CALOSSO, Umberto
Giovanna Cavallari
Nacque a Belveglio d'Asti il 23 sett. 1895 da Giuseppe e da Giuseppina Damasio. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'università di Torino, ebbe, modo di conoscervi [...] . Egli fu inoltre sostenitore della gratuità e dell'obbligatorietà dell'istruzione inferiore e dello sviluppo dell'insegnamento professionale.
I neofascisti del M.S.I. disturbarono in continuazione, a Roma, la sua attività di docente. Nel 1953 il C ...
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PISENTI, Piero
Giuseppe Parlato
PISENTI, Piero. – Nacque a Perugia il 1° dicembre 1887, da Gustavo, medico e docente universitario, originario di Spilimbergo (Udine), e da Italina, figlia del filosofo [...] molti fascisti sotto processo alle corti d’assise (come Concetto Pettinato, direttore de La Stampa durante la RSI), o neofascisti accusati di vari reati, come gli imputati per il processo ai Fasci armati rivoluzionari tenutosi a Roma nel 1951 (Fausto ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] taluni in forma storica e secondo talaltri in forma rinnovata, nel senso del divieto di costituire p. politici c.d. neofascisti) o non riguardasse tutti i p. che, perseguendo la conquista integrale del potere, volessero poi porsi come p. unico ...
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DE MARSANICH, Augusto
Sandro Setta
Nacque a Roma il 13 apr. 1893 da Enrico e da Adelaide Piccinini. Seguace del sindacalismo di Filippo Corridoni, fu interventista e combattente nella prima guerra mondiale [...] era parte determinante di maggioranze di centro destra. È vero che proprio dalla DC venne la "legge Scelba" contro il neofascismo, approvata il 20 giugno 1952. Ma tale legge rimarrà inapplicata, dando l'impressione che fosse soltanto, da un lato, una ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] un'immagine di assoluto rispetto dei principî democratici. Di qui la sua decisa azione di allontanamento dal Fronte dei neofascisti e la netta riconferma della sua ispirazione liberale. Soprattutto, il G. volle presentare il suo partito come il "vero ...
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MANCINI, Giacomo
Paolo Mattera
Nacque a Cosenza il 21 apr. 1916 da Pietro e da Giuseppina De Matera. Crebbe in una famiglia socialista, dominata dalla figura del padre, deputato del Partito socialista [...] 1970 scoppiò la rivolta che, originata dalla scelta di Catanzaro come capoluogo di regione e guidata da esponenti neofascisti, aveva tra i suoi principali bersagli polemici proprio il Mancini. Intanto partiva nel settimanale Candido una denuncia ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] la fine della guerra, l’esperienza del f. di Salò fu, in larga parte, la matrice e il modello dei movimenti neofascisti ricostituiti in Italia.
Il f. in Europa
Forze politiche analoghe al f. italiano, cui spesso si ispirarono, sorsero fin dagli anni ...
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Maurizio Viroli
Patria
Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta
La rinascita del concetto di patria
di Maurizio Viroli
1° marzo
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si reca a Cefalonia per [...] unitario fra tutte le forze democratiche, PCI compreso, che si traduceva nel concetto di 'arco costituzionale' ed escludeva i neofascisti e gli estremisti di sinistra.
Quando è stata sottoposta all'attacco dell'eversione di destra e del terrorismo di ...
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GRAZIANI, Rodolfo
Angelo Del Boca
Nacque a Filettino l'11 ag. 1882 da Filippo, medico condotto, e da Adelia Clementi, figlia di un allevatore di bestiame.
Quarto di nove fratelli, il G. trascorse l'infanzia [...] .
Trascorse gli ultimi anni fra la casa di Arcinazzo e quella romana ai Parioli. Non seppe resistere agli inviti dei neofascisti a rientrare in politica e finì per accettare, nel marzo 1953, la presidenza onoraria del Movimento sociale italiano. In ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] qualsiasi prestigio politico e morale, e fu confinato fra le ideologie nostalgiche dei residui movimenti monarchici e neofascisti, mentre agli ideali nazionali furono sostituiti, in vario modo, nella coscienza e nelle aspirazioni degli Italiani, gli ...
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neofascismo
s. m. [comp. di neo- e fascismo]. – Nel linguaggio politico e giornalistico, ogni attività intesa alla ricostituzione in Italia del Partito fascista, e più genericam. il complesso delle manifestazioni ideologiche o pratiche dei...
neofascista
s. m. e f. [comp. di neo- e fascista] (pl. m. -i). – Sostenitore, seguace del neofascismo; anche come agg.: movimento n., gruppi neofascisti.