Dalla bambola giocattolo bisogna distinguere - per quanto la distinzione non sia sempre e dappertutto facile a farsi - la bambola manichino e la bambola feticcio o figura magica che troviamo presso molti [...] di bambole.
Le bambole rifletterono man mano la pomposità del Seicento, la grazia leziosa del Settecento, il neo-classicismo del primo Ottocento. Ebbero delle casette che furono miracoli di finezza e di pazienza, soprattutto nei paesi nordici ...
Leggi Tutto
Architetto, decoratore d'interni, ornatista. Nacque a Soignies il 23 ottobre 1695, morì a Monaco il 14 aprile 1768. Dall'elettore Massimiliano Emanuele di Baviera fu preso da ragazzo (circa 1706) come [...] Joseph Effner, del quale subì profondamente l'influenza. Nel 1745 andò una seconda volta a Parigi e vi conobbe il neo-classicismo. Nel 1763 gli fu commessa la direzione dell'ufficio d'architettura nella corte di Monaco. Lavorò principalmente per l ...
Leggi Tutto
Scrittore venezuelano, nato a Maracaibo il 3 luglio 1810, morto il 2 gennaio 1860. La rivoluzione del 1830 l'obbligò a interrompere la carriera scientifica e a consacrarsi momentaneamente a quella delle [...] secondo l'espressione di Menéndes y Pelayo, "un grammatico che si esercita nella tecnica retorica". Il suo neo-classicismo servì soprattutto a conservare certe tradizioni metriche d'origine castigliana. Accanto alla declamatoria sua poesia su motivi ...
Leggi Tutto
MANDEL′ŠTAM, Osip Emil′evič
Anjuta MAVER
Poeta russo, nato a Varsavia il 3 gennaio 1881 e morto a Vladivostok (pare in campo di concentramento) il 27 dicembre 1936, dopo che per alcuni anni non si era [...] nei versi da lui solo sporadicamente pubblicati nelle riviste Novyj mir e Zvezda.
Giunto, attraverso la scuola simbolista, al neoclassicismo del gruppo "Acmeista", M. è un poeta dalla forma nitida, incisiva e originale, ma spesso tanto difficile da ...
Leggi Tutto
GENOVESE, Gaetano
Alfonso De Romanis
Architetto, nato a Eboli (Salerno) nel 1795, morto a Napoli nel 1860 o poco dopo. Studiò a Napoli e a Roma con P. Santacroce e con l'architetto Antonio Niccolini, [...] la corte borbonica. Dal 1825 in poi fu insegnante di architettura nell'Accademia napoletana. Fu il miglior rappresentante del neo-classicismo, come appare dai lavori di rimodernamento condotti nella chiesa di S. Maria di Monte Vergine (1841-43) e da ...
Leggi Tutto
Musicista (Honfleur, Normandia, 1866 - Parigi 1925). Studiò per qualche tempo al conservatorio di Parigi, proseguendo poi da autodidatta e riprendendo gli studî da adulto presso la Schola Cantorum. Per [...] si presentò tra le più originali del tempo, precorrendo volta a volta le affermazioni stilistiche dell'impressionismo debussyano, del neo-classicismo di I. Stravinskij, delle "semplificazioni" di G. Auric e F. Poulenc. Intorno a lui si formò, negli ...
Leggi Tutto
Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] attraverso ciò che di essa era approdato a Roma, che si formularono, nella cultura moderna, al tempo del suo neo-classicismo, i concetti interpretativi dell'arte g.; i quali, manifestamente, non possono più restar validi dinanzi ad uno storicistico e ...
Leggi Tutto
BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] , pal. Chigi-Odescalchi) agirono sugli architetti del XVIII sec. di Francia, Austria e Italia, in via di evoluzione verso il neo-classicismo.
Tra i figli del B. si ricorda, oltre al più noto Domenico Stefano, Paolo Valentino, il quale, nato a Roma ...
Leggi Tutto
MEUCCI, Vincenzo
Laura Mocci
– Figlio di Lorenzo di Gerolamo e di Lisabetta di Paolo Calonj, il M. venne battezzato a Firenze il 6 apr. 1694. I genitori, vista la naturale inclinazione del giovane, [...] gusto rococò «viene alleggerito fino a dissolversi in pura animazione» in cui si avverte, nell’«effetto finale […] un’impressione di neo-classicismo ante litteram» (ibid., p. 89). L’arazzo, allegoria dell’aria, era, insieme con il Ratto di Proserpina ...
Leggi Tutto
Borchardt, Rudolf
W. Theodor Elwert
, Poeta tedesco (Königsberg 1877 - Trins, presso Innsbruck, 1945), studiò germanistica con K. Burdach e W. Dilthey; visse lunghi anni in Italia dedicandosi alla poesia. [...] accanito di problemi e forme della civiltà moderna che per lui non era che decadenza, ispirandosi a un neo-classicismo di stampo parnassiano ed esoterico. Il B. concepì anche l'opera dantesca come un antidoto contro le presunte degenerazioni ...
Leggi Tutto
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....