Pittore (n. Pietroburgo 1799 - m. in Italia 1852), fratello di Aleksandr. Terminati gli studî all'Accademia di Pietroburgo, soggiornò a Roma dove dipinse il grande quadro che lo rese celebre, l'Ultimo [...] giorno di Pompei (1830-33; San Pietroburgo, Museo russo), nel quale spunti neoclassici si fondono con le nuove tendenze romantiche. Notevoli, soprattutto, sono i suoi ritratti. ...
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Flaxman, John
Marta Ancona
Scultore e disegnatore inglese (York 1755-Londra 1826). Durante il suo soggiorno in Italia (1787-1794) iniziò, su commissione di Mr. Hope, i disegni per la Commedia, lavoro [...] che lo tenne occupato fino al 1797.
Agl'interessi neoclassici del F. per D. non sono estranei molti dei principali motivi ispiratori del ‛ Gothic revival '. Tali motivi, sorti dall'insofferenza degli artisti della fine del '700 per l'arte del passato ...
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Pittore (Treviri 1790 - Colonia 1866). Formatosi a Treviri fu poi (1808-12) a Parigi, allievo di J.-L. David. Dopo un viaggio attraverso la Svizzera e l'Italia si stabilì a Roma (1816-22) dove, in contatto [...] con il gruppo dei Nazareni, abbandonò gli stilemi neoclassici (Adamo ed Eva dopo la cacciata dal paradiso, 1818, Colonia, Wallraf-Richartz Museum; Rebecca alla fonte, 1819, Berlino, Nationalgalerie) per dedicarsi al paesaggio (disegni e acquerelli a ...
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GASSE, Stefano (Étienne)
Mauro Venditti
Nacque a Napoli nel 1778, in una modesta famiglia, da Étienne, di origine francese, e da Luigia Minotti, napoletana.
Con il gemello Luigi (Louis-Silvestre), che [...] il G. faceva già parte insieme con Luigi Malesci). La nomina del G. con Antonio Niccolini - il maggiore esponente del neoclassico napoletano, architetto di corte e scenografo del teatro S. Carlo - conferma, ancora una volta, il prestigio di cui il G ...
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SCHIAVONI, Natale
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Chioggia il 25 aprile 1777, morto a Venezia il 6 aprile 1858. Studiò all'Accademia di Venezia, ove fu allievo di Francesco Maggiotto. Si recò poi [...] a Trieste e dal 1808 al 1815 visse a Milano in stretta relazione con i neoclassici di quell'ambiente e specialmente con l'Appiani. Assai apprezzati furono i suoi ritratti in miniatura, che eseguì in gran numero. Chiamato da Francesco I a Vienna vi si ...
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SIGNORINI PELZET, Maddalena
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Firenze il 21 febbraio 1801 da Gaetano Signorini, beccaio, e da Porzia Piccardi.
Dodicenne entrò nella scuola di declamazione di Antonio [...] Morrocchesi, presso l’Accademia di belle arti di Firenze, e venne formata alla recitazione in linea con i criteri neoclassici di nobiltà e misura divulgati dal maestro.
All’età di quindici anni, appena terminata l’Accademia, esordì come prima attrice ...
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ANGELINI, Costanzo
Mario Pepe
Nacque a Santa Giusta (Amatrice), il 22 ott. 1760. Trasferitosi a Roma con il fratello Lorenzo per studiare lettere presso uno zio sacerdote, si dedicò invece alla pittura [...] sotto la guida di Marco Caprinozzi, scolaro di Pietro Bianchi. Si accostò ben presto ai modi neoclassici, facendosi apprezzare per i disegni a contorni netti e incisivi: gli fu affidato così l'incarico di disegnare le tavole che poi L. Volpato e R. ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Paolo SYLOS-LABINI
. Lo s. e. è variamente concepito. Per alcuni economisti esso consiste in un accrescimento del reddito nazionale, totale o per individuo. Come in biologia, è opportuno [...] era quello dello s. e dei rapporti fra s. e distribuzione del reddito fra le diverse classi sociali. Per i neoclassici, il problema centrale è quello delle forze che determinano i prezzi di equilibrio nei diversi mercati e, più in generale, l ...
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Architetto (Lunéville 1723 - Mannheim 1796). Fu tra i primi esponenti del neoclassicismo nei paesi renani, in particolare a Mannheim dove trascorse gran parte della sua vita, dopo essere stato chiamato [...] Lorena (1749). Formatosi attraverso viaggi in Italia, Inghilterra e Francia, dai primi edifici rococò si attestò poi su moduli neoclassici inglesi con dettagli alla francese (tetti, lanterne, ecc.). La villa di Benrath (iniziata nel 1755), tra le sue ...
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INVESTIMENTO
Pier Luigi Belvisi
(App. III, I, p. 889)
Per i. propriamente deve intendersi l'acquisto da parte delle imprese di beni capitali reali come impianti, macchinari e fabbricati. In tal modo [...] impiego) un atto d'i. attiva la formazione di reddito addizionale generando così il risparmio necessario a finanziarlo. Mentre per i neoclassici il risparmio e l'i. (cioè l'offerta e la domanda di capitale) trovano un equilibrio mediante il tasso d ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...