FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] di Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, ispirato a fatti e personaggi reali nella città occupata dai nazisti. La collaborazione divenne amicizia al punto, come vuole un’altra piccola leggenda, di trasformarsi in debutto insieme sulle ...
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MOMIGLIANO, Franco
Fabio Lavista
– Nacque a Torino il 15 nov. 1916, di famiglia ebraica, da Adolfo, avvocato, vicino al movimento socialista, e da Bianca Treves, insegnante elementare.
Dopo aver conseguito [...] ’Italia settentrionale, aggregandosi alla banda azionista della Val Pellice. Trasferito in seguito a Milano, venne preso prigioniero dai nazisti, cui riuscì a sfuggire grazie a un audace piano organizzato da V. Foa.
Nell’ambito del direttivo torinese ...
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PISANO, Giorgio
Giuseppe Parlato
PISANÒ, Giorgio. – Nacque a Ferrara il 30 gennaio 1924, da Luigi e da Iolanda Cristiani. Primogenito dei cinque figli di un funzionario di prefettura di origine pugliese, [...] ), due dei tanti campi nei quali furono internati decine di migliaia di fascisti, prigionieri di guerra italiani, militari nazisti, uomini e donne sospettati di collaborazionismo, durante l’avanzata degli Alleati e dopo il 25 aprile 1945.
Terminata ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] . Bracher, dopo aver pubblicato negli anni Sessanta pionieristici studi sulla fine della Repubblica di Weimar e sulla presa del potere nazista, apriva il suo libro dal titolo Zeit der Ideologien - sorta di bilancio e di sintesi teorica del suo lavoro ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Elio MIGLIORINI
Massimo BRUZIO
Angelo TAMBORRA
Tibor NACY
Ordinamento politico (XXXIV, p. 683). - Gli avvenimenti che precedettero la seconda Guerra mondiale e le prime fasi [...] tutte le direzioni: verso la Cecoslovacchia come verso la Romania e, in misura minore, verso la Iugoslavia. Sulla scia dei successi nazisti e nell'ambito del "nuovo ordine" voluto da Hitler nell'Europa. centrale, l'Ungheria fra l'ultimo anno di pace ...
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PICASSO, Pablo Ruiz (XXVII, p. 148)
Corrado MALTESE
Liquidando l'"epoca antica" verso il 1923, P. si libera definitivamente anche delle schematizzazioni geometriche del cubismo "analitico" e "sintetico" [...] de Franco; ecc.); del 1937 sono i numerosi lavori preparatorî e il famoso quadro di Guernica (la cittadella bombardata dai nazisti durante la guerra spagnola), anch'esso in bianco e nero benché dipinto a olio. Tale quadro, per quanto atrocemente ...
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Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] Todesfuge", vibrante eppure trasfigurata rievocazione - in un arditissimo stile "fugato" - della tragedia degli Ebrei nei campi di sterminio nazisti.
Bibl.: H. E. Holthusen, Fünf junge Lyriker, in Ja und Nein. Neue kritische Versuche, Monaco 1954, pp ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematica negli Stati Uniti
Joseph W. Dauben
La matematica negli Stati Uniti
La matematica all'inizio del secolo
All'inizio del XX sec. [...] In parte grazie ai loro sforzi molti fra gli studiosi esuli trovarono la loro strada verso l'America.
Non appena i nazisti cominciarono a espellere gli ebrei dalle loro posizioni nelle università e nel governo, Veblen decise che era tempo di agire e ...
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Pittore (Hannover 1887 - Ambleside 1948). Studiò all'accademia di Dresda (1909-14) e, dopo una fase espressionista e cubista, nel 1918 creò le sue prime opere astratte. Per la sua personalità sconcertante [...] per stabilirsi in Norvegia, dove a Lyvaker iniziò un secondo Merzbau, anche questo distrutto. Nel 1940, invasa la Norvegia dai nazisti, S. si rifugiò in Inghilterra e fino al 1945 rimase internato in un campo di prigionia. Dopo il 1945 si stabilì ...
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La Repubblica Cecoslovacca si estendeva nel 1938 su un territorio di 140.493 kmq. e contava una popolazione di 14.730.000 ab. Tra le minoranze non slave le più notevoli erano rappresentate dai Tedeschi [...] e Karel Vokač, il romanziere Karel Polaček, il critico B. Václavek, ecc.) pagarono con la morte la loro avversione ai nazisti. Vi fu una poesia della resistenza: Halas e J. Hora collaborarono al periodico illegale In lotta; una raccolta di liriche ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.