Erudito e poligrafo ebreo, nato a Toledo nel 1092 o poco dopo, visse lungo tempo a Cordova. Per ragioni imprecisate dové lasciare la Spagna, e la seconda parte della sua vita fu un continuo andar vagando [...] arabo Hay ben Mēqīṣ (Il vivente figlio del desto), se è veramente suo. Egli è uno dei rappresentanti dell'indirizzo neoplatonico nel pensiero giudaico, e mostra molta familiarità con le dottrine di Ibn Gābirōl da cui, in non piccola parte, dipende ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] comunque il modo di proseguire i propri studi, cercando anche il sostegno dei governanti; per esempio, il filosofo neoplatonico Simplicio, dopo la perdita della sua sinecura ad Atene sotto Giustiniano, cercò asilo presso la corte persiana, e ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] in Platone (Protagora, 320C-322D) e poi in Ovidio (Metamorfosi, I, vv. 78-88), diventa un simbolo visivo del concetto neoplatonico della natura umana, come esemplificano i sarcofagi romani del sec. 3° (per es. Roma, Mus. Capitolino), dove il concetto ...
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NICCOLO da Cusa
Dino Buzzetti
NICCOLÒ da Cusa (Nikolaus von Kues; Nicola Cusano). – Nacque a Cusa (od. Bernkastel-Kues), nella diocesi di Treviri, nel 1401, figlio di Johann Krebs (Henne Cryfftz) e [...] l’azione illuminante di Dio, che guida la nostra ascesa a Dio dal mondo; De filiatione dei (1445), sul tema neoplatonico della divinizzazione; De dato patris luminum (1445-46), che illustra una concezione del mondo come manifestazione di Dio; De ...
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NESI, Giovanni
Elisabetta Tortelli
NESI, Giovanni. –Nacque a Firenze il 14 gennaio 1456 da Francesco di Giovanni e da Nera di Giovanni Spinelli.
Il padre, setaiolo, residente nel quartiere di S. Croce [...] È strutturato come un viaggio ultraterreno, simile a quello dantesco, ma la filosofia che ne sostiene l’architettura è quella ficiniana e neoplatonica.
Morì a Firenze tra il 15 novembre e il 15 dicembre 1506.
Fu sepolto in S. Croce (Arch. di Stato di ...
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grado
Antonietta Bufano
Frequentemente col valore di " gradino " (cfr. anche ‛ scaglione ') di una scala, sia essa la scaletta di tre gradi breve che conduce alla porta del Purgatorio (Pg XXI 48, IX [...] non sia grado alcuno, ma sia quasi l'uno a l'altro continuo per li ordini de li gradi... (§ 6). Nel contesto neoplatonico di D., g. indica sia il " luogo " sia la corrispondente " dignità " che ogni forma sortisce nella scala universale degli esseri ...
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BOVIO, Zefiriele Tommaso
Alfonso Ingegno
Nato a Verona da nobile famiglia nel 1521, Studiò legge a Padova, a Bologna e a Ferrara. Dedicatosi al mestiere delle armi, fu in vari paesi europei tra cui [...] come una difesa dell'astrologia nei confronti delle Disputationes pichiane, essa è caratterizzata dalla ripresa di temi neoplatonico-ermetici e cabalistici sul piano di una ininterrotta tradizione religiosa che si sarebbe svolta da Ermete Trismegisto ...
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I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] procede all'unità, passando per la moltitudine di mezzi" (Causa, 248-50). E questo passaggio non è come il circolo neoplatonico estrinseco all'unità, che è solo inizio della processione e termine della conversione e sola ha valore: ma è intrinseco e ...
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MANICHEISMO
Alberto Pincherle
. È la religione fondata da Mānī (v. sotto), la quale tra la seconda metà del sec. III d. C. e il XIII si diffuse, nonostante le frequenti persecuzioni, fino alla Spagna [...] e in siriaco (talvolta si possiede non l'originale ma una versione): la confutazione del manicheismo del filosofo neoplatonico Alessandro di Licopoli (ed. Brinkmann, Lipsia 1895); i romanzeschi Acta Archelai cum Manete (ed. Beeson, Lipsia-Berlino ...
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PROGRESSO
Guido Calogero
. L'evoluzione del concetto di progresso è naturalmente collegata in modo assai stretto a quella del concetto di storia: per i suoi presupposti generali v. storia. Il concetto [...] sua posizione, negato e superato da un momento ulteriore e più comprensivo. E come il processo emanatistico dei gradi neoplatonici della realtà si rifletteva in vario modo nelle concezioni contemporanee della storia e del destino umano, così l'idea ...
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neoplatonico
neoplatònico agg. e s. m. [comp. di neo- e platonico1] (pl. m. -ci). – Relativo al neoplatonismo: movimento n., corrente n., teorie neoplatoniche. Seguace del neoplatonismo: un filosofo n., e, come sost., un n., i neoplatonici.
neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...