BETH SHEAN
A. Ovadiah
Importante città della Palestina situata nella valle omonima, posta tra quelle di Jezreel e del Giordano; chiamata Nysa-Scythopolis in epoca ellenistica, romana e protobizantina, [...] Gerusalemme. Da tali indagini risulta che il sito di B. fu oggetto di un'occupazione lunga e ininterrotta dal Neolitico al periodo arabo e crociato. Le fonti letterarie dell'epoca protobizantina descrivono B. come un'attiva e fiorente città cristiana ...
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(o Scio, gr. Χίος) Isola della Grecia (904 km2 con 52.150 ab. nel 2006), nelle Sporadi Meridionali (Mare Egeo), prospiciente le coste occidentali della Turchia (da cui la separa il canale di C.). Amministrativamente [...] al 1944 fu occupata da truppe italiane e tedesche.
I ritrovamenti archeologici provano l’esistenza di insediamenti fin dal Neolitico. Al periodo arcaico (7°-5° sec. a.C.) risalgono i ritrovamenti di Emporion (dove già era esistito un insediamento ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] associazione è oggetto di controversie: l'archeologo C. Renfrew (1987) ha ipotizzato che fossero stati gli stessi agricoltori neolitici a diffondere con la nuova tecnologia anche una o più lingue della famiglia indoeuropea. L'analisi di questa mappa ...
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Vedi ANATOLIA dell'anno: 1958 - 1973
ANATOLIA (᾿Ανατολία)
G. Garbini
L'A., termine moderno per indicare la parte occidentale dell'Asia Minore degli antichi (᾿Ασία ἡ ἐλάττων, Asia Minor), si presenta [...] periodo, l'esistenza di rapporti tra l'A. da un lato e il Caucaso e la regione siriana dall'altro. Per quanto concerne il Neolitico, che in A. dura tutto il V e parte del IV millennio a. C., va segnalato lo strano fenomeno della sua totale assenza ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Bretti
Claudio Sabbione
I bretti
Popolazioni italiche (gr. Βρέττιοι; lat. Bruttii) che nel IV e III sec. a.C. formarono nella Calabria settentrionale e centrale una [...] e di uso solo moderno.
Il popolamento è attestato nel territorio fin dal Paleolitico inferiore e documentato nel corso del Neolitico, dell’Eneolitico e dell’età del Bronzo. L’età del Ferro vide un notevole numero di insediamenti, generalmente in ...
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Vedi TESPIE dell'anno: 1966 - 1997
TESPIE (Θεσπιαί, Thespiae)
M. Cristofani
Antica città della Beozia, situata sulla riva sinistra del fiume Thespios (oggi Kanavari). Il suo nome viene ricollegato a [...] dal 1888 al 1891; inoltre recenti esplorazioni della Scuola Americana di Atene hanno portato alla scoperta di uno stanziamento neolitico sul greto del fiume Thespios. Gli scavi finora condotti, tuttavia, non possono confermare una continuità di vita ...
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NOCERA UMBRA (Nuceria)
U. Ciotti
È ricordata dagli Itinerarî e da Strabone tra i centri situati lungo la via Flaminia, dalla quale - proprio presso N. - si distaccava il diverticolo che portava ad Ancona, [...] ", a circa un km dalla città moderna, in direzione N-O (nella stessa zona ove sono venuti alla luce anche avanzi del Neolitico dell'Età del Ferro e di periodo romano), fu scavato nel 1897-98 un sepolcreto barbarico, datato alla fine del VI-inizio del ...
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Regione storica dell’Italia nord-orientale (dal nome latino di Cividale, Forum Iulii). Ampia circa 8000 km2, è limitata a O dal fiume Livenza e a E dal Timavo. Attualmente ricade per la massima parte nella [...] un’economia basata sulla caccia, la raccolta, l’allevamento e la coltivazione. Tra le numerose testimonianze della cultura neolitica sul Carso giuliano emergono ceramiche a impressioni e oggetti in metallo (soprattutto armi).
L’età del Bronzo (1800 ...
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(russo Azerbajdžan) Regione della Transcaucasia (192.550 km2 con 18,1 milioni di ab.), politicamente divisa tra la repubblica omonima e l’Iran, che affaccia a E sul Mar Caspio. Il paese include: a N, l’estrema [...] restituito focolari, utensili litici, reperti ossei animali e i resti di mascella di un uomo pre-neanderthaliano. Nel Neolitico la regione di Gobustan divenne uno dei centri di massima diffusione nel Caucaso dell’arte della pittura rupestre; durante ...
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Vicino Oriente antico. Ceramica e vetro
Stefania Mazzoni
Ceramica e vetro
Ceramica: evoluzione tecnica
La ceramica si afferma nelle società neolitiche mature, che elaborano, dopo un’intensa pratica [...] tecniche sofisticate, come quella a calce bianca, diffusa nel Natufiano (8000- 6500). Le prime ceramiche di un centro neolitico quale Ganj Dareh negli Zagros (7200-6900) costituiscono vasi da mensa e da conservazione di un repertorio morfologico ...
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neolitico
neolìtico agg. e s. m. [comp. di neo- e -litico1] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo n. (come s. m., il neolitico), il più recente periodo dell’età della pietra, che ebbe inizio, con notevoli diversità tra regione e regione,...
protoneolitico
protoneolìtico agg. e s. m. [comp. di proto- e neolitico] (pl. m. -ci). – In paletnologia, termine ormai in disuso indicante le culture neolitiche mediterranee caratterizzate dall’uso della ceramica impressa a crudo con motivi...