semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] , a sua volta, sullo sfondo di un’originale sintesi tra pragmatismo e temi di analisi linguistica ripresi dal neopositivismo, propone importanti contributi alla s., suddividendo la ‘scienza generale dei segni’ in pragmatica (che analizza i ‘rapporti ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] conoscenza e la fonte del significato, è caratterizzabile come nominalista. Così (oltre all’empirismo classico) il neopositivismo, impegnato in particolare nella sua prima fase nel progetto di riduzione semantica degli asserti universali ad asserti ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] attivo soprattutto negli anni Quaranta e Cinquanta nelle università inglesi di Oxford e Cambridge, che reagiva al neopositivismo logico e alla sua riduzione del linguaggio dotato di senso a discorso assertivo, scientificamente verificabile. Forte fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Compito della storia della scienza è aiutare a tracciare i contorni di un universo [...] istituzionale, etico e sociale di notevole complessità.
Gli storici della filosofia non attendono certo la crisi del neopositivismo per dar vita ad ambiziosi progetti di ricerca sulle relazioni tra pensiero filosofico classico e nascita della scienza ...
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interpretazione
Il termine copre una molteplicità di usi, tutti più o meno riconducibili a un procedimento di decodifica di un testo (per es., della Bibbia), di un simbolo o anche di un comportamento [...] che decodifica i segni attribuendo loro un significato. La sintassi era peraltro già stata esplorata nell’ambito del neopositivismo, in partic. da Carnap (Sintassi logica del linguaggio, 1934). Successivamente lo stesso Carnap, che accettò la ...
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Alessandra De Coro
Psicanalista italiano (Penne, Pescara, 1897 - Roma 1970). P. è da annoverare tra i fondatori della psicoanalisi in Italia. Laureato in Medicina nel 1922, diventa allievo del [...] frapposti allo sviluppo della psicologia accademica in Italia dal predominio dell’idealismo in filosofia e del neopositivismo in psichiatria.
Anche il suo personale approccio alla psicoanalisi freudiana mostra la vivacità intellettuale di questo ...
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FORMALISMO GIURIDICO
Riccardo ORESTANO
. Il vocabolario giuridico, almeno nelle principali lingue europee, ha tratto il termine "forma" ed equivalenti dal latino forma, impiegato dalla giurisprudenza [...] di teoria gen. del dir., Torino 1955; C. Magni, Avviam. allo studio analitico del dir. ecclesiastico, Milano 1956; V. Giorgianni, Neopositivismo e scienza del dir., Milano 1956; C. M. De Marini, Il giudizio di equità nel processo civ., Padova 1957; A ...
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Mobilità sociale
Rosanna Memoli
La definizione di m. s. si è arricchita nel tempo di nuovi elementi che contribuiscono ad ampliare l'insieme delle conoscenze teoriche sulle modalità di approccio allo [...] micro-macro si tende all'integrazione dell'analisi quantitativa, che ha la sua matrice scientifica nel positivismo e neopositivismo, con l'analisi qualitativa, che ha origine nell'individualismo metodologico e che può essere valutata con gli studi ...
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SARTORI, Giovanni
Leonardo Morlino
SARTORI, Giovanni. – Nacque il 13 maggio 1924 a Firenze da Dante e da Emilia Quentin.
Figlio unico, subito rivelatosi un enfant prodige, si laureò nel 1946 in scienze [...] principali della sua visione epistemologica e metodologica emersero già allora e vanno indicati nell’adesione a un neopositivismo empirico moderato, ovvero fatto di riferimenti alla concretezza del reale; nel conseguente distacco da Croce e dall ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] ), sia quanti hanno invece tematizzato la definizione dell’esperienza estetica, delle sue proprietà e categorie. Allontanatosi dal neopositivismo, Nelson Goodman ha per esempio difeso l’esistenza di sistemi simbolici con cui descrivere non la verità ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.