Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] perché i loro interessi e la loro cultura li spingono ad affrontare temi diversi da quelli tradizionalmente trattati dai neoclassici.
L’interesse di Pantaleoni per la dinamica economica, per es., e la sua classificazione dei diversi tipi di dinamica ...
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Debito pubblico
Luigi Spaventa
Introduzione
Il settore pubblico dell'economia è un aggregato complesso, la cui precisa definizione varia nelle diverse realtà istituzionali. Il conto del settore pubblico [...] a neoclassical model, in "American economic review", 1965, LV, pp. 1126-1150 (tr. it.: Il debito pubblico in un modello neoclassico di crescita, in Il debito pubblico, a cura di M. Matteuzzi e A. Simonazzi, Bologna 1988).
Dornbusch, R., The European ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] fondamentalmente opposto al socialismo è nato soprattutto dalla considerazione che con il passaggio dalla teoria classica a quella neoclassica siano state messe da parte le teorie del valore-lavoro, dando invece ampio spazio alla teoria della domanda ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] a quella amorfa e provinciale della letteratura ufficiale (I. Ždanov, A. Parščikov, A. Eremenko). Sia i metaforisti che i neoclassici paiono tuttavia soccombere davanti a una terza scuola che sottrae loro il pubblico dei lettori. Nato nel 1960 con G ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vilfredo Pareto
Corrado Malandrino
Vilfredo Pareto è probabilmente l’economista e il sociologo italiano più originale nel panorama mondiale tra fine Ottocento e inizio Novecento. Uno scienziato tanto [...] l’incontro con Pantaleoni Pareto maturò una vocazione scientifica che lo portò a diventare uno dei maggiori pensatori neoclassici della seconda generazione, in collegamento con la dottrina walrasiana dell’economia pura, grazie a opere come il Cours ...
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BORGATTA, Gino
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Nacque a Donnaz (Aosta) il 2 febbr. 1888 da Giuseppe e Camilla Cabutti. Avviatosi agli studi giuridici, si laureò nel 1910 con una tesi in economia politica presso la facoltà di giurisprudenza [...] , per il B., nella ricerca di una nozione di equilibrio più ampia di quella usata dalla scienza economica neoclassica, mettendo in luce che "nelle scienze finanziarie regna una notevole 'eterogeneità' di elementi e di metodi: problemi prettamente ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] dei ritardi temporali esistenti nel passaggio tra una occupazione e un’altra.
Il mercato del lavoro negli economisti classici e neoclassici
La scuola classica non aveva mai elaborato una vera teoria dell’o. ma, trattando del salario, era giunta alla ...
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Impresa e società
Franco Maria Amatori
Introduzione
L'impresa è un insieme di azioni svolte da diverse persone ma predeterminate da un piano e dirette e coordinate da una volontà unitaria (cfr. Sombart, [...] produttive, erano essenzialmente nelle mani dei proprietari. Questa realtà trova espressione teorica negli scritti degli economisti neoclassici, per i quali l'impresa svolge semplicemente la funzione produttiva sulla base di segnali che le provengono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] simili sono valsi certamente a tenere lontani l’attenzione e l’interesse degli economisti, sia quelli di scuola neoclassica, sia quelli di scuola keynesiana, sia infine quelli di impostazione marxista, dalla problematica della cooperazione (sia pure ...
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Reddito
Paolo Piacentini
(XXVIII, p. 969; App. IV, iii, p. 172; V, iv, p. 430)
La nozione di reddito costituisce la base del calcolo economico, e come tale entra con un ruolo principale, se non 'monocratico', [...] , solo per l'effetto dell'operare di un progresso tecnico non spiegato e assunto come parametro tecnologico esogeno.
Data una funzione neoclassica aggregata di produzione in termini intensivi, ove il prodotto pro capite (Y/L, in cui Y è il PIL e L ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...