Matematico, nato il 27 settembre 1601, morto il 19 agosto 1652. Amico e commentatore del Descartes, consigliere regio nella curia di Blois, fu il primo forse a capire l'importanza della geometria del Descartes. [...] prima volta nel 1657. Queste quattro linee sono determinate da equazioni differenziali, le prime studiate dopo quella risolta da Nepero nel 1614 sotto forma meccanica, studiando il moto di un punto che si muove con velocità proporzionale allo spazio ...
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formula
formula in generale, scrittura in un linguaggio simbolico costruita secondo le regole sintattiche di quel linguaggio. Nell’accezione comune, per formula si intende spesso una formula algebrica, [...] che le ha scoperte o a cui si attribuiscono (per esempio, formule di Briggs, formule di Eulero, formule di Nepero ecc.).
☐ In logica, sequenza finita di simboli di un linguaggio formalizzato, la cui costruzione segue regole sintattiche predefinite ...
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completezza
completezza termine utilizzato in matematica con diversi significati.
Completezza di un insieme totalmente ordinato (o completezza algebrica)
Un insieme X dotato di un ordinamento totale [...] di spazio metrico non completo è l’insieme Q dei numeri razionali: un esempio di successione di Cauchy non convergente in Q è dato dalla successione (1 + 1/n)n che converge al numero di Nepero e, che è irrazionale e pertanto non appartiene a Q. ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] di Heaviside o di Kennelly-Heaviside).
La lettera E è usata per indicare l’intensità del campo elettrico.
Matematica
La lettera e indica la costante di Nepero (➔ Napier, John), base dei logaritmi naturali.
Per l’accezione musicale ➔ notazione. ...
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Nacque in Siracusa, probabilmente intorno al 287 a. C. Era, come dice egli stesso, figlio di un astronomo, Fidia. Polibio e Plutarco riferiscono che egli era parente di Gerone, re di Siracusa. Un suo scritto, [...] una nuova traduzione più diligente, la quale permise ai matematici di meglio apprezzare l'opera di A.; Luca Valerio nel 1604, Nepero nel 1614, Keplero nel 1615, Galileo nel 1632, Cavalieri nel 1635 e nel 1647, Torricelli nel 1644, non solo studiarono ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] geometrico o algebrico; per es., il calcolo iterato degli interessi composti su un capitale porta al numero di Nepero
E, come si è osservato, già una scrittura decimale infinita definisce un numero soltanto come limite di approssimazioni successive ...
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ampliamento
ampliamento procedura che permette di costruire un insieme numerico più ampio e che gode di maggiori proprietà rispetto all’insieme di partenza. In generale, dato un insieme I con una o più [...] dell’equazione x2 − 2 = 0) esistono numeri reali non algebrici su Q; classici esempi sono π ed e (numero di Nepero). Se un ampliamento è ottenuto «aggiungendo» a un dato campo un solo elemento, sia esso algebrico o trascendente, allora è detto ...
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TORRICELLI, Evangelista
Giovanni Vacca
Matematico e fisico, nato a Faenza (o nei pressi, a Modigliana) il 15 ottobre 1608. Studiò a Faenza sotto la cura dello zio paterno, monaco camaldolese, e poi [...] la curva. Al T. spetta pure il merito di avere studiato la logaritmica, rappresentazione geometrica dei logaritmi di Nepero, la spirale logaritmica di cui diede la rettificazione (lettera a Carcavy del febbraio 1645): "Qualunque mia spirale non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il grande interesse per le misurazioni, tipico del Rinascimento, è all’origine di una [...] di effettuare moltiplicazioni. Fino a quel momento i dispositivi usati sono l’abaco, di origine medievale, e i bastoncini di Nepero – dal nome del matematico scozzese John Napier che li ha ideati –, oppure il calcolo manuale. Con poche modifiche e in ...
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Q
Q (insieme dei numeri razionali) insieme numerico, indicato con il simbolo Q (da «quoziente») che estende l’anello Z dei numeri interi. Se a e b sono numeri interi, con b ≠ 0, non sempre è definito [...] che la successione di numeri razionali (1 + 1/n)n non ammette limite in Q (in effetti essa converge al numero di Nepero e, che è un numero irrazionale). La non completezza di Q come spazio metrico con la distanza indotta dal modulo è equivalente alla ...
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neper
‹nèper›, all’ingl. ‹nìipë› s. m. [dal nome del matematico scozz. J. Neper o Napier, in forma italianizzata Nepèro (1550-1617)]. – Nella tecnica, e in partic. in elettrotecnica, unità di misura (simbolo: N) dell’attenuazione (e dell’amplificazione,...
neperiano
agg. [dal nome di J. Neper (v. la voce prec.)]. – In matematica, logaritmi n., i logaritmi in base e (per e = 2,718 ...), detti anche logaritmi naturali.