COSTA, Cesare
Ezio Godoli
Nacque a Pievepelago (prov. di Modena) nell'agosto 1801 (il 2, secondo Vaccà, necrol., il 20, secondo Ceretti, 1901) da Giovanni e da Stuarda Ferrari. Compiuti gli studi ginnasiali [...] impegno progettuale fu il palazzo del governo, poi sede della prefettura, di Modena (1844), improntato ad un neoclassicismo eclettico, dove prevale la componente neorinascimentale. Ma fu soprattutto nel teatro Comunale di Reggio Emilia, costruito tra ...
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CIGNAROLI, Gaetano
Camillo Semenzato
Figlio di Diomiro e di Anna Maria Buttorosso, nacque a Verona il 7 dic. 1747, Ebbe come maestro lo zio Giambettino. Le prime notizie che si hanno circa la sua attività [...] siano state eseguite e manca pertanto un riferimento utile per comprendere in quale momento il C. si sia convertito al neoclassicismo. È tuttavia possibile, e non sarebbe del tutto insolito in un ambiente provinciale come quello in cui il C. agiva ...
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BARONI, Giovanni
Gino Barioli
Nacque a Rossano Veneto, da Costantino e Giulia Compostella, ed entrò a far parte del comprensorio ceramico delle Nove (1802) in un momento di particolari difficoltà, cioè [...] ancor oggi sono conservati.
Amplissima è la produzione di repertorio, avviata sempre più decisamente sulle espressioni del neoclassicismo: fìoriere, bruciaprofumi, teiere, vasi, piatti da parata e da uso per grandi servizi risentono, oltre che della ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] francese, in B. celebrato a Parma, Parma 1963, pp. 124-133; G. Modiano, Attualità di B.,ibid., p. 156; A. Novarese, Il neoclassicismo nella evoluzione del carattere, in Graphicus, XLV (1964), nn. 7-8, pp. 21-32; C. Orsenigo, B. e gli inchiostri, in B ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] ; Id., Jappelli per l'università di Padova..., in Casabella, ottobre 1977, pp. 4147; F. Haskell, L. C. e la cultura del neoclassicismo, in Venezia nell'età di Canova 1750-1830, Milano 1978, pp. 319-320; G. Romanelli, L. C. e la politica delle belle ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] in Roma egli divenne amico dei cardinali Stefano Borgia e Alessandro Albani, i massimi fautori e restauratori del neoclassicismo winckelmanniano, cui si accostò, per la sua stessa educazione "classica" e per il suo amore alla grecità, quantunque ...
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CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] furono finite nel 1826-27.
Meno originali dei propilei egizi, i quali rappresentano un valido esempio dell'indirizzo egiziano del neoclassicismo del C. e che si leggono sullo sfondo dei suoi interessi teorici formulati di lì a poco dopo, ma senz ...
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FONTANA, Pietro
Giorgio Marini
Primogenito di Giacomo, architetto, e di Elisabetta Crescini, nacque a Bassano del Grappa il 27 marzo 1762 (Bassano, Archivio di S. Maria in colle). La ricostruzione della [...] le sfumature della traduzione pittorica, lo studio del Volpato rappresentava al contempo uno degli ambienti di punta del neoclassicismo internazionale in via di affermazione, frequentato tra gli altri da G. Hamilton, Angelica Kauffmann e dal giovane ...
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FOSSATI, Gaspare
Lucia Pedrini Stanga
Nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 7 ott. 1809 da Ambrogio Marcellino e Virginia Rippa. La sua famiglia contava personalità di rilievo nel campo dell'architettura, [...] , in particolar modo case di campagna e padiglioni da giardino, l'architetto si distanziò da questo rigido neoclassicismo accademico per sperimentare nuove forme eclettiche, legate soprattutto al medievalismo di matrice anglosassone.
All'inizio del ...
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FOSCHI
Daria Borghese
Famiglia di pittori marchigiani attivi tra Roma e le Marche nel sec. XVIII.
Il più noto è Francesco, nato ad Ancona nel 1716. Stando agli studi di Bonfrancesco e di Marietta Vinci [...] sulla neve, l'effetto realistico-climatico supera quello pittoresco e sembra annunciare l'estetica oggettiva e fredda, propria del neoclassicismo. Altre Nevicate di Francesco si trovano a Darmstadt (Hofmann, 1885, p. 158, n. 635) e al Bowes Museum di ...
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neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...
neoclassicista
s. m. e f. e agg. [der. di neoclassicismo] (pl. m. -i). – Artista esponente del neoclassicismo; fautore, seguace del neoclassicismo. Come agg., appartenente o relativo al neoclassicismo: il movimento, la pittura neoclassicista.