Arata, Ubaldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Ovada (Alessandria) il 23 marzo 1895 e morto a Roma il 7 dicembre 1947. Professionista di talento, A. operò nel periodo che va dagli anni [...] e rimase inattivo fino al 1945, quando ‒ insieme agli altri operatori rimasti a Roma ‒ girò le immagini della fuga dei nazisti e dell'arrivo delle truppe americane; poco dopo venne coinvolto da Rosselli-ni nel progetto di Roma città aperta. Nello ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] soprattutto tra gli emigrati negli Stati Uniti.
Durante la Seconda guerra mondiale la cinematografia polacca fu distrutta dai nazisti, ma alcuni operatori e registi riuscirono a lavorare in clandestinità, per divenire quadri attivi nel dopoguerra: la ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] l'emigrazione in terra di Palestina, specie dalla Germania nazista. Molte di queste erano produzioni straniere di ebrei Seconda guerra mondiale, il genocidio perpetrato dai nazisti rappresentò uno dei temi centrali della cinematografia israeliana ...
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Stevens, George
Anton Giulio Mancino
Regista, direttore della fotografia, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Oakland (California) il 18 dicembre 1904 e morto a Lancaster [...] 1946 al 1948. Arruolatosi, S. non soltanto seguì l'avanzata alleata dallo sbarco in Normandia alla caduta definitiva della Germania nazista, ma prestò servizio dal marzo al maggio del 1945 nel Signal Corps con il grado di tenente colonnello, girando ...
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Karlovy Vary, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Giunto nel 2002 alla sua trentasettesima edizione, il Mezinárodní Filmový Festival Karlovy Vary (Festival internazionale del cinema di Karlovy [...] riconoscimento, Ostatni etap (L'ultima tappa) realizzato dalla polacca Wanda Jakubowska e incentrato sul genocidio perpetrato dai nazisti e sul trattamento delle donne nei campi di concentramento. Negli anni Cinquanta un merito del Festival fu quello ...
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Delvaux, André
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico belga, nato a Heverlee (Lovanio) il 21 marzo 1926 e morto a Valenza (Spagna) il 4 ottobre 2002. È stato uno dei protagonisti della rinascita [...] ) Bouts. Del 1979 è Een vrouw tussen hond en wolf (Donna tra cane e lupo): nel Belgio degli anni Quaranta invaso dai nazisti, una donna si dibatte tra un marito collaborazionista, che non ama, e un partigiano, che ama, ma che diventerà dopo la guerra ...
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Grecia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Simbolicamente, il primo secolo del cinema greco si è aperto e si è chiuso nel segno dei fratelli Maniaki: To vlemma tu Odyssea (1995; Lo sguardo di Ulisse) di [...] . Il cinema contribuiva così a far riemergere una cultura fino ad allora soffocata.Scoppiata la Seconda guerra mondiale, nel 1941 i nazisti invasero la G. e nel 1942 la Resistenza iniziò a organizzarsi in tutto il Paese. I documentari dell'ELAS, l ...
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Cinémathèque française
Donatello Fumarola
Archivio di film, fondato a Parigi nel 1936 da Henri Langlois (1914-1977) e Georges Franju, grazie al sostegno finanziario di Paul-Auguste Harlé, allora direttore [...] durante il periodo dell'occupazione erano state nascoste le copie dei film allo scopo di sottrarle ai saccheggi dei nazisti. Il 9 febbraio 1968 il consiglio di amministrazione, ritenendo che l'entità dei finanziamenti dello Stato rendesse necessario ...
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Le corbeau
Leopoldo Santovincenzo
(Francia 1943, Il corvo, bianco e nero, 93m); regia: Henri-Georges Clouzot; produzione: René Montis, Raoul Ploquin per Continental; soggetto: Louis Chavance; sceneggiatura: [...] e nelle ambiguità del collaborazionismo (Le corbeau fu prodotto dalla Continental, casa cinematografica francese controllata dagli occupanti nazisti), il regista non cede alla tentazione propagandistica di celebrare a tutti i costi le virtù dei ...
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Jules et Jim
Flavio Santi
(Francia 1961, 1962, Jules e Jim, bianco e nero, 110m); regia: François Truffaut; produzione: Marcel Bebert per Les Films du Carrosse/SEDIF; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] tematica, ma anche sottilmente allusiva: le immagini della Tour Eiffel rinviano a Les 400 coups, quelle dei roghi nazisti anticipano Fahrenheit 451 (1966), mentre le scene delle trincee della Grande Guerra ritorneranno in La chambre vert (La ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.