Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] di diamante dell'immagine propagandistica nazionale durante il ventennio fascista.
Per molto tempo, almeno fino all'affermazione del Neorealismo, il c. rappresentò per il pubblico delle sale l'estremo opposto e complementare del cinema di finzione ...
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Testimonianze - Roberto Rossellini
Abbas Kiarostami
Roberto Rossellini
SIAMO LIBERI! Molti scrittori italiani hanno ricordato gli ultimi giorni di guerra vissuti nel loro paese natale. Potevano avere [...] ad amare anche oggi, scoprii un altro tipo di cinema che parlava dei miei vicini di casa. Moltissimi tra i personaggi dei film neorealisti, io li ritrovavo poi tra i miei vicini di casa e tra i parenti. Per me il cinema italiano, o almeno il cinema ...
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JOVINE, Francesco
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Guardialfiera (Campobasso) il 9 ottobre 1902.
Esordì con un romanzo, Un uomo provvisorio (Modena 1934), cui seguirono i racconti di Ladro di galline [...] a tenersi lontano, come in Signora Ava e nel Pastore sepolto, dai pericoli di un verismo sciatto, dialettale, o di un neorealismo crudo, quasi cinematografico - si tempera di umore, si vena di lirismo, tende ancor esso all'allusivo.
Bibl.: A. Bocelli ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] resta D. Scarpa, Bibliografia della critica calviniana 1947-2000, in Il fantastico e il visibile. L’itinerario di I. C. dal neorealismo alle «Lezioni americane», Giornata di studi… 1997, a cura di C. De Caprio - U.M. Olivieri, Napoli 2000, pp. 289 ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] indagarne le cause. E sono spesso – quasi sempre – analisti efficaci del nuovo mondo e delle sue storture. Come negli anni del neorealismo e in quelli del miracolo, sentono come necessità e dovere di studiare il Paese e raccontarne il male e il bene ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] in Griffith, gli spazi frammentati di Robert Bresson ecc.). L'allentamento dei legami tra percezione e azione, avviato dal Neorealismo italiano, segna l'emergere di i. ottico-sonore pure. L'integrazione organica uomo-mondo del cinema classico è messa ...
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Ladri di biciclette
Giaime Alonge
(Italia 1947, 1948, bianco e nero, 92m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Vittorio De Sica per PDS; soggetto: Cesare Zavattini, dall'omonimo romanzo di Luigi Bartolini; [...] sulla durezza della vita quotidiana delle classi popolari. Non che Ladri di biciclette sia esteticamente più compiuto di altri capolavori neorealisti, da Roma città aperta di Rossellini a La terra trema (1948) di Visconti: ma certo il film di De Sica ...
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Cottafavi, Vittorio
Stefano Francia Di Celle
Regista cinematografico e televisivo, nato a Modena il 30 gennaio 1914 e morto ad Anzio (Roma) il 14 dicembre 1998. Fin dai suoi primi film manifestò uno [...] regia aderente al testo. Nell'Italia del dopoguerra C. faticò a schierarsi con gli intenti contenutistici e formali del Neorealismo e, vanificato il tentativo di realizzare due progetti cinematografici, collaborò con Vittorio De Sica per La porta del ...
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SALINARI, Carlo
Achille Tartaro
Critico letterario, nato a Montescaglioso (Matera) il 17 ottobre 1919, morto a Roma il 25 maggio 1977. Studiò a Roma e si laureò in lettere (1941) con N. Sapegno, discutendo [...] il Metello di V. Pratolini, pur coi loro riconosciuti limiti estetici (La questione del realismo, 1959). La crisi del Neorealismo, negli anni Sessanta, conferma per S. l'urgenza di una letteratura gravitante intorno a un fermo ''asse ideologico'': l ...
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RIDOLFI, Mario
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Roma il 5 maggio 1904, ha iniziato la sua attività con una serie di progetti ispirati ad un gusto decisamente "novecentista", persistente anche dopo [...] nel tentativo di aderire alla realtà quotidiana espressa attraverso forme dialettali e popolari, segna l'inizio del neorealismo architettonico, esercitando notevoli influenze, specie nell'ambiente romano.
Le opere successive di R. (palazzine in via ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...