Scrittore russo, nato nel 1878. Apparteneva al gruppo del neorealismo della fine del sec. XIX e del principio del sec. XX. Notevoli per la loro psicologia e ideologia sono i suoi racconti di vita ebraica. [...] Tra i romanzi il più famoso è Vlas, tra i drammi Nju, che per la sua mancanza d'azione e l'atmosfera profondamente umana può essere ravvicinato alle opere teatrali di Cechov.
Trad.: in ted.: Der Knabe ...
Leggi Tutto
Filosofo (Dundee 1872 - Edimburgo 1958), prof. di logica e metafisica all'univ. di Edimburgo (1919-45); fu uno degli esponenti del neorealismo inglese. Opere principali: Studies in the cartesian philosophy [...] (1902); Prolegomena to an idealistic theory of knowledge (1924); J. Locke (1933); The philosophy of D. Hume (1941); New studies in the philosophy of Descartes (1952). Ma la sua notorietà è legata soprattutto ...
Leggi Tutto
Scrittore di lingua tedesca (Pidvolochysk, Galizia, oggi Ucraina, 1900 - Riehen, Basilea, 1996). La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e [...] il 1930, con una talvolta dissonante mescolanza tra intenti umanitari e moralistici, e una forma narrativa mirante all'intrattenimento del lettore. Il romanzo Josef sucht die Freiheit (1927), con cui si ...
Leggi Tutto
Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] le sbarre in cui compare un primo accenno narrativo, Porta Portese, entrambi del 1954, e Pane e zolfo (1956), vicini al Neorealismo per il linguaggio e per la scelta dei temi. Esordì nella regia con Giovanna (1956), episodio di Die Windrose, film ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Cervignano del Friuli 1924 - Palmanova, Udine, 2015). Si formò a Venezia e, dopo il 1950, fu tra i protagonisti del neorealismo (Assemblea di braccianti sul Cormor, 1952, Udine, Galleria [...] d'arte moderna). Mantenendo costante l'impegno ideologico e il fondamentale riferimento ai dati della realtà, la sua ricerca si è volta a indagarne, dopo il 1967, i risvolti psichici e onirici con modi ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Genova il 22 febbraio 1930. Formatosi nel dopoguerra sui moduli del neorealismo, è rimasto sostanzialmente fedele alle ragioni della sua prima educazione. [...] Dopo avere recitato nei film sulla Resistenza di C. Lizzani (Achtung! Banditi!, 1951, e Cronache di poveri amanti, 1954), si dedica alla regia, scegliendo un film sulla fine della seconda guerra mondiale ...
Leggi Tutto
De Santis, Giuseppe
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Fondi l'11 febbraio 1917 e morto a Roma il 16 maggio 1997. Fu tra i protagonisti del Neorealismo, di cui sviluppò [...] 30, dossier monografico, pp. 16-72.
Il cinema di Giuseppe De Santis, a cura di V. Camerino, Lecce 1982.
Verso il neorealismo. Un critico cinematografico negli anni Quaranta, a cura di C. Cosulich, Roma 1982.
A. Parisi, Il cinema di Giuseppe De Santis ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese (Londra 1887 - Cambridge 1971). Prof. in varie università e (1933-53) di filosofia morale a Cambridge. È uno degli esponenti del neorealismo inglese. Dopo un'iniziale adesione all'idealismo [...] di Bradley e McTaggart elaborò una filosofia impegnata ad analizzare i principali concetti in gioco nelle scienze, nella teoria della conoscenza e nell'etica da una prospettiva neorealistica. Opere principali: ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] che non siano quelle prossime del calligrafismo liricizzante o di una certa spartana sobrietà (il miglior frutto della voga neorealista), si può certamente parlare per molta narrativa degli anni 1950, nella quale si segnalano i più disparati recuperi ...
Leggi Tutto
Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] 1942; L'uomo della croce, 1943). Nel dopoguerra diresse il film che impose al mondo il neorealismo italiano e gli meritò la qualifica di caposcuola di questa corrente: Roma città aperta (1945), cui seguirono Paisà (1946) e Germania, anno zero (1947). ...
Leggi Tutto
neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...