JOVELLANOS, Gaspar Melchor de
Mario CASELLA
Statista, economista, letterato spagnolo, nato a Gijón nelle Asturie il 5 febbraio 1744, mDrto a Puerto de Vega il 27 novembre 1811. Studiò leggi ad Avila [...] le forme del sapere, contemperando gli studî giuridici con i filosofici e letterarî, compose allora (1769-1772) sui modelli neoclassici francesi la tragedia in versi Pelayo, e nella commedia lagrimosa El delincuente honrado (1774) mise in rilievo le ...
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Architetto, nacque nel 1798 nel comune di Ghemme Novarese dal notaio Costanzo Antonelli e da Angiola Bozzi. La sua famiglia, originaria di Roma, si era stabilita nel comune di Maggiora (Novara) dove ebbe [...] studî del disegno nell'Accademia di Brera. Si trasferì poi a Torino per gli studî superiori (vi seguì gl'insegnamenti neoclassici del Bonsignore, l'architetto della chiesa della Gran Madre di Dio, che è una imitazione del Pantheon). Conseguito il ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea
Luigi Serra
Pittore e architetto, nato a Pesaro il 19 novembre 1710, morto ivi il 7 agosto 1801. Iniziato alla pittura in patria, fu dal 1734 al 1749 a Roma, ove studiò con [...] , un po' leziosi, tuttavia notevoli per certa larghezza decorativa e vaghezza cromatica. A Pesaro costruì nei modi neoclassici, non senza decoro, il Palazzo Olivieri, ornandone la galleria con le figurazioni della Fondazione di Pesaro, di Pesaro ...
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Architetto (Foligno 1734 - ivi 1808). Allievo a Roma di Vanvitelli e suo aiuto nella costruzione della reggia di Caserta (1765-69), lo seguì a Milano, dove il maestro gli cedette l'incarico della trasformazione [...] Monza, 1777; palazzo Belgioioso, 1777, e teatro alla Scala, 1776-78, a Milano), attenendosi strettamente agli ideali neoclassici, creò complessi monumentali di effetto nobile e grandioso; contribuì al rinnovamento urbanistico di Milano, oltre che con ...
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MARVUGLIA, Giuseppe Venanzio
Francesca Passalacqua
– Nacque a Palermo il 6 febbr. 1729, nel quartiere del Capo, dal capomastro Simone (citato in alcuni documenti anagrafici anche come Imbarbuglia, Barbuglia, [...] casina cinese per Ferdinando III, in G. Pirrone, Palermo, una capitale. Dal Settecento al liberty, Milano 1989, pp. 28-35; E. Sessa, Neoclassico e neogotico, ibid., pp. 18-21; C. Bellanca, G.V. M. a S. Martino delle Scale, in L’abbazia di S. Martino ...
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BUSATO, Giovanni
Franco Barbieri
Nacque il 3 dic. 1806 a Vicenza, nella contrada di Borgo S. Croce, da Giuseppe, falegname, e Caterina Zattara. Nel 1825 fu mandato da uno zio materno, mansionario e [...] un sussidio per perfezionarsi a Roma, dove passò nell'ottobre 1829, entrando nel vivo delle polemiche tra gli ultimi neoclassici e i primi rappresentanti delle correnti romantiche, assieme ai nazareni e ai puristi di Federico Overbeck. Subito (1830 ...
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SILVAGNI, Giovanni
Anna Lisa Genovese
– Figlio di Innocenzo e di Francesca Gueruli, romani, nacque a Roma il 1° giugno 1790, primogenito di cinque figli (Roma, Archivio del Vicariato, AVR, Parrocchia [...] ma fu assecondato nella predisposizione al disegno e seguì gli studi all’Accademia di S. Luca.
Allievo dei pittori neoclassici Gaspare Landi e Vincenzo Camuccini, scelse il genere storico, considerato il più elevato in pittura, e i successi raccolti ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] di cardiologo, pediatria, sia con lessemi dell’italiano, come in cardiostimolatore, telecomando; formano composti denominati dotti o neoclassici, che appartengono a questa o quella parte del discorso secondo che l’elemento in seconda posizione sia un ...
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Scultore (Possagno 1757 - Venezia 1822). Dal nonno, capomastro e scalpellino, imparò i primi elementi del mestiere; per interessamento del senatore Falier, che ne aveva avvertito le doti eccezionali, fu [...] Clemente XIV (1783-87) nella chiesa dei SS. Apostoli, si avvertono i primi segni dell'influenza degli ideali neoclassici sulla sua arte, più chiaramente visibili nella serie di sculture di soggetto mitologico eseguita negli ultimi anni del Settecento ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] delle finanze presso l'ateneo modenese (1892).
Nel suo primo lavoro, precoce e brillante applicazione degli assiomi neoclassici ai problemi finanziari, col significativo sottotitolo Saggio di economia pura, il C. compiva uno studio sistematico degli ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...