IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] "idealismo" greco, p. es. di Protagora e degli scettici, in un senso, e di Socrate e di Platone e dei neoplatonici, in un altro senso; e studiare come questo "idealismo" abbia contrastato, con fortuna alterna, all'opposto "realismo", nell'antichità ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] 'amore della bella forma. Il contatto con le fonti classiche, alle quali nei loro sforzi di conciliazione non solo ì neoplatonici ma anche i cristiani hanno aderito, è venuto a ridiffondere la malattia dell'imitazione, lo studio più delle parole che ...
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KHUSRAW (ar. Kisrà, gr. Χοσρόης [cioè Cosroe], queste due ultime forme passate anche a denominazioni in genere dei sovrani sassanidi)
Francesco Gabrieli
Nome già portato da un eroe della leggenda iranica, [...] di opere scientifiche e letterarie dal greco, dal siriaco e dal sanscrito; alla sua corte cercarono rifugio gli ultimi neoplatonici della scuola di Atene chiusa nel 529 da Giustiniano, e per sua intercessione, nel 549, ottennero libero ritorno in ...
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Nato a Sardi, capitale della Lidia, verso la metà del secolo IV e morto sul principio del secolo V d. C. (era vivo dopo il 414, giacché in quell'anno cominciò la continuazione della storia, che poi pubblicò [...] ristrettissima, a volte molto ampia, di 23 sofisti, filosofi e retori, per lo più neoplatonici. Eunapio le scrisse dopo il 396, mostrandosi seguace del neoplatonismo, ma nello stesso tempo sotto l'influsso cinicizzante, p. es. di Giuliano. Il suo ...
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IBN al-FĀRIḌ
Michelangelo GUIDI
. Nome sotto cui è noto Sharaf ad-dīn Abū Hafs (o Abū 'l-Qāsim) ‛Umar ibn Abī 'l-Ḥasan ‛Alī al-Ḥamawī al- Miṣrī as-Sa‛dī, mistico musulmano nato al Cairo nel 576 èg. [...] del linguaggio poetico e rappresentazioni di transitorî stati d'animo prodotti dall'ebbrezza dell'unione mistica. Gli elementi neoplatonici che in lui ricorrono sono soltanto quelli di cui l'islamismo del suo tempo era impregnato; nessuna relazione ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] sensibile e mondo intelligibile, ma rapporto dinamico tra i due nel quadro di una più profonda unità. Nei più tardi neoplatonici si verrà anche, sempre più nettamente, accentuando l’assunzione della mitologia pagana e di riti misterici, magici.
La f ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] Alberto, come il Gaul ha dimostrato. Ma una più profonda influenza la filosofia di P. ha esercitato su lui attraverso scritti neoplatonici, segnatamente di al-Fārābī e di Avicenna, e il Liber de causis, anche quand'egli s'ingegna di farne rientrare l ...
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MONISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. Il termine (dal greco μόξος "uno") pare sia stato adoperato per la prima volta dal Wolff. Ma esso può avere un duplice valore; o indica lo stesso carattere sistematico [...] è il monismo fisico degli stoici che identificano il concreto con la corporeità e quello spiritualistico dei neoplatonici che tutto considerano come emanazione dell'Uno.
La filosofia scolastica fu sempre dualistica, ammettendo la distinzione reale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] Malkut). Il pensiero di Ibn Gebirol ebbe una certa influenza tra i pensatori cristiani; sono presenti elementi aristotelici ma anche neoplatonici, e si caratterizza per il ruolo che viene dato alla nozione di Volontà.
Nell’essere ci sono tre cose: la ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] (Filone, mandeismo, manicheismo), esiste inoltre un’a. soprannaturale, divina. S. Tommaso, sviluppando concetti aristotelici e cristiano-neoplatonici (pseudo-Dionigi Areopagita), vede in essa l’essenza della carità infusa, in quanto questa implica la ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...