Scrittore austriaco (n. Vienna 1911 - m. 1986). Emigrato a Zurigo nel 1938 per motivi politici, in Svizzera conobbe G. Kaiser da cui la sua attività, che è prevalentemente drammaturgica, è stata chiaramente [...] nell'area linguistica tedesca, ha scritto per incarico della rete delle televisioni europee l'originale televisivo Der Befehl (1967), sul tema del conflitto retrospettivo di coscienza di un funzionario della polizia coinvolto nelle colpe del nazismo. ...
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Scrittrice tedesca (Bruns wick 1864 - Schönberg 1947). Affermatasi nell'ultimo decennio dell'800, in clima naturalistico, come la principale rappresentante di una linea realistica ma nell'ispirazione esplicitamente [...] (e già marito della sorella), l'avvocato Richard H., dal quale divorziò nel 1911. Nel 1933, per protesta contro il nazismo, si dimise dall'Accademia prussiana delle arti.
Opere
Nel campo della lirica pubblicò Gedichte (1891-94), Neue Gedichte (1907 ...
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Pittore e disegnatore (Berlino 1893 - ivi 1959). Studiò all'Accademia di Berlino, completando la sua formazione a Parigi. Soldato di fanteria durante la prima guerra mondiale, nel 1918 fu tra i fondatori [...] di E. Piscator. Sospetto di simpatie di sinistra e di aver aderito al movimento spartachista, poco prima che il nazismo andasse al potere emigrò in America, dove pubblicò un'interessante autobiografia. Considerato il più acuto e significativo critico ...
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SINDELAR, Mathias
Luca Valdiserri
Austria. Vienna, 10 febbraio 1903-22 gennaio 1939 • Ruolo: centravanti • Squadre di appartenenza: 1920-24: Herta Vienna; 1924-39: Austria Vienna • In nazionale: 43 [...] Un infortunio gli impedì di giocare la semifinale tra Italia e Austria nei Mondiali del 1934. Con l'avvento del nazismo e l'annessione dell'Austria, Sindelar, che era di origine ebraica, si rifiutò di indossare la maglia tedesca; perseguitato, si ...
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Filologo tedesco e storico del pensiero antico (Lobberich, Renania, 1888 - Boston 1961). I suoi studi si sono concentrati soprattutto sulla filosofia e i movimenti d'idee greci del sec. 4º a. C.: egli [...] ), poi (1915) a Kiel, indi (1921) a Berlino; costretto a esulare negli Stati Uniti per la sua opposizione al nazismo, ha insegnato a Chicago (dal 1936) e alla Harvard University (dal 1939). Premio Feltrinelli internazionale per la filosofia nel 1955 ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] che avrebbero avuto una parte eminente nella cultura europea (Marcuse, Benjamin, Fromm, Wittfogel, ecc.). Nel 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a emigrare a Parigi dove, insieme ad Horkheimer, ricostituì l'Institut für ...
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Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] e della filosofia. Fino al 1933 fu in contatto con circoli rivoluzionarî d'ispirazione nazionalistica, ma all'avvento del nazismo si tenne in disparte, e anzi rifiutò la nomina all'Accademia prussiana (1934). Durante la seconda guerra mondiale fu ...
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Architetto (Brema 1893 - Berlino 1972). Terminati gli studî a Berlino, aderì al movimento espressionista Die gläserne Kette di B. Taut, subendo il fascino della ricerca di E. Mendelsohn, testimoniato dal [...] casa Schminke a Löbau (1933). Tra i pochi architetti di rilievo a non lasciare la Germania durante il nazismo, dopo un isolamento durante il quale rielaborò concezioni architettoniche di matrice espressionista, fusa con dettami di poetiche organiche ...
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Generale e scrittore militare (Burg 1780 - Breslavia 1831); prese parte alle guerre contro la Francia dal 1792 al 1815, fu stretto collaboratore dei generali G. von Scharnhorst (1809-13) e A. von Gneisenau [...] ., sono divenute fondamentali punti di riferimento per gli studiosi delle epoche successive. A C. hanno infatti attinto molteplici correnti teoriche e politiche, le più diverse tra loro, dal pangermanesimo al nazismo, da Marx a Lenin, a Mao Zedong. ...
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Architetto tedesco (Rostock 1876 - Berlino 1950). Membro del Deutscher Werkbund dal 1910, T. occupa un posto particolare nel dibattito architettonico tedesco moderno, per la sua ricerca volta alla semplificazione, [...] di grande vivacità creativa (piscina comunale di Berlino, progetti museali di Berlino e Weimar, ecc.), con l'avvento del nazismo, pur mantenendo l'incarico dell'insegnamento fino al 1941, tollerato grazie alla stima del suo allievo A. Speer, T ...
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nazismo
s. m. [der. di Nazi, abbrev. ted. di Nationalsozialist «nazionalsocialista», adoperata poi anche in altre lingue]. – Forma abbreviata per nazionalsocialismo, con riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler...
criptonazismo
(cripto-nazismo), s. m. Adesione dissimulata a ideali o metodi di stampo nazista. ◆ Nessuno pare accorgersi del paradosso per il quale l’accusa di cripto-nazismo viene agitata proprio da una Serbia che, insieme alla Croazia,...