In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] conoscenza e la fonte del significato, è caratterizzabile come nominalista. Così (oltre all’empirismo classico) il neopositivismo, impegnato in particolare nella sua prima fase nel progetto di riduzione semantica degli asserti universali ad asserti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] dell’esistenza del 1939, Introduzione all’esistenzialismo del 1942 ed Esistenzialismo positivo del 1948), e il neopositivismo, di cui viene apprezzata soprattutto la premessa convenzionalistica, di matrice hilbertiana, che l’empirismo logico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Guido De Ruggiero
Maurizio Torrini
Storia della filosofia e Storia del liberalismo europeo sono le due opere cui è legato il nome di Guido De Ruggiero, con filosofia e politica non sempre in lui conciliate. [...] orientamenti del pensiero filosofico straniero. Di qui i suoi interessi per il neo-pragmatismo (John Dewey), la sociologia, il neopositivismo. Successo e popolarità gli diedero due grandi opere, la Storia della filosofia (3 voll., 1946-1950) e la ...
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LOGICA DEONTICA
Claudio Pizzi
La nascita della l. d. nella sua forma attuale si fa risalire a un articolo di G.H. von Wright del 1951, in cui per la prima volta si analizzava l'affinità strutturale [...] ed enunciati deontici siano oggetti logicamente diversi (la controversia su questo punto è nata ai tempi del neopositivismo delle origini, che considerava imperativi ed enunciati deontici sullo stesso piano in quanto egualmente privi di significato ...
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WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] al pensiero del Moore, il movimento inglese della filosofia analitica (scuola di Cambridge e scuola di Oxford).
Bibl.: F. Barone, Il neopositivismo logico, Torino 1953; N. Abbagnano, L'ultimo W., in Rivista di filosofia, 1953, n. 4, pp. 427-56; G. H ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] of Unified Science, Chicago 1955, pp. 42-62 (tr. it.: I fondamenti logici dell'unità della scienza, in AA.VV., Neopositivismo e unità della scienza, Milano 1958, pp. 75-103).
Hacker, P. M. S., Insight and illusion. Wittgenstein on philosophy and ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] in genere e in quella sulla nozione di t. in particolare: dall’analisi astorica e logico-strutturale tipica del neopositivismo, l’interesse epistemologico si è volto, mediante l’analisi di specifici case studies desunti dalla storia della scienza ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] semantica alla logica induttiva, ma predilige lo Schlick, del quale pubblica in italiano un'antologia (Tra realismo e neopositivismo, 1974) con un'acuta introduzione sul ‛realismo critico' schlickiano e sulla critica dello Schlick a Heisenberg e a ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] certi nodi della cultura nazionale, di valutare alcuni aspetti rilevanti della moderna cultura europea (da esistenzialismo a neopositivismo) e di aprirci verso la cultura classica russa, [(] insisteva perché trattassimo temi italiani" (cit. in Ajello ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] individuale, attraverso il linguaggio. Con Morris invece si ha l’incontro tra il p. e il neopositivismo: muovendo dalla concezione pragmatistica del linguaggio e della scienza come formulazioni simboliche di possibili operazioni, Morris approfondisce ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...
neopositivista
neopoṡitivista s. m. e f. e agg. [comp. di neo- e positivista] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neopositivismo: le concezioni, la dottrina dei n.; e come agg.: i filosofi n.; il movimento neopositivista.