Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, incondizionato. Si oppone quindi propriamente a «condizionato», «dipendente», ma non a «relativo», giacché esso non esclude la relazione per la quale un [...] pensa sé stesso) – mette in moto tutto il cosmo in quanto è il cosmo che si muove verso di lui. Anche nel neoplatonismo si conferma il carattere a. dell’anima, in particolare dell’anima del mondo. Infatti è una dottrina caratteristica di Plotino, per ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] porle al proprio servizio. Questa visione del cosmo e dell’uomo sta a fondamento della m. ermetica e di quella neoplatonica di Proclo e Giamblico, il quale la intese come scienza suprema, connettendola a una complessa teoria degli esseri intermediari ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] qualsiasi relazione coi demoni.,
In Grecia la credenza nei demoni passò dalla religione nella filosofia, specie nella stoica e neoplatonica, che ammisero i demoni a far parte normale dell'universo, come esseri razionali intermedî tra gli dei e gli ...
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Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dipartimento di Eure-et-Loire, con 23.630 ab. (1926). È posta sulla riva sinistra dell'Eure, all'estremità del fertile altipiano della Beauce. Le strade [...] filosofia naturale, e su Boezio, i cui scritti logici e metafisico-teologici riportavano molti concetti aristotelici e neoplatonici. Esercitarono influenza decisiva sui suoi concetti di storia naturale e di medicina le traduzioni dall'arabo fatte da ...
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POLIEDRO
Arturo Maroni
. 1. Ogni parte di spazio limitata da superficie piane (poligoni) si chiama poliedro. I poligoni che formano la superficie del poliedro ne sono le facce; i vertici e i lati di [...] da scavi praticati nell'Asia Minore e trovato casualmente da F. Lindemann, sembra far risalire la loro origine alla scuola neoplatonica fiorita in Damasco nei secoli IV e V dell'era volgare.
Poliedri simmetrici. - Un'ampia categoria di poliedri ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] una non comune conoscenza dell'astronomia, necessaria al filosofo, data l'importanza che gli astri rivestivano nella visione neoplatonica, e della matematica, anch'essa indispensabile per dominare i segreti del cosmo. Pieno di venerazione per i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alchimia, iatrochimica e arti del fuoco
Antonio Clericuzio
L’incerto statuto dell’alchimia
Con alchimia si indica un insieme di pratiche tra loro molto differenti, quali la trasmutazione dei metalli, [...] pienamente integrata nella filosofia scolastica (L’arte del Sole e della Luna, 1996). In ambienti influenzati dalla filosofia neoplatonica e dall’ermetismo si stabilì invece uno stretto legame tra alchimia e filosofia. Anche se piuttosto limitati, i ...
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Paradiso
Marcello Aurigemma
Nella letteratura protocristiana con il termine paradisus (greco παράδεισος, " giardino "), s'intese designare l'Eden o giardino delle delizie (paradisus voluptatis) in cui [...] dell'ascesa dell'anima a Dio, a cui vanno aggiunte le suggestioni platoniche presenti nella patristica, nella specifica tradizione neoplatonica (in modo particolare Plotino, Proclo e il Liber de causis) e nella sua versione arabo-latina (Avicenna e ...
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cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] diverse nature; i cieli perciò sono ‛ secondarie c. '.
Ancora il Nardi rileva che il punto di partenza di questa dottrina è neoplatonico, ricavato da Avicenna: " a stabili in quantum stabile non est nisi stabile " (D. e Pietro d'Abano, p. 44); per ...
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VARCHI, Benedetto
Annalisa Andreoni
– Nacque a Firenze nel popolo di San Pier Maggiore, quartiere di San Giovanni, il 19 marzo 1503, figlio del notaio Giovanni di Guasparri, della famiglia dei Franchi [...] tra Firenze e Fiesole e riprese a dedicarsi agli studi. Nel corso degli anni Trenta seguì le lezioni di filosofia del neoplatonico Francesco Verino il Vecchio e approfondì lo studio del greco con Piero Vettori, con cui instaurò un autentico sodalizio ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...