semplice (simplice)
Alessandro Niccoli
Oltre che in Vn III 15, ricorre soltanto nel Convivio e nella Commedia (ma nell'Inferno non è mai presente).
Quale vocabolo del linguaggio dottrinario, è attributo [...] volontà essendo immutabile, dev'essere ‛ immutabile ' anche l'oggetto della sua creazione immediata (sulla base del principio neoplatonico per cui " Quod a Deo invariabili nihil variabile immediate progredi poterat ", De Errore philosophorum, ediz. P ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] effettiva partecipazione a una verità di fede, ma si fonda su una critica della conoscenza.
Il cristianesimo
La m. neoplatonica agisce fortemente sulla m. cristiana, la quale si inserisce però in una fede viva che ha profondamente mutato i rapporti ...
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GUNDISALVI, Domenico (Domingo Gonzáles, Dominicus Gundissalinus)
Guido CALOGERO
Arcidiacono di Segovia nel sec. XII. Con la sua infaticabile attività di traduttore di documenti del pensiero filosofico [...] , Mu̇nster 1925) rappresenta un interessante tentativo di connettere e armonizzare la dottrina cristiana della creazione con l'emanatismo neoplatonico-arabo di Avicenna e di Avencebrol. Sotto l'influsso degli stessi autori è il De anima (ed. in parte ...
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platonismo
La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone, negli sviluppi e nelle rielaborazioni che si susseguirono nel corso dell’antichità, nonché gli influssi che il pensiero platonico ha esercitato [...] versione completa dei dialoghi platonici fatta da Ficino, che tradusse in latino anche le Enneadi e molti altri testi neoplatonici. Fu larghissima la fortuna dei nuovi testi e profonda l’influenza del p. nel Quattrocento e Cinquecento (spesso fondata ...
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Proclo di Costantinopoli
Filosofo (Costantinopoli 410-412 - Atene 485).
La vita e le opere
Trascorse la sua giovinezza in Licia (donde il nome di Licio), a Xanto. Passò poi ad Alessandria, dove ebbe [...] nella prima metà del 14° sec. e il testo fu di fatto il più importante veicolo di diffusione del neoplatonismo nell’Occidente medievale. Il cardinale Bessarione, Ficino e Pico possedevano una copia dell’Elementatio theologica, Patrizi ne redasse una ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] il punto in cui la tradizione della letteratura esameronale e dei commenti alla Genesi viene a saldarsi con la cosmologia neoplatonica latina elaborata da Calcidio e da Macrobio, dando vita a un modello che rimarrà dominante fino a buona parte del ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenĭdes) di Elea
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
Pensatore greco, massimo rappresentante della scuola eleatica. La sua acme (quarantesimo anno dell'età, [...] , e siano utilmente ampliate, in qualche punto, da Teofrasto. Più tardi l'interpretazione (come, p. es., nel neoplatonismo e nei commentatori che ne dipendono, come Simplicio) riesce sempre più deformata secondo gl'interessi teorici delle scuole, che ...
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ROIG, Jaume
Mario Casella
Scrittore catalano, nato a Valenza verso la fine del sec. XIV, ivi morto nel 1479. Fu medico della regina Maria, moglie di Alfonso V il Magnanimo, e nei suoi ultimi anni esercitò [...] da Gaspar Guerau de Montmajor, e la sua larga diffusione nel Cinquecento sta in opposizione all'estremo idealismo neoplatonico che avvolgeva la donna, e contro il quale reagiva indirettamente la più lontana tradizione medievale.
Ediz.: Spill o ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] opere filosofico-morali di Aristotele, come i Magna moralia, l'Ethica Nicomachea, l'Ethica Eudemea, e l'Isagoge del neoplatonico Porfirio. Modesta, rispetto al XII sec., la riproduzione di testi giuridici, che comprese però la versione in greco delle ...
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MEZZABARBA, Antonio Isidoro
Dante Pattini
MEZZABARBA, Antonio Isidoro. – Nacque a Venezia tra il 1485 e il 1490, da Lorenzo, orafo, di origini pavesi, e Andriana, come risulta dal testamento redatto [...] il proprio apprendistato poetico, alternando agli studi, portati avanti malvolentieri, la composizione di liriche ispirate a un gusto neoplatonico e petrarchesco che aveva a modello gli Asolani di Pietro Bembo, pubblicati nel 1505. Anche il letterato ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...