Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] e Thorwaldsen, Camuccini e Landi, continuando a dipingere quadri di maniera rigidamente neoclassica; finché nel 1821 Carlo Felice lo chiamò a Torino, per dirigere l'Accademia di belle arti. E in questo ufficio dimostrò ottime qualità direttive, pur ...
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postkeynesiana, teoria
Domenico Delli Gatti
Indirizzo teorico in ambito macroeconomico della scuola di pensiero che si ispira a J.M. Keynes (➔), in particolare al Keynes della The general theory of [...] e 1970 grazie agli studi dei principali esponenti J. Robinson, N. Kaldor e L. Pasinetti. Secondo Robinson, la sintesi neoclassica, i cui maggiori rappresentanti P. Samuelson, R. Solow e F. Modigliani (➔) insegnavano presso il MIT di Cambridge (USA ...
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Piacenza, Giuseppe Battista. – Architetto italiano (Torino 1735 - Pollone 1818). Formatosi alla scuola di B. Alfieri, soprastante dei Palazzi Reali di Torino dal 1757, tra i suoi primi incarichi a committenza [...] di spicco dell'architettura barocca piemontese, nel 1788-89 si occupò con C. Randoni del riallestimento, di chiara impronta neoclassica, di tre appartamenti nelle residenze del Palazzo Reale di Torino e nei castelli di Moncalieri e di Venaria Reale ...
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MENGS, Anton Raphael
Vincenzo Golzio
Pittore, nato il 22 marzo 1728 ad Aussig (Ustí nad Labem, Boemia), morto a Roma il 29 giugno 1779. Nel 1741 venne in Roma, dove si fermò sino al 1744, e in questo [...] tempo fu allievo di M. Benefial, il quale si può ben considerare come uno dei precursori di quella reazione neoclassica nella pittura, che poi il M. doveva impersonare. Nel 1744 tornò a Dresda; nel 1746 era di nuovo a Roma, dove si convertì alla ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] preferenze o, più in generale, tutto quanto ha a che fare con la sfera decisionale del soggetto). Obiettivo centrale della teoria neoclassica è stabilire un collegamento, una sorta di relazione causale, tra i due ordini di variabili.
L'idea di base è ...
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DI BARTOLO, Francesco
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 17 genn. 1826 da Antonino, avvocato, e da Giuseppina Consoli. Compiuti i primi studi, mostrò precocemente uno spiccato interesse per il disegno [...] , infatti, con il consenso del padre, fu ammesso alla bottega di G. Gandolfo, pittore catanese di impronta neoclassica e apprezzato ritrattista, dove svolse un lungo apprendistato sia attraverso la sperimentazione delle varie tecniche artistiche, sia ...
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CREVOLA, Giuseppe
Giovanni Rodella
Con tutta probabilità fu figlio dell'architetto e pittore decoratore Gaetano. Il C. svolse principalmente l'attività di ornatista a Mantova e nel suo territorio nell'ultimo [...] che, in quegli anni, insieme col pittore G. Bottani, fu uno dei principali artefici della svolta neoclassica nell'ambiente artistico mantovano."Giuseppe Crevola - scriveva il Pozzo dimostrando profonda stima nei confronti del decoratore - attende ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] che si definisce in funzione del salario.
Le teorie recenti. Dagli anni 1960 anche la teoria di impostazione neoclassica ha subito nuovi sviluppi per tener conto di alcuni elementi prima trascurati (disoccupazione involontaria, non flessibilità dei s ...
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Architetto tedesco (Rostock 1876 - Berlino 1950). Membro del Deutscher Werkbund dal 1910, T. occupa un posto particolare nel dibattito architettonico tedesco moderno, per la sua ricerca volta alla semplificazione, [...] di una primitiva essenzialità proposta a fondamento di un nuovo ordine delle forme, alieno da qualsiasi retorica neoclassica. A Dresda (1910-13) collaborò alla realizzazione della prima città-giardino tedesca (Hellerau: case a schiera; Istituto ...
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Randoni, Carlo. – Architetto italiano (Torino 1755 – ivi 1831). Nominato architetto civile di Sua Maestà presso la Regia Università di Torino nel 1785, due anni dopo divenne assistente dell'architetto [...] su committenza dei Savoia e dei duchi d’Aosta, culminati nel 1788-89 con il riallestimento, di chiara impronta neoclassica, di tre appartamenti nelle residenze del Palazzo Reale di Torino e nei castelli di Moncalieri e di Venaria Reale. Nominato ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...