Scultore (Polignano a Mare, Bari, 1935 - Roma 1968). Studiò all'accademia di belle arti di Roma con T. Scialoja, interessandosi anche di scenografia. Distanziandosi dai modi neo-dada e pop, P. ha svolto [...] le sue esperienze in un rapporto particolare con l'oggetto inventato, alterato, ironicamente artefatto: serie di armi (Cannone Bella ciao, Missile Colomba della pace, ecc., 1965), di finte sculture (Decapitazione ...
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Pignotti, Lamberto. – Poeta e artista italiano (n. Firenze 1926). Professore all’università di Firenze e poi dal 1971 al DAMS dell’Università di Bologna, fu tra i fondatori del Gruppo 70 e, poco dopo, [...] del Gruppo 63. È tra gli ideatori e teorici della cosiddetta poesia visiva che partendo dalla base surrealista, neoDada e Pop, si avvale dei diversi codici linguistici e percettivi. Sono nati così i collages composti da ritagli di scrittura e di ...
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Scultore e pittore italiano (Napoli 1918 - ivi 2011). Dopo gli studi a Napoli e a Monza, dal 1947 al 1950 ha aderito al "Gruppo Sud", rinunciando ai suoi esordî figurativi e presentando sculture metalliche [...] moderni. Dopo un orientamento verso le esperienze materiche dell'informale, si è rivolto (1958-66) verso una raffinata composizione di materiali locali (lapilli, sabbie) con frammenti meccanici, con accenni di raffigurazione in senso neo-dada. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “arte povera” viene coniato da Germano Celant per definire il lavoro [...] si pone come anello di congiunzione tra le esperienze informali e materiche di Alberto Burri e quelle vicine alla poetica neodada di Piero Manzoni degli anni Cinquanta e la ricerca artistica operata successivamente al 1968.
Il clima intellettuale in ...
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POP ART
Laura Malvano
. Il termine, abbreviazione di popular art, designa il movimento artistico che ebbe come centri principali l'Inghilterra e gli Stati Uniti, e che raggiunse la sua massima diffusione [...] legano strettamente, e in parte si confondono, col movimento del NeoDada, in particolare attraverso artisti quali R. Rauschenberg e J. della Galleria d'Arte Moderna di Torino del 1969 (New Dada e Pop Art) e, nel 1974, la grande retrospettiva al ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] più tipiche manifestazioni Fluxus furono i festival, i concerti, happenings in cui erano mescolati tutti i generi artistici, come NeoDada in der Musik (1962) e Festum Fluxorum Fluxus (1963), entrambi svoltisi a Düsseldorf con la partecipazione di un ...
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PANZA di Biumo, Giuseppe
Roberta Serpolli
PANZA di Biumo, Giuseppe. – Nacque il 23 marzo del 1923 a Milano da Ernesto – nominato conte di Biumo dal re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1940 – e da [...] poetiche: l’Informale europeo di Antoni Tàpies e Jean Fautrier, l’espressionismo astratto di Franz Kline e Mark Rothko, il neodada di Robert Rauschenberg e la pop art di Claes Oldenburg, James Rosenquist, Roy Lichtenstein e George Segal.
La ricerca ...
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Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), [...] Massei, G.M. Venturi e L. Soprani dall’eleganza discreta, un F. Moschino ‘dada’ e le lolite di Blumarine, e a seguire negli anni, le rêverie di R nuovo glamour nel modern-sexy di T. Ford, mentre il neo-1970 di R. Cavalli piace quanto la modernità di A ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] grande impeto; mentre Baj, più vicino di umori al Dada, di cui utilizza con disinvoltura gl'impulsi e le trovate assoluta di materia, di spazio e di luce. Le stesse ricerche neo-gestaltiche e quelle visivo-cinetiche (opart) condotte da gruppi (T e ...
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FRANCIA
Lucio GAMBI
Florio GRADI
Enrico SERRA
Vittorio STELLA
Lionello VENTURI
(XV, p. 876; App. I, p. 620; II, 1, p. 969). -
Popolazione. - In base al censimento del 10 maggio 1954 la popolazione [...] quella di Jean Arp (n. 1887), uno dei fondatori di Dada (1916), che poi partecipò ai gruppi del surrealismo e dell' ha una grazia che ha affascinato il mondo. La tradizione neo-plastica alla Mondrian ha trovato sviluppi in Auguste Herbin (1882 ...
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neopauperismo
(neo-pauperismo), s. m. Tendenza a privarsi del superfluo, a ostentare un tenore di vita sobrio; riproposizione di una situazione diffusa di disagio economico. ◆ Si calcola che fra carrambe, superenalotti e totocalci vari, un...
neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati Uniti e in Europa intorno alla fine degli...