Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] sviluppo del movimento, unito agli attacchi sempre più pressanti provenienti dall’esterno, portò a un progressivo sfaldamento del neopositivismo. Il criterio empirico di significanza finì col perdere la sua ragion d’essere non appena ci si rese conto ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] Politecnico di Stoccarda e nell'univ. di Berlino (1926-33). Nel periodo berlinese dette un forte impulso al movimento neopositivista come membro del Circolo di Berlino e dirigendo (dal 1930) con R. Carnap del Circolo di Vienna la rivista Erkenntnis ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1882 - Oxford 1945), fu tra i fondatori del Circolo di Vienna e uno dei maggiori esponenti del neopositivismo, in seno al quale promosse una svolta in nome del fisicalismo: [...] fondando nel 1938 l'International encyclopaedia of unified science. N. cercò di far valere l'impostazione metodologica del neopositivismo nel campo dei problemi etico-politici ed educativi. In etica sostenne una morale di tipo eudemonistico, mentre ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1880 - ivi 1975), prof. all'univ. di Vienna (dal 1924); ha lavorato alla teoria della conoscenza, particolarmente secondo i principî del neopositivismo del Circolo di Vienna, [...] di cui è stato anche uno storico (Der Wiener Kreis. Der Ursprung des Neopositivismus, 1950). Tra i suoi scritti: Weltbegriff und Erkenntnisbegriff (1912), Die Grundformen der wissenschaftlichen Methoden ...
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neoempirismo
neoempirismo [Comp. di neo- e empirismo] [FAF] Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, [...] operazionismo, filosofia analitica), le quali ravvisano nell'esperienza, comune e scientifica, l'unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i propri contenuti: strutture ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca delle scienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] del neopositivismo e, soprattutto, a quelle del razionalismo critico popperiano, T. si impegnò in un lavoro di "smascheramento" di varie concezioni filosofiche, ridimensionando in particolare l'hegelismo e le pretese di scientificità del marxismo; ...
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Filosofo italiano (Torino 1923 - Viareggio 2001), professore di filosofia teoretica all'università di Pisa; i suoi principali interessi si sono volti alle tematiche post-idealistiche e soprattutto alla [...] comprensione teoretica e storica dei grandi problemi della logica (Il neopositivismo logico, 1953; Logica formale e logica trascendentale: vol. I, Da Leibniz a Kant, 1957, 2a ed. 1964; vol. II, L'algebra della logica, 1965). Altri studî di B. vertono ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una stretta dipendenza tra particolare concezione ...
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Filosofo austriaco di origine magiara (Vienna 1901 - ivi 1971). Allievo di M. Schlick, fu membro del Circolo di Vienna, dove prese attivamente parte alla "polemica sui protocolli", schierandosi a favore [...] della dottrina delle "constatazioni" di Schlick contro l'orientamento fisicalistico che al neopositivismo diedero O. Neurath e R. Carnap. Opere principali: Über die Grundlage der Gewissheit des reinen Denkens (1928), Erkenntnisformen in Natur- und ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.