] negativa dei rapporti interpersonali. Altri autori, anch'essi fortemente e più o meno direttamente influenzati dall'esperienza del nazismo, come E. Fromm (1941), hanno sottolineato che la personalità autoritaria emerge e viene plasmata da un periodo ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...