Norimberga, procèsso di Azione penale intentata (1945-46) da un tribunale militare internazionale (istituito da Gran Bretagna, USA, Francia e URSS) contro i dirigenti del regime nazista accusati di cospirazione [...] nella preparazione di una guerra di aggressione, crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l'umanità. La sentenza condannò a morte dodici dei ventiquattro principali imputati. V. anche ...
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Abbreviazione di Sturmabteilung («sezione d’assalto»), reparto paramilitare costituito da A. Hitler nel novembre 1921 a difesa dei comizi del partito nazista. I suoi membri furono detti anche camicie brune, [...] dal colore della camicia della loro uniforme. Sciolta dopo il Putsch di Monaco (1923), fu riorganizzata da E. Röhm nel 1925. Riluttante a rientrare nella legalità, animata dal mito di una ‘seconda rivoluzione’ ...
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Buchenwald
Località della Turingia, sede dal 1937 di un campo di concentramento tedesco destinato ai detenuti politici. Durante la Seconda guerra mondiale fu uno dei più vasti campi di lavoro coatto [...] della Germania nazista (nel 1944 vi si trovavano circa 100.000 prigionieri), luogo di sterminio e di eliminazione sistematica, in partic. di polacchi ed ebrei dei territori occupati. ...
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Elmi d’acciaio (ted. Stahlhelme) Unione di reduci di guerra, fondata nel 1918 da F. Seldte per difendere l’ordine sociale esistente. Dopo l’avvento di A. Hitler al potere, Seldte fece inquadrare nel partito [...] nazista gli E. (1933), che si chiamarono (1934) Nationalsozialistischer deutscher Frontkämpferbund. Furono sciolti nel 1935. ...
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La Resistenza
Francesco Tuccari
Con il termine «Resistenza» si fa riferimento alle molteplici azioni di lotta, di guerriglia, di sabotaggio e di opposizione che, durante la Seconda guerra mondiale e [...] , Romania e Ungheria. Una dura lotta di resistenza ebbe luogo nella stessa Unione Sovietica, nelle zone sottoposte all’occupazione nazista.
In Francia la Resistenza iniziò tra il giugno e il luglio del 1940, all’indomani della resa del Paese ai ...
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razzismo
Sergio Parmentola
L’idea folle della superiorità di una razza
Si dicono razziste le teorie che si fondano sul presupposto che l’umanità sia divisa in razze biologicamente superiori e inferiori. [...] . Il razzismo si è sviluppato soprattutto nell’età contemporanea e ha avuto i suoi esiti più tragici nella Germania nazista. La scienza contemporanea ha dimostrato la sua infondatezza
Dalla xenofobia al razzismo
Il razzismo in senso proprio è un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La Seconda guerra mondiale
Daniel J. Kevles
La Seconda guerra mondiale
La Seconda guerra mondiale vide un impiego senza precedenti della tecnologia. [...] affermato di aver costruito missili per Hitler solamente perché interessato a questo settore e non per facilitare la conquista nazista. Egli sosteneva che i missili non erano migliori dell'artiglieria a lungo raggio, perché non erano in grado di ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] ebraica in Palestina e si accentuava lo scontro tra arabi ed ebrei, ampia fu la diffusione della propaganda antisemita nazista sui movimenti nazionalisti arabi. Vicinissimo a Hitler fu, com'è noto, Amin al Hussein, Gran Muftì di Gerusalemme, convinto ...
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negazionismo Termine con cui viene indicata una corrente antistorica e antiscientifica del revisionismo la quale, attraverso l'uso spregiudicato e ideologizzato di uno scetticismo storiografico portato [...] negarne l'esistenza.
Già nell'immediato dopoguerra l'intellettuale francese collaborazionista M. Bardèche tentò di sollevare i nazisti dalle loro responsabilità. Fu seguito negli anni Cinquanta da un ex deportato politico di Buchenwald, P. Rassinier ...
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ministero della Cultura popolare
Nell’Italia fascista, dicastero istituito nel 1937, quando il ministero della Stampa e della propaganda cambiò denominazione per assumere quella di m. della C.p., più [...] fascismo, tra il 1934 e il 1936, ed è ispirata dall’esperienza dell’organizzazione della cultura nella Germania nazista, dove J. Göbbels aveva fondato il Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda. Le esigenze crescenti di organizzazione e ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.