Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] economico. Nel fascismo italiano questo statalismo fu teorizzato (e anche praticato in quanto legislatore del fascismo) da A così diversamente connotate, si contrappongono posizioni di neo-istituzionalismo che propugnano un ritorno alla centralità del ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] inverosimile, solo la megalomania imperiale del fascismo, grazie soprattutto alla circostanza che non e il primo libro dei preludi aiutano a individuare un certo orientamento neo-classicista, la via di Ravel, di rigorosa restaurazione e che ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] Trattato di sociologia del lavoro, 2 voll., Milano 1963).
Gallino, L., Neo-industria e lavoro allo stato fluido, in Impresa e lavoro in trasformazione ( legge Rocco e nel 1927 il Gran Consiglio del Fascismo approvò la Carta del lavoro, che esprimeva i ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] di Gramsci appaiono fortemente influenzate dai temi del neo-hegelismo italiano e, in particolare, dalla filosofia serie di eventi brutali. L'avvento del nazismo in Germania, del fascismo in Italia e dello stalinismo in Unione Sovietica, segna, per un ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] manda in città e gli compra un piccolo impiego". Inurbato, il neo-borghese si disamora ai problemi produttivi della terra, ma non ai connessioni fra quella 'debolezza' e il sorgere del fascismo (v. Togliatti, 1945). A differenza di quella tedesca ...
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Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] delle repubbliche democratico-liberali che dovevano difendersi dal fascismo e dal nazismo. Durante gli anni venti-trenta di questa ideologia. Un articolo di P. Goodman, l'autore neo-anarchico di Growing up absurd, dichiarava: ‟Oggigiorno negli Stati ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] proprio il funzionamento dell'artificioso impianto corporativo perfezionato dal fascismo con la legge del 5 febbraio 1934, n 131 (tr. it.: Ancora il secolo del corporativismo?, in La società neo-corporativa, a cura di M. Maraffi, Bologna 1981, pp. 45- ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] loro di 'tagliare' i tempi (non a caso il fascismo, in cerca di popolarità, fece sospendere alla FIAT l'odiato per l'Occidente industrializzato si profila un futuro post- o neo-industriale.Si accorcia la permanenza media in azienda, e diventa raro ...
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Corporativismo/Corporatismo
Philippe C. Schmitter
Introduzione
Il corporativismo, sia come prassi politica sia come concetto teorico, ha conosciuto alterne fortune: da una parte è stato presentato come [...] ed è stata sempre controversa. Dopo il crollo del fascismo in Italia, del nazionalsocialismo in Germania e di vari 85-131 (tr. it.: Ancora il secolo del corporativismo?, in La società neo-corporativa, a cura di M. Maraffi, Bologna 1981, pp. 45-85).
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neolingua
(neo-lingua), s. f. Linguaggio connotato da elementi di novità. ◆ Il primo deve essere stato il massmediologo Aldo Grasso. Quando dirigeva la radio assegnò la hit parade a Piero Chiambretti, che si inventava ogni settimana una classifica...
neofascismo
s. m. [comp. di neo- e fascismo]. – Nel linguaggio politico e giornalistico, ogni attività intesa alla ricostituzione in Italia del Partito fascista, e più genericam. il complesso delle manifestazioni ideologiche o pratiche dei...