GIAN CRISTOFORO Romano
Adolfo Venturi
Scultore, architetto, orefice e medaglista. Figlio dello scultore Isaia da Pisa, nacque nel 1470 (?), morì a Loreto nel 1512. S'incontra a Ferrara nel 1490 intento [...] , promessa sposa di Ludovico il Moro. Il busto, nel museo del Louvre, ci rivela il maestro romano, ai suoi tempi neoclassico, e studioso, nella grande scultura, di finezze proprie all'intaglio in gemme e cristalli. Seguì Beatrice d'Este a Milano nel ...
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LIPPARINI, Lodovico
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Bologna il 17 febbraio 1800, morto a Venezia il 19 marzo 1856. Studiò nell'Accademia veneziana col Matteini e nel 1827 espose con successo a Bologna. [...] Roma, a Napoli e a Parma, e si stabilì poi a Venezia ove insegnò all'Accademia. Eseguì molti quadri di storia con gusto neoclassico e accademico e alcune poco felici pale d'altare per la chiesa di S. Antonio a Trieste, per il duomo di Esztergom, ecc ...
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Nel teatro spagnolo, a partire dal 17° sec., scherzo comico o farsa (baile, jácara, mojiganga) in un atto, di spirito popolaresco e generalmente rappresentato alla fine di un dramma o di una tragedia. [...] s. sono da cercare nei pasos di Lope de Rueda e negli entremeses di M. de Cervantes e di L. Quiñones de Benavente. Avversato dai fautori dell’indirizzo neoclassico, il s. fu felicemente rinnovato nel 18° sec. da R. la Cruz, che ne scrisse più di 300. ...
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Scultore americano, nato a Leyden (Massachusetts); il 24 febbraio 1814, morto in Brooklyn il 10 luglio 1866. È la prima grande personalità di quel gruppo di scultori che mantennero carattere indigeno. [...] di ritratti, quindi si dedicò alla scultura ed eseguì numerosi busti; venuto in Italia nel 1842, vi compì opere di stile neoclassico, ma nel 1846, ritornato in America, rinunziò ai soggetti tradizionali ed eseguì il bronzo Indian and Panther. Fra i ...
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Pittore (Lione 1729 - Torino 1821). Ebbe la sua prima educazione in Francia; si perfezionò in seguito a Roma, sotto l'influenza di R. Mengs e di P. Batoni; poi fu a Parma (1765), e infine, chiamato a dirigere [...] conte de Molines a Torino, vi si stabilì, divenendo pittore di corte di Vittorio Amedeo III. Dipinse con stile neoclassico, non immemore dei modelli settecenteschi, quadri religiosi, storici, mitologici per chiese e palazzi (serie di ritratti della ...
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FRANÇAIX, Jean (René)
Leonardo Pinzauti
Compositore e pianista francese, nato a Le Mans il 23 maggio 1912. Dopo aver studiato al conservatorio di Le Mans, diretto dal padre, si perfezionò in quello parigino [...] di una precisione tipicamente francesi, si riallaccia prevalentemente alle sollecitazioni di Chabrier, di Ravel e dello Stravinskij neoclassico. Ha svolto anche intensa attività come pianista.
Tra i suoi principali lavori sono da ricordare Le diable ...
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CHERUBINI, Giovanni
Gaetano Panazza
Nacque a Gottolengo (Brescia) il 16 sett. 1805 da Giambattista e da Maria Chiodi; studiò a Brescia, discepolo apprezzato dell'architetto R. Vantini e dell'architetto [...] , poi eseguito: fu questa l'origine di contrasti fra l'antico maestro e l'allievo. Anche nel 1857 l'ortodossia neoclassica venne abbandonata per i fastigi delle finestre nel prospetto del palazzo Di Bagno con l'inserimento di elementi coloristici.
Il ...
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CARONESI, Ferdinando
Luciano Tamburini
Nato a Veddo (frazione di Maccagno Superiore in provincia di Varese) l'11 ottobre del 1794 da famiglia di muratori, probabilmente emigrò con essi in cerca di lavoro [...] 1934; E. Olivero, L'archit. in Torino durante la prima metà dell'Ottocento, Torino 1935, pp. 21 s.; Id., F.C. architetto neoclassico, in Torino, XVIII(1938), 3, pp. 10-15; P. Buscalioni, La Consolata, Torino 1938, pp. 415 ss.;L. Giampaolo, L'arch. F ...
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Musicista danese (Port Kunda 1897 - Copenaghen 1974). Studiò a Copenaghen con P. Gram e O. Malling, a Parigi con A. Roussel e P. Le Flem, a Lipsia con H. Grabner. Presidente dell'Accademia reale di musica, [...] ha diretto dal 1956 il Conservatorio reale di Copenaghen. È autore di numerose composizioni, tra cui l'opera Susanne (1950), diversi balletti, musiche di scena, lavori sinfonici e da camera di stile neoclassico. ...
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TETTOIA (fr. hangar; sp. tinglado; ted. Scahuppen; ingl. shed)
Ernesto Leschiutta
Coperture in genere, sopra vasti spazî tendenzialmente aperti, destinate a proteggere in qualche modo persone e cose. [...] tendenti ad avere elemento portante e ossatura di copertura omogenei e spesso confondentisi.
Le tettoie hanno avuto fino al Neoclassico soltanto povere e sporadiche applicazioni per lo più rurali e artigiane. Sono passate perciò con i secoli e senza ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....
petricore
s. m. Particolare sensazione olfattiva che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta. ◆ Petricore è il nome dell’odore che si sente durante e dopo la pioggia che interrompe un periodo secco. Il termine...