Corrente metodologica il cui più autorevole esponente è stato il fisico americano P.W. Bridgman. Partendo da esigenze interne all’ambito della ricerca scientifica (nel campo della fisica), Bridgman ha [...] ai concetti fisici, anche all’ambito della matematica (teoria degli insiemi). Pur presentando punti di contatto con il neopositivismo e il pragmatismo, l’o. non è tuttavia semplicisticamente riconducibile a essi. Si possono considerare vicini all’o ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] anche il disegno di una società industriale razionale, ossia regolata secondo criteri scientifici.
Per il positivismo logico ➔ neopositivismo.
Le accezioni del termine positivo
Diverse sono le accezioni elencate da Comte nel Discours sur l’esprit ...
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In senso generico, lo studio del metodo su cui deve essere fondata una determinata scienza o disciplina; con senso più concreto, il complesso dei fondamenti teorici sui quali un metodo è costruito. In [...] , viene considerata specialmente nel corso del 20° sec. come la via maestra della riflessione filosofica. Esponenti del neopositivismo hanno ritenuto che unico compito della filosofia sia quello di descrivere la struttura delle diverse scienze e di ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] , il fondamento certo su cui si ergono filosofia e scienza. Nella varietà delle sue versioni, la prima fase del neopositivismo logico assunse il flusso dei dati sensoriali, l'Erlebnisstrom, come il fondamento di una visione scientifica del mondo, di ...
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Filosofo e storico della scienza austriaco, nato a Vienna il 13 gennaio 1924. Laureato in filosofia a Vienna nel 1951, ha perfezionato i suoi studi a Londra. Professore di Filosofia dal 1959 presso l'università [...] anni Cinquanta e gli inizi dei Sessanta, F. ha posto radicalmente in discussione l'immagine della scienza del neopositivismo e i metodi logicisti da questo perseguiti nell'analisi del sapere scientifico, proponendo in alternativa il ricorso alla ...
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legge scientifica
Benché risalga al pensiero greco l’idea che il mondo naturale, in analogia con quello umano, è governato da leggi, è tuttavia soltanto nell’epoca moderna che nasce il concetto di l. [...] natura di relazioni simboliche né vere né false ma solo più o meno adeguate a esprimere i dati sperimentali (Duhem), è col neopositivismo (in partic., Hempel e Nagel) che si hanno i tentativi più articolati di spiegare ciò in cui una l. s. consiste ...
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Oxford, Scuola analitica di
Indirizzo della filosofia analitica (detto anche filosofia di O. o filosofia del linguaggio ordinario) sviluppatosi nel Novecento, tra le due guerre mondiali e nell’immediato [...] come uso formulata da Wittgenstein nelle Ricerche filosofiche (➔ ), tale metodologia si differenzia da quella teorizzata dal neopositivismo logico in quanto rifiuta l’idea di un linguaggio ideale quale termine di riferimento del linguaggio naturale ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] riduzione dei fenomeni mentali a quelli fisici, noto come ‘teoria dell’identità’, che si fa generalmente risalire al filosofo neopositivista H. Feigl e che sostiene una completa identità della m. e delle sue funzioni con il cervello e l’attività ...
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PRETI, Giulio
Aldo Zanardo
Filosofo italiano, nato a Pavia il 9 ottobre 1911, morto a Djerba (Tunisia) il 28 luglio 1972. È stato professore incaricato di filosofia morale presso l'università di Pavia [...] filosofico-scientifico.
Bibl.: Autori vari, in Passato e Presente, 1958; C. Cases, Marxismo e neopositivismo, Torino 1958; C. Luporini, Marxismo, neopositivismo e altre cose, in Il contemporaneo, 1959, n. 10; R. Guiducci, Marx dopo Marx, Milano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antoni, Geymonat, Abbagnano e Pareyson
Maurizio Torrini
Nell’ambito del neoidealismo, predominante in Italia nella prima metà del Novecento, si colloca la riflessione di Carlo Antoni (Senosecchia, Trieste [...] orientamenti del pensiero filosofico straniero. Di qui i suoi interessi per il neo-pragmatismo (John Dewey), la sociologia, il neopositivismo. Successo e popolarità gli diedero due grandi opere, la Storia della filosofia (3 voll., 1946-1950) e la ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.