Comencini, Luigi
Margherita Pelaja
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Salò (Brescia) l'8 giugno 1916. Autore di non facile catalogazione, come dimostrano le diverse etichette ('regista [...] dell'infanzia', padre del 'neorealismo rosa' o della 'commedia italiana') attribuitegli dalla critica, C. ha saputo cogliere i mutamenti dell'Italia del secondo dopoguerra, nella loro dimensione sociale così come in quella soggettiva, attraverso una ...
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Costabile, Francesco Antonio. – Poeta italiano (Sambiase, Lamezia Terme, 1924 - Roma 1965). Allievo di G. Ungaretti, con il quale ha intrattenuto un saldo e duraturo legame di amicizia, ha coniugato con [...] originalità temi propri del neorealismo del dopoguerra – sostanziati dalla condivisione del dramma collettivo del Meridione, di cui la Calabria diventa sofferto paradigma – con le suggestioni ermetiche. Tra le raccolte di versi si citano qui Vana ...
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Direttore della fotografia italiano (Roma 1902 - ivi 2000). Dopo un lungo tirocinio si affermò negli anni Quaranta per l'uso della luce naturale e la ricca immediatezza del suo stile, consoni alla poetica [...] del neorealismo. Collaborò, tra l'altro, con A. Blasetti (Vecchia guardia, 1934), M. Soldati (Quartieri alti, 1945), R. Rossellini (Paisà, 1946), G. De Santis (Caccia tragica, 1947; Riso amaro, 1949), F. Fellini (I vitelloni, 1953; La dolce vita, ...
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SAURA, Carlos
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema spagnolo, nato a Huesca (Aragona) il 4 gennaio 1932. Dopo due lungometraggi ancora privi di autentica personalità, Los golfos, 1959, a mezza via tra [...] il neorealismo e l'influenza godardiana, e Llanto por un bambino (I cavalieri della vendetta), 1963, di natura soprattutto calligrafica, s'impone con un film, La caza, 1965, in cui, sulle orme di Buñuel ma con innegabile autonomia, allegoria e ...
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Pagliero, Marcello
Simona Pellino
Sceneggiatore, regista e attore cinematografico, nato a Londra il 15 gennaio 1907 da padre italiano e madre francese e morto a Parigi il 9 dicembre 1980. Influenzato [...] non riscosse il successo del pubblico ma la sua opera rappresentò una valida alternativa all'interno del panorama neorealista italiano e seppe riflettere l'amarezza esistenziale dell'uomo contemporaneo all'indomani della Seconda guerra mondiale. Nel ...
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Scrittore portoghese (Vila Franca de Xira 1911 - ivi 1969). Con i romanzi Gaibéus (1940), Marés (1941), Avieiros (1942), Fanga (1943), ambientati tra modesti lavoratori di varie zone del paese, s'impose [...] tra i maggiori esponenti del neorealismo. Nelle numerose opere successive (Horizonte cerrado, 1949; Os homens e as sombras, 1951; Vindima de sangue, 1953; Barranco de cegos, 1961; O muro branco, 1966) allargò il discorso anche ad altre classi, ...
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Damiani, Damiano. - Regista, scenografo, sceneggiatore cinematografico italiano, autore anche di documentari (Pasiano, Udine, 1922 - Roma 2013). Agli esordi il suo cinema è stato attraversato da una speciale [...] tensione etica e sociale, ereditata direttamente dal neorealismo, e successivamente, assecondando l'interesse per l'attualità italiana, ha adottato solidi schemi narrativi del cinema 'classico' statunitense.
Vita e opere
Ha esordito nella regia con ...
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Scrittore italiano (Patti 1906 - Parigi 1963). Spirito inquieto, la sua ideologia di un rinnovamento non tanto della società quanto dell'uomo, lo portò politicamente all'antifascismo (per cui fu perseguitato [...] e confinato), e sul piano letterario a un neorealismo spinto fino alla congestione e deformazione espressionistica. Dopo la giovanile raccolta di versi Canti dei sensi e dell'idea (1929), scrisse racconti, romanzi (La giostra di Michele Civà, 1946; ...
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Filosofo neorealista (Burlington, Vermont, 1873 - Princeton, New Jersey, 1940). Professore al City College di New York (1900-05) e a Princeton (dal 1914), fu uno degli autori del volume The new realism [...] (1912), col quale si fa iniziare il neorealismo americano. Opere principali: The new rationalism (1918); What am I? (1928); A world of chance, or whence, whiter and why? (1936). ...
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Pittore cèco (Boskovice 1883 - Marsiglia 1969). Da giovane svolse la sua attività a Parigi. Dopo aver subìto l'influsso degli impressionisti e di Van Gogh ed essersi interessato alle esperienze fauves [...] e cubiste, si volse a una sorta di neorealismo. Ha risieduto per molti anni in Provenza e ha tratto da quel paesaggio le sue espressioni migliori. ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende a rivalutare l’esistenza obiettiva del...
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...