Economia internazionale
Enzo R. Grilli
Sommario: 1. Premessa. 2. Sviluppi istituzionali. 3. Cambiamenti strutturali. 4. Risultati e tendenze. 5. Eventi economici di maggiore importanza. 6. Il clima [...] v., 1982), non a caso, ha caratterizzato questa inversione di tendenza come una vera e propria ‟rinascita dell'economia neoclassica" dello sviluppo.
I punti di svolta nel clima intellettuale sono spesso causati, o almeno influenzati, dalle condizioni ...
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Economista ungherese (Budapest 1910 - Stanford, California, 2002), naturalizzato statunitense nel 1944 e prof. presso prestigiose università statunitensi (Stanford, Berkeley, Yale, Harvard) e la London [...] la microeconomia. Tema unificante dei suoi brillanti contributi fu la ricerca dei punti di debolezza dell'analisi neoclassica dell'equilibrio nei confronti della realtà economica e delle implicazioni politiche dell'efficienza, della stabilità e della ...
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Occupazione e disoccupazione
Paolo Piacentini
Nino Galloni
Magda Franca Rabaglietti
(App. V, iii, p. 722; v. occupazione, XXV, p. 138; occupazione piena, App. II, ii, p. 433; disoccupazione, XIII, [...] di precedenti cicli di innovazioni altrettanto 'pervasive' (per es. trazione meccanica, elettricità). Per gli economisti di scuola neoclassica, il fatto che non si sia registrata, nel tempo storico, una tendenza sistematica a un'associazione negativa ...
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Forma o situazione di mercato caratterizzata, di fronte alla concorrenza perfetta tra compratori, dalla presenza di un numero limitato di venditori di grosse dimensioni, generalmente in competizione tra [...] imperfetto
L’analisi teorica dell’o., pur traendo origine da quella del duopolio, già considerato dall’economia classica e neoclassica, si è sviluppata sotto lo stimolo di una realtà sempre più dominata dalla concentrazione industriale e sempre meno ...
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Economista statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1920 - Contea di Benzie, Michigan, 2015). Prof. nelle università di Washington (1950-66 e 1967-69), Houston (1979), Cambridge (1981-82); direttore (1967-87) [...] di cambiamento istituzionale con applicazioni alla storia economica occidentale; approfondimenti sull'applicabilità della teoria neoclassica alla storia economica americana; ricerche sull'evoluzione della bilancia dei pagamenti statunitense. Sue ...
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NORTH, Douglass Cecil
Claudio Sardoni
Storico economico statunitense, nato a Cambridge (Massachusetts) il 5 novembre 1920. Ha studiato a Berkeley; dal 1983 è professore della Washington University di [...] new economic history, che si caratterizza per il tentativo di applicare i principi e la metodologia dell'economia neoclassica alla storia economica. Si è interessato in particolare alla storia delle istituzioni statunitensi.
Tra le sue opere si ...
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Costi
Giovanni Zanetti
Definizioni
Il termine 'costi' evoca un senso di sacrificio; indica un onere che è necessario sopportare per conseguire un risultato desiderato. Implicito, nel significato della [...] produttività costante il costo marginale è costante e coincide con il costo variabile medio. Se, come ipotizza la teoria neoclassica tradizionale, la produttività è in un primo tratto crescente e in un secondo tratto decrescente, allora i due costi ...
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Economista statunitense, nato a Pottsville (Pennsylvania) il 2 dicembre 1930; dal 1970 è professore di Economia e di Sociologia nell'università di Chicago. Fa parte del gruppo di ricercatori del National [...]
Nella sua tesi di dottorato (Discrimination in the market place, 1935) B. ha effettuato per primo un'analisi neoclassica della discriminazione (razziale e sessuale) nel mercato del lavoro. Questa tema è ulteriormente approfondito in The economics of ...
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Economista (Nowy Sącz, Galizia, 1840 - Vienna 1921), professore all'univ. di Vienna dal 1873 al 1903; socio straniero dei Lincei (1899). Il suo nome è soprattutto legato a un contributo di tipo analitico, [...] indipendenti, di W. St. Jevons e di L. Walras, devono infatti considerarsi elemento costitutivo essenziale della scienza economica neoclassica. M. vi espose la sua teoria del valore, del prezzo e della distribuzione che non ha precursori, tranne in ...
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Economia e politica industriale
Giovanni Zanetti
Nuovo campo di studi o evoluzione della teoria tradizionale?
A partire dai primi anni sessanta è comparso e si è gradualmente diffuso negli statuti di [...] il know-how esistenti nel sistema, non discostandosi in ciò dalla lettura che ne farebbe una modellizzazione di stampo neoclassico. A questo stadio succede tuttavia la ricerca attiva di nuove routines, in specie se non vengono raggiunti gli obiettivi ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
scultura
(ant. scoltura) s. f. [dal lat. sculptura, der. di sculptus, part. pass. di sculpĕre «scolpire»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o piuttosto di esprimere l’intuizione artistica per mezzo...