Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] fino al 17° sec., al di là di decimazioni anche rilevanti (guerra gotica nel 6° sec., pestilenze nel 14° e nel 17° sec.); nel corso Rex di Pordenone di G. Valle chiudono in chiave neo-razionalista il panorama architettonico degli anni 1950. Fra i ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] , che si affermerà nel decennio successivo. Tra i primi poeti neo-romantici si ricordano F.H. van Beek, J. Hamelink e la fine del 13° sec. e l’inizio del 14°, il gotico ebbe una particolare impronta nel Brabante (cattedrale di s’Hertogenbosch) e ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] , senza elitarismi. Sorse così un nuovo ‘modernismo’ neo-radicale intorno alla rivista Vindrosen («La rosa dei venti dopo le distruzioni della Riforma. In scultura, ispirati al gotico francese sono i crocifissi di legno di Skaane, dello Schleswig ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] fu il lunghissimo assedio di Pavia, l’antica capitale del regno gotico, che si arrese dopo tre anni. L’assassinio di Alboino (certo papato, il cui prestigio nei confronti di un popolo di neo-convertiti era immenso. La Chiesa romana, con Gregorio II, ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] al secondo dopoguerra − il formalismo del New Criticism, il neo-aristotelismo della scuola di Chicago, la critica mitica di N di Poe. La struttura del racconto investigativo e l'atmosfera del gotico sono fuse nella New York trilogy (1985-86; trad. it ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] , attenta sia alla civiltà ungherese precristiana che al gotico locale, ma non dimentica degli insegnamenti della scuola di Budapest), che spetta la formulazione complessiva del teorema neo organico.
Dotato di una notevole immaginazione, anche se ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] sacro. Etimologicamente, difatti, l'antico nordico gjald, il gotico gild, l'antico tedesco gelt, l'antico sassone geld, -131 (tr. it.: Ancora il secolo del corporativismo?, in La società neo-corporativa, a cura di M. Maraffi, Bologna 1981, pp. 45-85 ...
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neogotico
neogòtico agg. e s. m. [comp. di neo- e gotico] (pl. m. -ci). – Denominazione della corrente artistica che, dal 1730-40 e soprattutto durante il sec. 19°, intese rinnovare le forme dell’architettura gotica, attraverso opere notevoli...