REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] "crudeltà" del corpo, dell'icona, dei nuovi spazi, della neo-avanguardia, neo-espressionistico, neo-barocco, strutturalistico, di piazza e della festa, neo-meridionale; neo-dada, ecc. Intanto un allargamento e una diffusione anche della problematica ...
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NESPOLO, Ugo
Alexandra Andresen
Pittore, nato a Mosso S. Maria (Vercelli) il 29 agosto 1941. Compiuti gli studi artistici presso l'Accademia Albertina a Torino, entra in contatto con L. Fontana, M. [...] N. è caratterizzata da un'intensa e coerente ricerca sperimentale che, muovendosi nell'ambito della Pop art e delle soluzioni neo-dada, s'incentra sul rapporto ludico tra arte e immagine (Harlequin, 1961). I soggetti di N., derivati dai miti e dagli ...
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Artista, nato a Livorno il 29 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Nel 1962 è invitato alle manifestazioni Collage et Object alla Galerie [...] degli anni Sessanta, dopo una sorta di raggelato espressionismo astratto nell'esperienza informale e una rivisitazione neo-dada nell'assemblaggio di oggetti trovati, perviene, con ascendenza duchampiana, a una sua originale figurazione. Minuscoli ...
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POP ART
Laura Malvano
. Il termine, abbreviazione di popular art, designa il movimento artistico che ebbe come centri principali l'Inghilterra e gli Stati Uniti, e che raggiunse la sua massima diffusione [...] legano strettamente, e in parte si confondono, col movimento del NeoDada, in particolare attraverso artisti quali R. Rauschenberg e J. della Galleria d'Arte Moderna di Torino del 1969 (New Dada e Pop Art) e, nel 1974, la grande retrospettiva al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “arte povera” viene coniato da Germano Celant per definire il lavoro [...] si pone come anello di congiunzione tra le esperienze informali e materiche di Alberto Burri e quelle vicine alla poetica neodada di Piero Manzoni degli anni Cinquanta e la ricerca artistica operata successivamente al 1968.
Il clima intellettuale in ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] più tipiche manifestazioni Fluxus furono i festival, i concerti, happenings in cui erano mescolati tutti i generi artistici, come NeoDada in der Musik (1962) e Festum Fluxorum Fluxus (1963), entrambi svoltisi a Düsseldorf con la partecipazione di un ...
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PANZA di Biumo, Giuseppe
Roberta Serpolli
PANZA di Biumo, Giuseppe. – Nacque il 23 marzo del 1923 a Milano da Ernesto – nominato conte di Biumo dal re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1940 – e da [...] poetiche: l’Informale europeo di Antoni Tàpies e Jean Fautrier, l’espressionismo astratto di Franz Kline e Mark Rothko, il neodada di Robert Rauschenberg e la pop art di Claes Oldenburg, James Rosenquist, Roy Lichtenstein e George Segal.
La ricerca ...
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Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), [...] Massei, G.M. Venturi e L. Soprani dall’eleganza discreta, un F. Moschino ‘dada’ e le lolite di Blumarine, e a seguire negli anni, le rêverie di R nuovo glamour nel modern-sexy di T. Ford, mentre il neo-1970 di R. Cavalli piace quanto la modernità di A ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] grande impeto; mentre Baj, più vicino di umori al Dada, di cui utilizza con disinvoltura gl'impulsi e le trovate assoluta di materia, di spazio e di luce. Le stesse ricerche neo-gestaltiche e quelle visivo-cinetiche (opart) condotte da gruppi (T e ...
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FRANCIA
Lucio GAMBI
Florio GRADI
Enrico SERRA
Vittorio STELLA
Lionello VENTURI
(XV, p. 876; App. I, p. 620; II, 1, p. 969). -
Popolazione. - In base al censimento del 10 maggio 1954 la popolazione [...] quella di Jean Arp (n. 1887), uno dei fondatori di Dada (1916), che poi partecipò ai gruppi del surrealismo e dell' ha una grazia che ha affascinato il mondo. La tradizione neo-plastica alla Mondrian ha trovato sviluppi in Auguste Herbin (1882 ...
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neopauperismo
(neo-pauperismo), s. m. Tendenza a privarsi del superfluo, a ostentare un tenore di vita sobrio; riproposizione di una situazione diffusa di disagio economico. ◆ Si calcola che fra carrambe, superenalotti e totocalci vari, un...
neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati Uniti e in Europa intorno alla fine degli...