NEOPLATONISMO
Guido Calogero
. Come tutti i consimili termini, designanti da un lato un periodo storico dell'evoluzione del pensiero umano e dall'altro un atteggiamento generale che torna a manifestarsi [...] classico. Così, nella considerazione dell'Uno come prima ipostasi e sommo principio dell'universo, rivivono concezioni neopitagoriche risalenti a loro volta a Posidonio e al tardo platonismo e formalmente influenzate già dall'eleatismo zenoniano ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] -82) e nel 1921 (Penseurs de l'Islam, II, pp. 102-10), che le cifre provengano da antiche scuole neoplatoniche o neopitagoriche della Persia, donde sarebbero state trasmesse prima all'India e poi agli Arabi. G. Horn D'Arturo, Numeri arabici e simboli ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] tre volte l'anno.
La visione assai triste dell'oltretomba romano fu oltremodo abbellita quando le correnti orfiche e neopitagoriche penetrarono in Roma nell'ultimo secolo della repubblica. Un saggio mirabile se ne ha nel Somnium Scipionis, inserito ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] dei testi; l’aspirazione mistica alla philosophia perennis che culminò nel 6° sec. d.C. nei sistemi neoplatonico-neopitagorici di Sinesio, Proclo, Giamblico, Plotino. Una concezione della f. opposta e alternativa alla cultura dell’Accademia e del ...
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Pitagora (Pittagora)
Giorgio Stabile
Filosofo greco nato a Samo. Molto controverse sono le sue date di nascita e di morte, databili rispettivamente intorno al 582 e 506 a. Cristo. Un'antica tradizione [...] che dell'opposizione fondamentale dispari-limitato-bene, pari-illimitato-male, veniva dato in tarde elaborazioni neopitagoriche, sotto l'influsso di tematiche stoico-neoplatoniche e in concorrenza con analoghe dottrine gnostiche e manichee ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] all'ottica, all'astronomia e alla meccanica celeste furono avanzate tenendo conto, anche polemicamente, di prospettive neopitagoriche e neoplatoniche. La filosofia chimica non era priva di nuove pretese che apparivano piuttosto plausibili a molti ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] in cui ricorre costantemente un cerchio inscritto, è stato messo in relazione con tendenze filosofiche-religiose neopitagoriche. Inoltre, sul coperchio, in corrispondenza del volto del defunto è praticato un tassello quadrangolare chiuso con ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] De nuptiis (v. sopra) - cui si devono con ogni probabilità i primi contatti fra l'etrusca disciplina e le teorie neopitagoriche, delle quali, come delle gnostiche, troviamo accenno, insieme con le etrusche, in Luttazio Placido, scoliasta di Stazio; M ...
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Il Rinascimento. L'alchimia
Chiara Crisciani
Michela Pereira
Wolf-Dieter Müller-Jahncke
L'alchimia
L'alchimia fra Medioevo e Rinascimento
di Chiara Crisciani, Michela Pereira
Alla fine del XIV sec. [...] cattolica sia protestante. Tuttavia, furono proprio queste dottrine ‒ che si ricollegavano alle correnti neoplatoniche, cabalistiche e neopitagoriche della prima metà del XVI sec. ‒ a suscitare l'interesse delle cerchie eterodosse, che non di rado ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] in terra etrusca. Lo stesso si può dire per il successivo complesso di dottrine che va sotto il nome di 'neopitagorismo', e che sembra essere conosciuto negli ambienti più esclusivi delle aristocrazie etrusche a partire dal IV sec. (come testimonia l ...
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neopitagorico
neopitagòrico agg. e s. m. [comp. di neo- e pitagorico] (pl. m. -ci). – Relativo al neopitagorismo: scuola n., movimento n., teorie neopitagoriche. Esponente o seguace del neopitagorismo: un filosofo n., o, come sost., un n.,...
neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi...