Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] Fin dall'inizio Aristarco impresse una forte impronta alla sua rivista, avviando la tesi di un necessario passaggio dal Neorealismo ‒ a suo giudizio ormai involuto ‒ al realismo e dalla cronaca alla storia, e individuando in particolare nell'opera di ...
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Uher, Štefan
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico slovacco, nato a Prievidza (Slovacchia) il 4 luglio 1930 e morto a Bratislava il 29 marzo 1993. Autore di Slnko v síeti (1962, Il sole nella rete) [...] FAMU di Praga (la Facoltà di cinema dell'Accademia delle Muse), dal 1955 al 1959, esordì nel documentario, influenzato dal Neorealismo (Cesare Zavattini e Vittorio De Sica), scegliendo come tema la vita delle persone semplici, ed evitando il realismo ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] in Europa vi fu una progressiva ripresa dell'iniziativa creativa e del ruolo di autore del r., prima in Italia con il Neorealismo, poi in Francia con la Nouvelle vague, nata alla fine degli anni Cinquanta, e con l'affermazione in tutto il mondo del ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] e altri ancora, che si affermarono soprattutto nel corso degli anni Venti e Trenta – un posto di rilievo ebbe il neorealismo italiano, nato alla fine della Seconda guerra mondiale.
Con Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, in primo luogo, e ...
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Tellini, Piero (propr. Giuseppe Piero)
Daniela Angelucci
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Firenze il 16 gennaio 1917 e morto ivi il 22 giugno 1985. Attivo soprattutto nel corso degli anni [...] madre e un commesso viaggiatore che accetta di fingersi suo marito ‒ alcuni elementi che si sarebbero rivelati tipici del Neorealismo e temi ricorrenti nell'interesse di T.: l'ambientazione tra le classi umili, l'attenzione non priva di affetto ...
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Gian Luigi. Critico italiano (Tirano, Sondrio, 1921 - Roma 2016), fratello di Brunello. Figura di rilievo della critica cinematografica cattolico-moderata. Laureatosi in Giurisprudenza (1945), tenne dal [...] è dimesso nel febbraio 2012), nel marzo 2011 è stato nominato commissario straordinario della SIAE. Tra i suoi scritti: Neorealismo italiano (1951), Cinema italiano oggi (19662), Maestri del cinema: Renoir (1970); Un lungo viaggio: cinquant'anni di ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] Douro) sia pure con lunghe interruzioni, realizzò nel 1942 Aniki-Bobó, film sull'infanzia che anticipa alcuni aspetti del neorealismo. Al film fece seguito un lungo periodo di inattività, mentre solo nel 1956 O. ritornò al cinema confermando sia l ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] 53-85; O. Brik, La "fissazione" del fatto, pp. 87-97; V. Šklovskij, Letteratura e cinema, pp. 99-144).
C. Zavattini, Neorealismo ecc., Milano 1979.
M. Modica, Che cos'è l'estetica, Roma 1987.
Ch. Metz, L'énonciation impersonnelle, ou le site du film ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il “popolo”, inteso come insieme delle classi sociali meno elevate, diviene nella ricerca [...] del suo popolo – come si vede nella raccolta poetica Rosa dos Ventos (1940) e nel romanzo Cerromaior (1943) –. Fuori dal neorealismo è José Cardoso Pires, per il quale si è parlato relativamente ai suoi primi romanzi, Hóspede de Job (1963) e Il ...
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Africa
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La cinematografia africana si è inscritta, fin dai suoi esordi, in una condizione di paradosso che l'ha accompagnata nel tempo. Nata, salvo rare eccezioni, tra [...] muto al sonoro e già impregnate ‒ nei casi migliori ‒ dei nuovi umori internazionali, soprattutto della lezione diffusa dal Neorealismo e delle forme scaturite dalle nouvelles vagues.
È questo l'elemento distintivo di una produzione composita e ricca ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...